Politica - 23 luglio 2024, 16:20

Strette sul regolamento degli artisti di strada, continua il testa a testa: il punto più criticato rimane l'uso dell’app per prenotare le postazioni

La discussione arriva in consiglio comunale. L’assessora Bordilli: “Conosciamo tutti i regolamenti di questo genere approvati nelle altre regioni italiane e tutti ad oggi prevedono l’utilizzo di una app”. Domani il confronto con una commissione a porte chiuse

Continua a far discutere la decisione della giunta comunale di approvare un nuovo regolamento per gli artisti di strada.

Una decisione che sta suscitando forti proteste da parte degli stessi artisti, ieri davanti a Tursi per protesta, che lamentano di non essere stati coinvolti nel processo decisionale. 

Domani è prevista una commissione a porte chiuse tra amministratori e artisti per discutere della questione.

Tatiana Zakharova, una delle portavoce degli artisti di strada, ha espresso chiaramente il malcontento: 

"Noi abbiamo deciso di respingere completamente questo regolamento perché non siamo stati convocati. Nel vecchio regolamento c'era un punto che prevedeva l’istituzione di un tavolo di confronto che coinvolgeva tutte le parti. Questa volta, gli artisti, diretti interessati, non sono stati convocati nei sei mesi in cui il sindaco è stato informato che non siamo stati coinvolti”.

Zakharova continua sottolineando la mancanza di dialogo con gli artisti: 

"Abbiamo raccolto tremila firme per supportare il vecchio regolamento, ma non sono state prese in considerazione. La nostra opinione è stata ignorata e hanno redatto un nuovo regolamento senza coinvolgerci”.

“Il regolamento comunale per l'Arte di strada a Genova è stato modificato e approvato nel mese di marzo 2017, dopo un'attenta valutazione anche di esperti del settore. Solo pochi mesi dopo, con il cambio di giunta, veniva nuovamente messo in discussione con la precisa intenzione di limitare drasticamente la libertà di espressione degli artisti. Un secondo tentativo è avvenuto nel 2019, e il 2 febbraio 2023 viene infine approvata la mozione del Municipio I Centro Est, con una serie di richieste nuovamente ‘mortificanti' per la nostra intera categoria. Tutto sulla base di lamentele spesso tendenziose, e senza coinvolgerci nella sottoscrizione di punti molto precisi e tecnici che riguardano la nostra attività”, si legge nella petizione online lanciata a febbraio 2023

LA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE

Anche in consiglio comunale, la questione ha suscitato un acceso dibattito. La consigliera Francesca Ghio della Lista Rossoverde ha criticato duramente l'amministrazione per non aver coinvolto gli artisti: 

"Arriviamo ad oggi, 2024, dopo esserci stata una petizione firmata da più di 3000 cittadini interessati a questo regolamento, regolamento che deve essere concordato con tutta la cittadinanza. Cosa succede? Succede che, come al solito, voi avete scelto le persone privilegiate con cui discutere di questi temi, e immagino che siano sempre i soliti, togliendo dalla discussione la parte più interessata, gli artisti di strada”.

L'assessore al Commercio e Tradizioni Paola Bordilli ha risposto alle critiche affermando che il regolamento è stato ispirato da quelli adottati in altre città italiane: 

"Viene detto che il nuovo regolamento per l’arte di strada è infattibile, ma abbiamo studiato e conosciamo tutti i regolamenti di questo genere approvati nelle altre regioni italiane e tutti ad oggi prevedono l’utilizzo di una App. Un sistema che quindi funziona in tante altre città italiane, come Padova, Milano e Verona, città turistiche tanto quanto Genova, dove convivono tantissimi artisti di strada, con i turisti e i cittadini”.

Bordilli ha anche aggiunto che sono previste delle deroghe specifiche per le zone in cui le misure non possono essere rispettate, come via Garibaldi: 

"Quindi non siamo qui per evitare l’arte di strada, ma per normarla”.

Tra i punti più critici del nuovo regolamento, Zakharova cita appunto l'uso delle app per prenotare le postazioni, che ha causato problemi in altre città come Milano, e la distanza eccessiva richiesta dalle chiese

"Genova è piena di chiese, quindi 40 metri sono troppi; si potrebbe stabilire una distanza minore." 

Inoltre, evidenzia la necessità di una regolamentazione chiara e condivisa anche sull'uso delle amplificazioni sonore.

Domani si terrà una commissione a porte chiuse in cui gli artisti potranno esporre le loro posizioni. La protesta continuerà con una manifestazione prevista per martedì prossimo, quando il regolamento verrà approvato in consiglio comunale.

Gli artisti restano pessimisti, temendo che l'amministrazione non farà marcia indietro, ma dicono che continueranno a lottare per un regolamento che tenga conto delle loro esigenze e che venga redatto in maniera partecipativa e condivisa.


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