Politica - 27 luglio 2024, 12:27

Sui social la celebrazione di Toti e del totismo: “Resterai sempre il nostro Pres”

Le dimissioni hanno suscitato un'ondata di reazioni: per Salvini "un governatore efficiente” mentre Stefania Craxi ha criticato l'uso della giustizia per fini politici, definendo le dimissioni di Toti una perdita per la democrazia

Nelle ultime ore i social media sono stati invasi da messaggi di celebrazione e solidarietà nei confronti di Giovanni Toti, ormai ex governatore della Liguria. Sostenitori e colleghi hanno espresso il loro apprezzamento per il lavoro svolto da Toti e hanno sottolineato l'importanza del suo contributo allo sviluppo della regione.

Matteo Salvini

“Giovanni Toti, un governatore efficiente, concreto e amato dalla sua gente, una persona perbene. Chi pensa di fermare il cambiamento o di intimorirci usando la “giustizia”, ha fatto male i suoi conti. Viva la Liguria e viva la democrazia!”.

Edoardo Rixi:

“Il primo giugno 2015 la Liguria cambiava e sceglieva Giovanni Toti, un presidente di Regione di centrodestra dopo 10 anni disastrosi di centrosinistra. È stata una strada lunga e piena di sfide, ricca di soddisfazioni e conquiste. 

“Insieme abbiamo visto la nostra regione crescere e trasformarsi, grazie a una visione chiara e un impegno instancabile per il bene comune. Non sono mancati i momenti difficili, ma ne siamo usciti sempre più coesi e determinati”.

Matteo Rosso:

“Caro Giovanni sono stati nove anni straordinari vissuti fianco a fianco condividendo tantissimi progetti che insieme abbiamo visto realizzarsi per la nostra meravigliosa Liguria.

Oggi è un giorno davvero triste che mai avrai immaginato di vivere e ti abbraccio forte con sincera stima e amicizia!”.

Ilaria Cavo:

 

“Nove anni insieme di amore e dedizione per la nostra Liguria. Un percorso politico e umano che non finisce qui, anzi… come scrivi tu, oggi inizia una nuova fase. Grazie Presidente, grazie Giovanni. Continuerò e continueremo a essere al tuo fianco nel rispetto della tua scelta e per la nostra Liguria”.

Gianni Berrino:

 

“Era il 2018 e con Giovanni Toti firmammo il protocollo con cui nei prox 6 anni avremmo rinnovato interamente la flotta dei treni regionali. Al netto della vicenda giudiziaria, di cui assisteremo alla conclusione, rimane il fatto che per 1000 motivi la Liguria del 2024 e’ diversa e migliore da quella che abbiamo ereditato nel 2015.

Ps. Tutti quelli che fino ad oggi, con motivazioni diverse, ne hanno chiesto le dimissioni, si dimettano anche loro, rinunciando all’ indennità”.

Stefania Craxi: 

“Con le dimissioni di Giovanni Toti perde ancora una volta la politica, e viene inferto un vulnus al processo democratico che si fonda sul pilastro della volontà popolare. Il garantismo e i princìpi costituzionali sono stati piegati dalla sinistra forcaiola e giustizialista ai propri interessi di parte. La questione interroga naturalmente anche la maggioranza di governo, chiamata a riflettere con urgenza sulla tematica dell'equilibrio fra i poteri dello Stato, di fatto totalmente sbilanciati”. 

Alessandro Piana:

“Ringrazio Giovanni personalmente e a nome di tutta la giunta per il grande lavoro svolto in questi anni per la Liguria. Ci auguriamo possa ritrovare quanto prima la giusta libertà personale e famigliare. Iniziamo l'iter verso le nuove elezioni regionali, senza tralasciare tutti gli impegni necessari per la Regione, nell'ambito dell'ordinaria amministrazione”.

Giacomo Giampedrone: 

“9 anni indimenticabili e irripetibili. Il nostro viaggio termina qui, per ora.  Grazie di tutto Presidente!”.

Angelo Gratarola:

 

“È senza dubbio un giorno triste perché la Regione perde una guida intelligente, raffinata e dotata di una visione acuta che ha lasciato segni tangibili in questi 9 anni. 

