Inquieti, sincopati, densi di eventi storici e di costume.
Gli anni Novanta hanno chiuso il Secolo Breve e lanciato il mondo nel nuovo Millennio lasciando un’impronta che ancora oggi è capace di influenzare non solo i tanto citati Millennial e i loro calzini alla caviglia, ma anche per la GenZ che nelle musiche, nello stile e nei fenomeni culturali della decade che ha chiuso il Novecento hanno trovato ispirazione.
Così, come un grande omaggio al periodo che ha consegnato al mondo le Spice Girls, Beverly Hills 90210, Non è la Rai e Ambra che canta ’T’appartengo', le hit degli Eiffel65 e Gigi D’Agostino re della dance, l’Italia terza ai Mondiali del ’90 che ammutolisce, quattro anni dopo, nel rigore di Baggio e il sogno del lieto fine per Lady Diana infranto nel tunnel dell’Alma a Parigi, nasce ‘Voglio Tornare negli anni ’90’, un live show che sta facendo registrare sold out in tutta Italia e che domenica farà tappa a Genova, appuntamento conclusivo del Balena Festival.
Un tuffo nel passato che irrompe all’Arena del Mare per uno show dove non mancheranno le sorprese e che vuole regalare due ore di musica e spensieratezza.
Lo racconta Mattia Molon che, assieme a Marco Sattin e Stefano Gallo, ha ideato il party anni Novanta più celebrato d’Italia: “Tutto è iniziato nel 2018 - racconta - come festa in un locale di Monselice, in provincia di Padova che, all’epoca, era del mio socio Marco. Poco distante c’era un palazzetto in cui stavano organizzando manifestazioni e feste in un palinsesto di quindici giorni abbiamo trovato un venerdì libero e siamo partiti con novecento e passa prenotazioni”.
Un numero importante che ha subito fatto intuire il potenziale della festa: “Ci siamo fermati un attimo e ci siamo detti che l’idea potesse essere interessante da sviluppare. Così abbiamo creato la struttura del live show. Il nostro è uno spettacolo con dj, frontman, mascotte, corpo di ballo. Oggi arriviamo a fare tra le duecento ottanta e le trecento serate all’anno e abbiamo due team che lavorando agli eventi, ciascuno di circa dodici persone”.
“Ai nostri show - continua Mattia - si incontrano ragazzi di sedici anni, famiglie intere con il nonno over settanta che porta i figli e i nipoti. Il fatto che non ci sia un target predefinito probabilmente è la nostra forza perché ci rivolgiamo a una fetta di popolazione molto grande”.
Due ore di completa spensieratezza dove si ripercorre la musica, dal pop al rock passando per le hit dance
Ma perché proprio gli anni Novanta?
Per Sattin non ci sono dubbi: “È la decade più ascoltata al mondo. Oggi i dj prendono i pezzi anni Novanta, li remixano, creano basi e si rifanno a quelle sonorità per i loro brani”.
In questi sei anni di eventi in giro per lo stivale tanti sono stati i momenti emozionanti ma nulla è paragonabile a vedere i genitori cantare coi proprio bambini e le proprie bambine e intere famiglie che si ritrovano nel momento karaoke per concedersi un momento di serenità. “Cerchiamo do trasmettere proprio questo nel nostro spettacolo. Siamo rimasti sbalorditi dall’affetto e dai numeri importanti che stanno caratterizzando quest’estate. Ottomila persone a Milano, seimila a Roma, settemila a Torino, vuol dire che lo spettacolo che proponiamo è apprezzato e non c’è riconoscimento migliore”.
Tutti, in fondo, vogliamo tornare negli anni Novanta.