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Attualità | 23 luglio 2024, 09:41

Scolmatore del Bisagno, ancora un ritardo. La fine dei lavori slitta alla primavera del 2026

La grande opera idraulica che deve mettere in sicurezza il torrente sarà ultimata un anno dopo rispetto alla previsione precedente, già spostata in avanti. Intanto si attende la grande talpa in partenza dalla Cina per lo scavo della galleria

Scolmatore del Bisagno, ancora un ritardo. La fine dei lavori slitta alla primavera del 2026

Ancora un anno di ritardo, l’ennesimo slittamento in avanti della consegna dei lavori, per lo Scolmatore del Bisagno.

Questa la nuova tabella di marcia dell’opera che, una volta completata e a pieno regime, dovrà aumentare la sicurezza del torrente Bisagno riducendo la possibilità di alluvioni e allagamenti il cui ricordo è ancora impresso e vivido nelle menti di molti.

A comunicare il ritardo nell’andamento del cantiere e la conseguente consegna nella primavera del 2026 p stato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone, ora anche commissario di governo per il contrasto al dissesto idrogeologico in Liguria dopo l’arresto del presidente della regione Giovanni Toti.

Il consorzio Research/Manelli/Sostenia che si era aggiudicato l’appalto, ha aggiornato il calendario delle tempistiche relative all’arrivo a Genova della talpa che scaverà la galleria scolmatrice.

L’enorme macchinario proveniente dalla Cina, secondo quanto riferito alla fine del 2023, dovrebbe arrivare nel capoluogo ligure dopo una navigazione di cinquanta giorni.

Il nuovo calendario indica questo arrivo entro settembre e sarà da li in poi che inizieranno le operazioni di scavo con un’attività concentrata tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, per un periodo di tempo di circa dieci mesi.

Tutti questi ritardi porteranno allo sforamento, come scrive lo stesso assessore, del contratto con il termine fissato per il 24 aprile 2025.

Ma perché questi ritardi?

Secondo quanto riferisce l’assessore, la colpa è di problematiche organizzative e finanziarie interne al raggruppamento di imprese che si sta occupando dell’infrastruttura.

Appena lo scorso aprile, il governatore annunciava la cancellazione dell’interdittiva antimafia da parte della corte d’appello di Salerno sperando, “di poter rispettare la timeline”, salvo nuovi colpi di scena.

La notizia dello slittamento della consegna dei lavori dello scolmatore ha suscitato le reazioni delle opposizioni che hanno evidenziato i continui ritardi nell’opera che, secondo il primo cronoprogramma, sarebbe dovuta essere consegnata nel luglio del 2024.

Si attende ora la partenza della nave dalla Cina per capire se le tempistiche, almeno di consegna del macchinario, potranno far mettere un punto a questo capitolo senza ulteriori ritardi.

 

Redazione

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