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Politica | 24 luglio 2024, 14:43

Nuovo forno crematorio, il progetto non convince la maggioranza. La risposta: “Nessuna spaccatura ma interventi a titolo personale”

Oggi in commissione il consigliere comunale di Forza Italia, Paolo Aimè, ha espresso preoccupazioni per la tutela ambientale e la salute dei cittadini della Valbisagno

Nuovo forno crematorio, il progetto non convince la maggioranza. La risposta: “Nessuna spaccatura ma interventi a titolo personale”

Stamattina a Palazzo Tursi, durante la commissione comunale, il progetto del nuovo forno crematorio di Staglieno ha subito un inaspettato contraccolpo politico, spaccando la maggioranza di centrodestra. 

Paolo Aimè, consigliere comunale di Forza Italia, si è detto contrario al progetto, adducendo preoccupazioni per la tutela ambientale e la salute dei cittadini della Valbisagno, una zona già sotto forte pressione ambientale.

Il consigliere ha criticato la mancanza di un osservatorio specifico promesso per il progetto e il mancato seguito a un ordine del giorno che richiedeva una sospensiva delle autorizzazioni a nuovi forni crematori in attesa del Piano regionale di coordinamento.

Nonostante le proteste di comitati, associazioni della Valbisagno e opposizioni, la giunta Bucci è andata avanti con il progetto, e il cantiere è già stato aperto. Tuttavia, Aimè ha sottolineato che è ancora possibile fare marcia indietro. Il capogruppo di Forza Italia, Stefano Costa, ha confermato le riserve e le perplessità, segnalando una posizione condivisa all'interno del gruppo.

A riportare ordine sulla discussione interviene l’assessore Mario Mascia, esponente della giunta comunale ma anche di Forza Italia: 

Non c'è stato nessun voto del gruppo di Forza Italia contro la Giunta e nessuna spaccatura. Dopo la commissione ho chiesto chiarimenti ad Aimé, che evidentemente ha parlato a titolo personale da consigliere della Valbisagno e non ha mai inteso nemmeno mettere in discussione la compattezza della nostra maggioranza a sostegno del Sindaco Bucci. Sono stato Capogruppo di Forza Italia per tutto lo scorso mandato consiliare e non ho mai fatto mancare l'apporto di lealtà, competenza e professionalità del partito alla coalizione di centro destra a sostegno del sindaco Bucci”, dichiara Mascia,

Il difensore civico regionale, Francesco Cozzi, ha aggiunto un'ulteriore critica, sottolineando che Genova rischia di diventare un centro di cremazione per salme provenienti da fuori regione, evidenziando l'assurdità di esportare rifiuti ad Alessandria e importare salme da Piemonte per la cremazione. Cozzi ha anche richiamato l'attenzione sulla necessità di una valutazione sanitaria che consideri il contesto della Valbisagno, già gravato da altre emissioni inquinanti.

Nonostante la spaccatura con Forza Italia, il vicesindaco Pietro Piciocchi ha difeso l'operato del Comune, sostenendo che l'iter seguito è conforme alla legge e che le valutazioni ambientali sono state effettuate in modo indipendente. Piciocchi ha dichiarato: "Se i pareri ambientali fossero stati contrari li avremmo ovviamente presi in considerazione e ci saremmo fermati”.

Filippo Bruzzone, capogruppo della Lista Rossoverde, ha criticato duramente il progetto, sostenendo che danneggia il territorio e la cittadinanza. Bruzzone ha evidenziato come la Giunta Bucci sembri più interessata a tutelare gli interessi privati piuttosto che la qualità della vita dei cittadini e il benessere ambientale. Ha inoltre sottolineato la mobilitazione della popolazione contro il progetto, ricordando il presidio sotto Tursi del 21 maggio.

LA DISCUSSIONE UNA SETTIMANA FA

Già lo scorso 17 luglio si è discusso a Tursi sul tema. Anche in quella occasione la commissione ha evidenziato gravi preoccupazioni riguardo all'impatto ambientale e sanitario del progetto. 

Tra i tecnici auditi erano presenti il dottor Valerio Gennaro, dell'associazione medici per l'ambiente, che ha espresso preoccupazioni riguardo l'impatto complessivo degli inquinanti emessi dal nuovo impianto, richiamando l'importanza di coinvolgere esperti in sanità pubblica per valutare adeguatamente le conseguenze. Maurizio Uremassi, presidente del Municipio IV Media Valbisagno, ha proposto l'istituzione di un tavolo permanente per il monitoraggio delle emissioni, mentre Fabio Ceraudo (M5S) ha ribadito l'importanza di interrompere il progetto alla luce delle criticità emerse.

LA NOTA DEL PARTITO DEMOCRATICO

“Da anni il Partito Democratico si oppone a questo nuovo impianto, costruito in assenza di una legge regionale e senza alcuna garanzia sulle possibili gravi conseguenze ambientali e di salute che ricadrebbero sui cittadini della Val Bisagno. Si tratta di un progetto inutile che non apporta nessun beneficio alla città e che, al contrario, andrebbe ad aggravare la situazione di un territorio già oggetto di pesanti servitù” dichiarano consigliere e consiglieri comunali del Partito Democratico a Palazzo Tursi.

“Il fatto che l’intero gruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale oggi abbia manifestato la sua ferma contrarietà, sottolineando le gravi problematicità di questo progetto, dovrebbe richiamare la Giunta a un riflessione profonda su una scelta che appare, anche a un pezzo della maggioranza, completamente sbagliata”.

“Sosterremo l’ordine del giorno annunciato da Forza Italia per chiedere di fermare quest’assurda opera, nella speranza che anche altri consiglieri della maggioranza decidano di opporsi a una scelta che – per stessa ammissione del Vicesindaco Piciocchi e come stigmatizzato dal Difensore Civico – ha come sola motivazione quella di favorire il business della cremazione delle salme, senza però alcuna garanzia della tutela della salute e dell’ambiente”.

Marco Garibaldi


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