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Politica | 24 luglio 2024, 18:01

Campo largo ‘anti Toti’, Rossetti (Azione): “Più che di nomi preferiamo discutere di obiettivi. Orlando? In tanti, civici e non, potrebbero interpretare quel ruolo” (VIDEO)

Dopo la manifestazione di piazza a Genova, sabato i rappresentanti liguri del partito saranno a Camporosso per la prima uscita della coalizione di centrosinistra: “Abbiamo nostri valori inderogabili, li esporremo e se un programma di governo ci convincerà noi ci saremo”

Sergio Rossetti (Azione)

Sergio Rossetti (Azione)

Prima la presenza alla manifestazione del centrosinistra in piazza De Ferrari a Genova, poi l’invito alla prima uscita del ‘campo largo’ ligure in programma sabato a Camporosso insieme ad Andrea Orlando, indiziato numero uno per la candidatura a presidente. Che Azione sia ormai parte del progetto anti-Toti in vista delle prossime regionali è cosa confermata dai fatti, ma ancora non annunciata in via ufficiale dai rappresentanti sul territorio.
Gli indizi sono tanti e arrivano da più parti, dal capoluogo e dal Ponente, resta solo da capire quando arriverà l’annuncio ufficiale o, almeno, la stretta di mano pubblica che chiuda la questione e apra la strada in vista del voto.
Lo abbiamo chiesto a Sergio Rossetti, consigliere regionale di Azione, tra i principali registi delle prime manovre elettorali in quel di Genova.

Avete preso parte alla manifestazione di piazza De Ferrari, sabato parteciperete alla prima uscita del ‘campo largo’ ligure a Camporosso con Andrea Orlando. Ora si può dire che siete parte del progetto anti-Toti per le elezioni regionali?
Come ha detto Carlo Calenda, siamo all’opposizione in Comune, in Regione e al Governo. È normale iniziare a discutere con chi è all’opposizione per capire se troviamo contenuti e candidature che consentano ad Azione di partecipare a un progetto di governo credibile e concreto. Si continua a parlare di alleanze e di campi più o meno larghi, noi preferiamo capire quali sono gli obiettivi per dare la speranza ai liguri. Ricordo che Toti l’8 luglio del 2015 disse che si assumeva l’impegno di dare speranza ai liguri, oggi i giovani continuano ad andare via e mi pare che gli indicatori dei servizi pubblici ed economici non ci diano molte speranze

Per costruire il ‘campo largo’ ora manca solo Italia Viva…
Dovete chiedere a Italia Viva e non a me. Io penso che se si lavora su obiettivi precisi e concreti, su un programma credibile, con volti che consentano ai liguri di crederci sul serio, chi vuole partecipare a un progetto sensato lo possa fare

Quali sono le tappe post Camporosso?
A Camporosso siamo stati invitati e andiamo dove Azione è invitata per fare una discussione politica sui temi e sul territorio. Aspettiamo di poter esprimere a chi vorrà lavorare con noi le nostre idee e i nostri progetti: sanità, rifiuti, trasporto pubblico locale, portuali, infrastrutture. Toti aveva promesso un treno veloce per Milano nel giro di pochi anni e invece abbiamo ancora più isolamento regionale e cittadino. Ci piacerebbe capire come rompere questo meccanismo. Come in tutte le forze politiche ci sono elementi non superabili. Contenuti, idee, principi e valori su cui non puoi derogare e succede in tutti e due i campi. Noi abbiamo i nostri, li esporremo e se un programma di governo ci convincerà noi ci saremo

Oltre al programma, il nome di Andrea Orlando vi convince?
Noi speravamo di non partire dai nomi, così aveva detto il Pd e il Pd non ha ancora fatto il nome di Andrea Orlando. Penso che siano in tanti, sia della società civile che della politica, che potrebbero interpretare bene questo ruolo. Bisogna capire che ruolo ci diamo come Regione, alla gente interessa capire se siamo effettivamente capaci di fare. Potrei fare un lunghissimo elenco di opere che, malgrado le promesse, né Toti, né Bucci, né il centrodestra hanno realizzato

Pietro Zampedroni


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