Sono certo che il solco è stato tracciato in modo indelebile e chi governerà la Liguria nel prossimo futuro, pur creando un proprio modello, si avvarrà senza dubbio delle idee e della filosofia di Giovanni Toti”.

Marco Scajola:

“Un grande lavoro che ha cambiato la Liguria. Dal 2015 un percorso politico e umano straordinario. Forza Giovanni!”.

Alessio Piana:


“A Giovanni Toti desidero rivolgere la mia vicinanza e il mio ringraziamento per il lavoro svolto in questi anni. 

Quel che è certo è che lascia una Regione che ha saputo guadagnarsi, grazie a un grande lavoro di coalizione, un ruolo di riferimento sul palcoscenico nazionale - e penso alla crescita del turismo e della blue economy, al sostegno all'occupazione, alle misure innovative per le micro, piccole e medie imprese e alla tutela delle nostre aree interne - allontanando la visione cupa e grigia della 'decrescita felice'. 

Progetti che hanno cambiato, e stanno cambiando, il volto della nostra regione e che abbiamo il compito di proseguire per migliorare la quotidianità di chi vive e lavora in Liguria”.

Simona Ferro: 

“Grazie, Presidente, per questi nove anni al servizio della Liguria e dei suoi cittadini. Grazie, Giovanni, per la fiducia che hai riposto in me nel 2020, quando la tua firma sancì l’inizio del mio percorso nella Giunta Regionale. È stato un onore lavorare al tuo fianco”.

Augusto Sartori:

"Grazie Presidente per il grande lavoro fatto per la Liguria e per la fiducia che mi ha dato in questi due anni.

È stato un onore collaborare per la nostra regione".

Alessandro Bozzano:

 

“Oggi Ti lascio così, subito dopo aver appreso delle dimissioni con la speranza che i liguri capiscano il grande lavoro fatto e gli ottimi risultati raggiunti. Ti abbraccio Presidente”.

Stefano Balleari:

 

Nel 2015 abbiamo ereditato una Regione messa in ginocchio dalle giunte di sinistra e l'abbiamo rilanciata con grande forza, investendo su infrastrutture, sviluppo turistico e crescita economica. Proprio questa mattina, su La Verità ho letto che, secondo uno studio indipendente dell’università di Göteborg che ha coinvolto i cittadini liguri, la nostra è risultata la Regione italiana a statuto ordinario meglio amministrata. 

A Giovanni Toti va tutto il mio affetto e il mio ringraziamento per questi 9 anni di governo, sette dei quali trascorsi a stretto contatto (quattro quelli trascorsi insieme in Regione Liguria, 3 i miei da vicensindaco). Adesso siamo tenuti a guardare avanti e a proseguire sulla strada tracciata in questi anni: un modello di governo con un indirizzo politico che continui ad essere “per” la Liguria e non “contro” qualcosa o qualcuno.

A breve i liguri saranno chiamati a scegliere tra continuare ad andare avanti, o restituire la Regione ad una sinistra che ha tenuto in ostaggio la Liguria per decenni e riporterebbe indietro le lancette della storia”.

Claudio Muzio:

 

“BUONA VITA PRESIDENTE

Grande tristezza e amarezza. 

Massimo impegno per non consegnare la Regione a una sinistra giustizialista e priva di equilibrio.

Le dimissioni del presidente Toti, che ho accolto con grande tristezza e amarezza, meritano il massimo rispetto da parte di tutti, sia per le circostanze nelle quali sono maturate sia in ragione del fondamentale contributo che egli ha portato per il cambiamento e la rinascita della Liguria dopo tanti anni di declino e immobilismo. 

Il fatto che un presidente di Regione democraticamente scelto dai cittadini debba giungere a questo passo,  non a seguito di libere elezioni,  deve in ogni caso fare riflettere chiunque abbia a cuore i principi costituzionali, a partire dall'art. 1, secondo cui la sovranità appartiene al popolo, e dall'art. 27, secondo cui un cittadino è innocente fino a sentenza definitiva”.

