Continua la discussione sul nuovo regolamento per l'arte di strada a Genova elaborato dalla giunta comunale.
Dopo le critiche e proteste sollevate dagli stessi artisti di strada, oggi una vivace commissione comunale ha visto un’accesa discussione sul tema.
La seduta è iniziata con forti critiche dalla minoranza, che ha sollevato dubbi sulla procedura d'urgenza adottata per la convocazione della commissione. Le proteste degli artisti di strada, secondo le opposizioni, hanno portato a una riunione organizzata in fretta e furia, sollevando preoccupazioni sulla trasparenza e sull'efficacia della procedura.
L'articolo 11 del regolamento vigente è stato un punto cruciale della discussione. Questo articolo prevede l'istituzione di un tavolo permanente composto da rappresentanti delle direzioni cultura, polizia municipale, ambiente e municipi, con compiti di monitoraggio e indirizzo sull'applicazione del regolamento e sulla risoluzione delle problematiche. Secondo le opposizioni, prima di procedere con un nuovo regolamento, sarebbe stato necessario convocare questo tavolo permanente con gli artisti. Tuttavia, i tecnici comunali hanno chiarito che l'articolo 11 non richiede obbligatoriamente la convocazione del tavolo per l'analisi di nuove proposte regolamentari.
IL NUOVO REGOLAMENTO
L'assessora Paola Bordilli ha illustrato dettagliatamente il nuovo regolamento, ispirato dalle normative di altre città italiane come Milano, Padova e Verona.
"Vorrei subito partire con l’illustrazione del regolamento perché, come abbiamo visto ieri sera in capigruppo, ci sono stati alcuni punti non ben compresi - ha iniziato Bordilli - Credo sia molto necessario approfondire i singoli punti della proposta”.
Bordilli ha risposto alle critiche sottolineando che la giunta ha il compito di presentare il regolamento, ma l'approvazione finale spetta al consiglio comunale.
DISTANZE E AREE DI ESIBIZIONE
Il nuovo regolamento stabilisce distanze precise per le esibizioni: cinque metri dagli ingressi di negozi e case, due metri dal resto del corpo degli edifici, con deroghe possibili per aree strette come via Garibaldi. Sono state definite aree di buffer attorno a edifici di culto (40 metri), ospedali e strutture sanitarie (30 metri), asili e scuole dell'infanzia (30 metri), università e biblioteche (30 metri), e scuole primarie e secondarie (30 metri). Le esibizioni sotto portici sono regolamentate per evitare rimbombo acustico, permettendo solo strumenti con bassa emissione sonora.
"Sotto portici e porticati, è consentita l’arte senza emissione sonora e quella a bassa emissione sonora, esclusi strumenti a percussione, a mantice e a fiato - ha specificato Bordilli - per evitare rimbombo."
LA MAPPA
Una novità significativa è la presentazione di una mappa dettagliata, ancora in fase di definizione, con diverse aree evidenziate in colori differenti che rappresentano vari buffer di servizi e infrastrutture urbane. Inoltre, è stato introdotto un sistema di prenotazione tramite app, che sarà integrato nel sistema comunale per migliorare l'efficacia dei controlli e la gestione delle postazioni.
"Abbiamo introdotto la possibilità di utilizzare le stazioni della metropolitana come luoghi di esibizione, in linea con le pratiche di altre città - ha aggiunto Bordilli - L’app di prenotazione, che sarà integrata nel sistema del Comune, codificherà la mappatura delle postazioni, migliorando l’efficacia dei controlli”.
Ecco la legenda e il significato dei colori:
- Viola (Buffer edifici di culto 40 m): Indica le aree di influenza di 40 metri attorno agli edifici di culto.
- Giallo (Buffer strutture ospedaliere e socio san h24 30 m): Indica le aree di influenza di 30 metri attorno alle strutture ospedaliere e sanitarie operative 24 ore su 24.
- Arancione (Buffer nidi e scuole infanzia 30 m): Indica le aree di influenza di 30 metri attorno agli asili nido e scuole dell'infanzia.
- Verde (Buffer università e biblioteche 30 m): Indica le aree di influenza di 30 metri attorno alle università e biblioteche.
- Azzurro (Buffer scuola primaria e secondaria 30 m): Indica le aree di influenza di 30 metri attorno alle scuole primarie e secondarie.
Il comitato del centro storico ha espresso in aula il proprio sostegno al nuovo regolamento, evidenziando i problemi legati all'inquinamento acustico e alla qualità della vita causati dalle esibizioni non regolamentate.
La situazione completa, area per area, in fondo all'articolo.
"Negli ultimi anni, noi residenti e commercianti abbiamo assistito a un’incredibile evoluzione del fenomeno della musica di strada - hanno detto i rappresentanti del comitato - Un fenomeno che dal 2004, data del primo regolamento, e poi modificato nel 2017, ha interessato le aree più turistiche e attrattive della nostra città, raggiungendo numeri che vanno ben oltre i limiti della normale tollerabilità”.
Il comitato ha fornito dati specifici per illustrare l'impatto del fenomeno: "In piazza San Lorenzo, tra aprile, luglio e settembre 2023, abbiamo registrato una media di sei esibizioni giornaliere, 180 al mese, 905 in cinque mesi, per un totale di circa 78 ore di esibizioni musicali mensili. Sono numeri impressionanti, con oltre 110 artisti che si sono avvicendati, molti dei quali con strumenti ad alta emissione sonora”.
Per garantire un equilibrio tra le esigenze degli artisti di strada e dei residenti, il nuovo regolamento introduce misure di controllo e monitoraggio. Le esibizioni saranno normate in modo da rispettare le distanze tra le performance: 70 metri per quelle senza emissione sonora o con bassa emissione sonora, e 150 metri per quelle con alta emissione sonora.
"Abbiamo creato un regolamento più preciso e puntuale, che offre maggiore chiarezza e certezza per chi desidera esibirsi a Genova - ha spiegato Bordilli - Il regolamento del 2017, che prevedeva una distanza minima da determinati luoghi senza specificare chiaramente questa distanza, è stato migliorato per garantire un rispetto reciproco tra artisti e residenti.
Siamo il sesto comune d'Italia e abbiamo un territorio molto vasto - ha concluso Bordilli - Ci saranno delle priorità in termini di localizzazione delle postazioni, come il centro, la zona del quadrilatero, Corso Italia. Abbiamo previsto 13 postazioni. Quando una postazione non è specificamente definita tramite un atto di giunta, vengono applicate le distanze e le disposizioni previste dalla normativa”.
Ora la commissione continuerà a esaminare i dettagli e a discutere le eventuali modifiche, con l'obiettivo di arrivare all’approvazione in consiglio comunale martedì prossimo.
"Siamo dinanzi all’ennesima prova di forza di questa amministrazione, che ha deciso di non ascoltare gli artisti di strada, una delle categorie più penalizzate da questo regolamento - ha commentato il consigliere Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde) - La commissione è stata obbligata a una riunione ad oltranza, senza la possibilità di approfondire una serie di questioni. Fare tutto in un paio d’ore non permette di studiare i documenti, tra l'altro parziali, perché alcuni sono stati presentati solo oggi pomeriggio.
Il risultato è un regolamento che non soddisfa gli artisti di strada, impedendo loro di esercitare le proprie professionalità, e che scontenta la città. Come consigliere, il mio obiettivo è che, se la maggioranza vuole davvero procedere con questo regolamento senza concedere ulteriore tempo, sposteremo l’ostruzionismo sulla materia politica in consiglio comunale".