Attualità - 24 luglio 2024, 08:15

Caldo e malori, aumentano gli accessi al pronto soccorso. E la situazione potrà peggiorare

Paolo Cremonesi, primario del Galliera: "Molti, anche anziani, continuano a uscire nelle ore più calde della giornata e non tengono in considerazione suggerimenti di normale buon senso"

Dopo un giorno di 'tregua' lampo, contrassegnato comunque da alte temperature, Genova si prepara a tornare domani al bollino arancione per ondate di calore, il secondo livello nella scala prevista dal Ministero della Salute nel suo bollettino estivo che segnala un'allerta dei servizi socio-sanitari per possibili ripercussioni sulla salute dovute alle alte temperature e agli elevati livelli di umidità di questi giorni di piena estate.

Rimasta al riparo fino ad ora, rispetto ai picchi che hanno già interessato buona parte d'Italia, la città farà i conti ancora per qualche giorno con afa, giorni bollenti e notti non da meno. Inevitabile come ogni estate l'aumento di lavoro all'interno delle strutture ospedaliere, dovuto a fattori come l'incremento dei flussi turistici da un lato, e dall'altro la presenza di anziani messi a dura prova dall'aumento delle temperature o con patologie croniche che possono andare incontro a peggioramenti per via del caldo, ma non solo. 

Sono all'ordine del giorno gli accessi in pronto soccorso per pazienti con patologie 'caldo-correlate', non numeri allarmanti o tali da mandare in sofferenza il sistema sanitario, ma certamente un segnale da interpretare.

Nel principale ospedale del centro città, il Galliera di Genova, l'incremento dei ricoveri si è già fatto sentire nelle ultime settimane.
"Abbiamo un significativo aumento dovuto soprattutto a malori da caldo o all'aggravamento di malattie croniche per l'esposizione prolungata al caldo o il non rispetto delle semplici norme di prevenzione", racconta Paolo Cremonesi, primario del pronto soccorso genovese, esperto in emergenza-urgenza.

E se spesso si pensa che a patire le conseguenze peggiori delle alte temperature siano solo le fasce più fragili della popolazione, l'esperienza diretta dimostra che spesso anche i giovani sottovalutano le buone e vecchie regole di auto-tutela con conseguente ricorso alle cure in ospedale. 

"Molti, anche anziani, continuano a uscire nelle ore più calde della giornata e non tengono in considerazione suggerimenti di normale buon senso - sottolinea Cremonesi - come bere di più durante il periodo estivo quando c'è necessità di aumentare l'apporto idrico, in tanti casi non si controlla la pressione e si manca di correggere la terapia farmacologica antipertensiva, cosa che ovviamente va fatta sotto consiglio medico. Molti giovani invece continuano a fare sport, jogging, durante le ore più calde della giornata, un non-senso e un errore importante".

"Un altro errore - prosegue il primario del pronto soccorso del Galliera di Genova - è l'utilizzo eccessivo di bevande alcoliche, perché addirittura aumenta il senso di calore corporeo. A parte il normale controllo della pressione, la prima regola da seguire soprattutto per chi prende farmaci ma anche per coloro che non ne prendono è quella di seguire un'alimentazione leggera, frutta e verdura evitando grassi, carni, formaggi, quindi pasti leggeri. Poi l'invito soprattutto per anziani e bambini ad uscire nelle ore più fresche della giornata. Evitare assolutamente le bevande alcoliche, in casa se si può utilizzare condizionatori o ventilatori per areare l'ambiente e migliorare l'apporto di acqua giornaliero, almeno un litro e mezzo o due che è già sufficiente per mantenere un buon livello pressorio". 

Per quanto riguarda lo scenario in Liguria, come assicurato anche dalla Regione, sono già attivati i protocolli di protezione per i soggetti più suscettibili, come anziani fragili e persone con polipatologie croniche. "Grazie alla rete di protezione attiva nella Regione Liguria, vengono monitorate costantemente le condizioni di rischio - aveva spiegato due giorni fa l'assessore alla Sanità Angelo Gratarola - ma è fondamentale ricordare, ancora una volta, l’importanza di adottare misure personali di contrasto alle ondate di calore che possono limitare gli effetti, in particolare sulle persone anziane e quelle più fragili".

Attivo sette giorni su sette il numero verde regionale 800 593235, gratuito, operativo dalle 8 alle 20 per l’orientamento, l’informazione e per raccogliere le richieste dei cittadini, ad esempio per le piccole commissioni quotidiane.
Sul fronte ospedaliero la situazione è costantemente monitorata, non risultano impennate o aumenti percentuali significativi negli accessi ospedalieri salvo un trend costante e fisiologico registrato sulle riviere dovuto più all'aumento di presenze che a patologie legate al caldo.