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Economia | 25 luglio 2024, 16:49

Bilancio positivo per l’economia genovese nel primo semestre del 2024

Secondo i dati di Confindustria Genova aumentano occupazione e produzione, con il turismo che contribuisce significativamente nonostante un calo delle presenze. La cantieristica e la metalmeccanica trainano l'export

Bilancio positivo per l’economia genovese nel primo semestre del 2024

Bilancio positivo per l’economia genovese del primo semestre del 2024: questo quanto emerso questa mattina durante la presentazione dei dati relativi agli indicatori economici raccolti da Confindustria Genova.

I dati rappresentano un passo avanti rispetto al mare agitato del semestre precedente - spiega Umberto Risso, il presidente di Confindustria Genova -. Siamo al di sopra della media italiana per questo semestre. Le questioni legate alle vicende politico-giudiziarie che hanno interessato la regione potrebbero sicuramente influenzare l’economia, come tanti altri fattori; anche l’approvazione della misura Transizione 5.0 rallenta le indecisioni per gli investimenti, è un punto da sciogliere”.

Nel dettaglio, i primi sei mesi dell’anno parlano di una moderata espansione dell’attività economica delle aziende genovesi, con occupazione in crescita e in linea con l’andamento nazionale. Hanno contribuito al risultato finale il parziale rimbalzo della produzione, soprattutto del settore hi-tech, e il turismo, che vede continuare a crescere la spesa dei visitatori stranieri nonostante sia stato registrato un leggero calo di presenze.

A spiegare in sintesi quanto elaborato nel corso dei mesi è Giacomo Franceschini, responsabile dell’ufficio studi di Confindustria Genova: “Questi dati danno respiro e ottimismo. Nel primo semestre 2024 le imprese genovesi hanno raggiunto risultati moderatamente positivi, in questo caso anche rispetto all’ultimo semestre 2023. Anche la manifattura ha dato un contributo importante a questo passo avanti. Ci sono ancora delle incertezze che aleggiano e che riguardano la raccolta ordini verso l’estero, che è calata ancora, anche se ci aspettiamo che anche nella seconda parte del semestre nonostante i fattori di incertezza ci possa essere un altro passo avanti e una moderata espansione dell’attività economica”.

Nessun settore, però, sembra essere rimasto realmente indietro: “Ci sono settori che performano un po’ meno bene rispetto alla crescita complessiva che abbiamo registrato: un po’ di volatilità nel terziario avanzato, la metalmeccanica che in qualche modo traccia una differenza tra le piccole e medie imprese e grandi imprese che vanno un po’ meglio”.

Il turismo continua ad andare bene - continua a spiegare Franceschini -. I flussi sono in calo ma la spesa degli stranieri resta elevata e gli operatori aumentano il loro giro d’affari”. Grazie ai consumi in crescita dei turisti che arrivano da fuori Italia e al loro potere d’acquisto, si assiste a un continuo rialzo dei prezzi, che fa aumentare i margini delle imprese e l’occupazione del settore. Rispetto al 2023, le presenze dei turisti sono diminuite del 5,8%, ma l’occupazione è aumentata del 5,6% e i prezzi di vendita dell’8,4%.

Per quanto riguarda il Porto di Genova, “è stata registrata una movimentazione in aumento nonostante i ritardi delle navi che raggiungono Genova a causa della crisi Houti”. Le conseguenze si traducono in rialzi dei noli, allungamento di rotte e maggior velocità (quindi maggiori spese) delle navi.

Tendenzialmente, spiega ancora Franceschini, “i dati sono in linea con le previsioni pubblicate a dicembre scorso, alla fine del secondo semestre 2023: durante questi mesi ci aspettavamo che l’export tenesse meno, invece ha tenuto sempre grazie alla cantieristica, che traina moltissimo nella nostra regione e nella nostra provincia. L’occupazione è sempre in aumento a un ritmo più normale rispetto agli anni precedenti, in linea con tendenze nazionali”.

I DATI

Occupazione
Cresce dello 0,5% rispetto al primo semestre del 2023, anche se si registra un aumento delle ore autorizzate di cassa integrazione (+22,8%). Accelerano le retribuzioni contrattuali nel settore privato (+4,7% nell’industria nel primo trimestre 2024, +2,3% nei servizi da +1,3% rispetto al +0,9% di inflazione). Permangono le difficoltà di reperimento delle figure tecniche specializzate, sia operai che professionisti.

Manifattura
Il settore registra un aumento dell’1,2% della produzione, con un calo degli ordini esteri, che fa registrare un -3%, e un aumento dall’Italia con un +3,5%. Cresce soprattutto la cantieristica navale e la metalmeccanica, settori trascinati rispettivamente da un export in salute e dalla ricostituzione delle scorte di magazzino.

L’incertezza sugli scambi commerciali influirà nella seconda parte dell’anno, con una raccolta ordini deludente in tutti i settori manifatturieri. Crescono invece le commesse dall’Italia. Sale il costo del lavoro, con un aumento degli occupati e con adeguamenti contrattuali.

Turismo
Sono in calo gli arrivi (-7,2% rispetto al 2023, ma in aumento del 10% rispetto al 2019, prima della pandemia) e le presenze (-5,8% sul 2023, ma +16,1% sul 2019).

Logistica
I settori trasporti, distribuzione e logistica hanno riportato a consuntivo una flessione del giro d’affari (-1,3% del fatturato Italia e un -3% del fatturato estero). Continua a contrarsi il fatturato delle aziende distributrici di energia a causa del calo dei prezzi dei beni energetici. Prezzi e margini in rialzo per i terminal portuali, distinguendo fra l’attività verso clienti italiani (in aumento) ed esteri (in diminuzione). Solo nel lungo periodo si potranno valutare gli impatti circa le tensioni geopolitiche che affliggono i traffici mercantili a livello globale. Fino a oggi le compagnie hanno reagito alzando i noli, allungando le rotte e aumentando la velocità delle navi. Il costo dello shipping è aumentato: i noli sulla rotta Genova-Shanghai si attestano a inizio maggio su livelli superiori del 207% rispetto a cinque mesi prima.

Servizi
Il terziario avanzato è fermo, sulla scia di una domanda stazionaria. Cresce la redditività bancaria (maggior margine di interesse e minori rettifiche sui crediti e costi operativi) e degli operatori del settore assicurativo. Prestazioni in aumento (+1,2%), così come il fatturato (+4,9%) per la sanità privata.

Le previsioni delle aziende genovesi per il secondo semestre indicano un aumento moderato del fatturato derivante dall’espansione del commercio con l’estero. La produzione dovrebbe trarne beneficio, facendo registrare un nuovo incremento.

Chiara Orsetti

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