L'impegno a cui anche personalmente mi sento chiamato  è quello di portare avanti con ancora più determinazione il lavoro realizzato con la maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale in questi otto anni, i tanti buoni provvedimenti per la crescita, l'attenzione al territorio e ai nostri Comuni, il sostegno alle persone fragili e in difficoltà. 

Farò tutto quello che democraticamente mi e' consentito per non riconsegnare la Regione ad una coalizione di sinistra che in questa vicenda ha dimostrato un preoccupante ed inaccettabile giustizialismo, una mancanza di equilibrio e di senso delle istituzioni che meritano di essere tenute ancora lontano dalla guida della Liguria, 

Se avevo qualche dubbio su una mia possibile ricandidatura quanto accaduto ieri nella seduta di Consiglio regionale mi  ha definitivamente chiarito le idee.

Mi candiderò e ce la metterò tutta, come sempre”.

Chiara Cerri:

“Seppur sofferta, sono convinta che la decisione di Giovanni Toti sia quella corretta.

Potrà così difendersi con maggiore serenità. Credo nella Magistratura che sono certa saprà fare chiarezza sulla vicenda.

Condanno chi, ancor prima di un processo, ha già dato la sua sentenza e rinnovo il mio sostegno a Giovanni Toti.

Che questa vicenda non diventi un giudizio sull’amministrazione regionale. Il presidente e tutta la maggioranza hanno ottenuto risultati importanti, programmando e lavorando per il bene di tutti i liguri. Personalmente a me è stata data una grande opportunità, di cui farò tesoro. Grazie a te Presidente e grazie a chi ha scritto il mio nome su quella scheda dandomi fiducia”.

Marco Bucci:

 

“Con le dimissioni di Giovanni Toti dalla guida della Regione Liguria terminano nove anni di attività intensa che hanno fatto crescere sensibilmente la nostra terra come mai era successo in passato.

Abbiamo lavorato fianco a fianco per rendere Genova e la Liguria più competitive e proiettate nel futuro. Abbiamo affrontato e superato situazioni critiche impensabili e vinto sfide sulle quali nessuno avrebbe mai creduto, come quella di ponte San Giorgio.

Sono contento di avere condiviso con Giovanni Toti sette anni di lavoro a servizio della nostra città e della nostra regione. Mi auguro esistano altre opportunità in futuro di lavorare nuovamente insieme”. 

Paola Bordilli: 

 

"Caro Presidente,

Sì perché per me sei sempre il nostro Presidente: GRAZIE!

Grazie per aver conquistato, 9 anni fa, la giusta e meritata vittoria che ci ha consentito di poter finalmente agire a beneficio della nostra amata Liguria, una terra da amare, rispettare, far conoscere e promuovere.

Grazie per aver accompagnato, al nostro fianco, la lunga corsa del 2017 volta a strappare Genova al declino, alla cultura della disillusione e della rassegnazione.

Grazie per essere stato in tutti questi anni un punto di riferimento a cui fare ricorso nei momenti di difficoltà.

Grazie per aver fatto crescere sensibilmente, come ha detto anche il sindaco, la nostra terra come mai era successo in passato.

E grazie per i momenti come quello immortalato nella foto: a Sant'Agata tra la gente, disponibile, sorridente, a servizio dei cittadini.

Ci hai insegnato, e ci insegni ancora adesso, ad andare a testa alta, a non fermarci di fronte alle avversità.

La Promozione è una chiave strategica di sviluppo e non un qualcosa di cui vergognarsi, da denigrare, come la Sinistra ha invece fatto per decenni.

Grazie PRES, il tuo insegnamento continua in tutti coloro che hanno avuto l'onore di lavorare con te.

Se tutti noi siamo oggi qui a lavorare, con impegno e orgoglio, per il nostro territorio, lo dobbiamo anche a te e la riconoscenza, io ci credo, è un valore fondamentale in politica.

E infine, l'ultimo ma forse più importante, grazie: per la dignità con cui stai affrontando la vita”.

Nicholas Gandolfo: 

“Poche parole per dire quanto umanamente mi dispiace! Ci tengo a dirti quanto io ti stimi e soprattutto a ringraziarti per il lavoro svolto per noi Genovesi e Liguri!”.


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