Oggi il consiglio comunale di Genova è stato teatro di una vivace discussione riguardante l'apertura di un nuovo supermercato Esselunga a Sestri Ponente.
La questione, già oggetto di dibattito nelle scorse settimane, ha visto l'intervento del sindaco Marco Bucci e di tre consiglieri di opposizione: Mariajosè Bruccoleri (Pd), Fabio Ceraudo (M5s) e Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde).
LE ACCUSE DELL’OPPOSIZIONE
La consigliera Bruccoleri ha sollevato forti dubbi sulla trasparenza dei finanziamenti destinati alla messa in sicurezza del Rio Chiaravagna, necessari per l'apertura del nuovo punto vendita. Ha chiesto al sindaco di chiarire se i fondi pubblici legati alla tragedia del Ponte Morandi siano stati impiegati per favorire l'insediamento di Esselunga.
"Non è bastato finire nel mirino dell’inchiesta giudiziaria che ha travolto la regione, l’autorità portuale e Iren. Non è bastato che, da un anno, tutto il ponente genovese e tutte le associazioni che rappresentano il commercio abbiano ribadito che la città non ha bisogno di un nuovo supermercato a Sestri Ponente”.
Bruccoleri ha inoltre sottolineato che il ponente ligure non necessita di un altro grande supermercato, criticando la mancata presenza del Comune nelle commissioni regionali dedicate a questo tema.
"Oggi si richiedono delucidazioni su un fatto gravissimo: il Comune ha finanziato, o non ha finanziato, con soldi pubblici e derivanti da una tragedia che ha colpito la nostra città, un intervento necessario ad Esselunga nel ponente ligure per aprire il supermercato, ovvero i lavori di messa in sicurezza del Rio Chiaravagna?”, si domanda la consigliera.
Il consigliere Ceraudo ha espresso preoccupazione per la possibile interferenza tra fondi destinati alla messa in sicurezza idraulica post-Morandi e quelli per l'insediamento di Esselunga.
"Esselunga da tempo vuole aprire un supermercato a Sestri Ponente, ma fino ad allora non aveva avuto il via libera dalle amministrazioni precedenti, non perché non volessero Esselunga, ma perché quell’area era naturalmente inondabile”.
Ceraudo ha accusato l'amministrazione di aver manipolato i fondi destinati alla sicurezza idraulica per facilitare l'apertura del nuovo supermercato, mettendo in dubbio la trasparenza e la legalità di tali operazioni.
Il consigliere Bruzzone ha lamentato la mancanza di trasparenza e ha richiesto chiarimenti sui finanziamenti pubblici utilizzati per la messa in sicurezza del Rio Chiaravagna, criticando la destinazione di fondi pubblici per un progetto di natura privata.
"La prima cosa strana è che la messa in sicurezza di un rio, dove poi sorge un investimento di natura privata, ce lo dobbiamo pagare noi. Perché? Non ho capito questo passaggio”, si domanda Bruzzone che in aula ha lamentato, insieme agli altri due consiglieri d’opposizione, la mancanza di trasparenza e ha richiesto chiarimenti sui finanziamenti pubblici utilizzati per la messa in sicurezza del Rio Chiaravagna.
"Ammesso e non concesso che il pubblico debba pagare la messa in sicurezza di una porzione di territorio dove insiste un insediamento di natura privata, come lo finanziamo? Qual è il nostro canale di finanziamento per raggiungere questo obiettivo che noi politicamente non condividiamo, ma che ci interessa sapere?”.
LA RISPOSTA DEL SINDACO
Il sindaco Bucci ha risposto alle accuse mosse dai consiglieri negando categoricamente l'uso improprio dei fondi legati al Ponte Morandi per favorire l'insediamento di Esselunga.
"I soldi del ponte Morandi non ci sono più da anni; il ponte è stato ricostruito e noi abbiamo restituito al Ministero le risorse avanzate, non più a nostra disposizione, ormai da anni. I soldi del 'programma straordinario' non sono quelli del Morandi: sono un’altra cosa. È falso, quindi, che abbiamo utilizzato i soldi del Morandi per fare altre opere che non siano state il nuovo ponte”.
Bucci ha spiegato che i fondi del “programma straordinario” sono diversi da quelli del Morandi e che la messa in sicurezza del Rio Chiaravagna è un progetto iniziato nel 2001 con un investimento di 60 miliardi di vecchie lire.
"Venendo al Chiaravagna, questo è un fiume i cui progetti di messa in sicurezza iniziarono nel 2001, con un investimento di 60 miliardi di vecchie lire. Oggi Sestri ponente è ancora a rischio idrogeologico. Noi stiamo lavorando perché diventi una zona 'verde' in cartina, ovvero non più a rischio idrogeologico, e quindi sicura per i residenti, per i supermercati, come Esselunga ma anche come la Coop, e per tutte le aziende che ci sono a Sestri, aeroporto compreso”.
Ha inoltre chiarito che Esselunga contribuirà con 6,7 milioni di euro come oneri di urbanizzazione, di cui 896 mila euro destinati al rinforzo dell'argine del fiume.
"Riguardo Esselunga, i lavori che la riguardano ricadono su 160 metri, a fronte di un chilometro e sei e ad Esselunga sono stati chiesti milioni di euro di opere di realizzazione, di cui 896mila per rinforzare l’argine del fiume che insiste dalla sua parte. 4,5 milioni per realizzare la rampa di accesso, parcheggi, aree di verde pubblico, percorsi pedonali e nuova viabilità interna. In totale Esselunga darà al Comune 6,7 milioni di euro come oneri di urbanizzazione”.