Videogallery - 22 luglio 2024, 16:33

Artisti di strada, il nuovo regolamento non convince: “Troppe restrizioni. Serve un confronto con le istituzioni” (Video)

La prima protesta davanti a Tursi, De Scalzi: “I busker esistono e bisogna prendere decisioni insieme a loro, non per loro”. Il sindaco difende l’atto: “È lo specchio di quello di grandi città come Milano”

Un nuovo regolamento comunale che disciplina l'esercizio delle arti di strada sta sollevando numerose polemiche tra artisti e cittadini. 

Questo pomeriggio, davanti a Palazzo Tursi, un gruppo di artisti di strada contrari alle nuove disposizioni si è riunito per ribadire il proprio no a “una decisione calata dall’alto”. 

Tra le voci più critiche Tatiana Zakharova, cantante lirica che da vent’anni vive come artista di strada a Genova e una delle leggende della musica nostrana, Aldo De Scalzi, che hanno espresso forti preoccupazioni riguardo le nuove normative.

“Sono anni che cercano di cambiare il nostro regolamento che, diciamo, ci soddisfa tutti quanti perché è abbastanza chiaro e scritto con tutte le regole - commenta Zakharova - Ora leggo che verrà approvato questo nuovo regolamento con regole molto restrittive che prevedono la divisione di Genova in zone a diverso impatto acustico: alto, medio e basso. Ci saranno postazioni e prenotazioni, il che per noi è inaccettabile perché molti di noi non usano né internet né telefono. Poi, come facciamo con gli artisti stranieri che vengono a Genova solo per un giorno? Ad esempio, adesso in estate ci sono delle meravigliose ragazze ucraine che suonano, le vedo spesso sorridenti e belle, nonostante la guerra in casa. Quando ho parlato loro di questo nuovo regolamento, hanno detto che se devono prenotare, non verranno più. 

Se mi sposto dalla cattedrale di San Lorenzo a Matteotti, mi trovo già tra due chiese molto vicine, quindi non posso più suonare o cantare lì perché ci sono due chiese a 40 metri di distanza l'una dall'altra. Così non si può più usare una piazza importante”.

Il principale punto di critica è dunque l'introduzione di una prenotazione obbligatoria tramite app, che esclude chi non ha accesso a internet o smartphone. Inoltre, la divisione in zone a diverso impatto acustico e le restrizioni sulle distanze da luoghi di culto e ospedali sono considerate troppo limitative.

“Prima di tutto, nessuno sa niente - aggiunge De Scalzi - Ho redatto il vecchio regolamento con Edmondo Romano consultandomi con tutte le parti, sia con i negozianti che con gli artisti di strada. Questo nuovo regolamento è stato invece istituito all’insaputa di tutti, calato dall’alto dal sindaco. Bisognerebbe sentire tutte le campane. 

È brutto che io sia qui a lamentarmi, sarebbe più facile avere un confronto. Non siamo gentaglia, siamo gente che fa il proprio mestiere. In molte città, come Londra, i regolamenti sono chiari e gli artisti di strada sono un valore aggiunto. Figuriamoci in una città come Genova, famosa per i cantautori genovesi. Il primo errore è stato non consultare nessuno. 

Non c’è un assessore alla cultura, quindi chi si consulta con chi? Decidono tutto gli uffici marketing. Non si parla mai con chi di dovere. Gli artisti di strada esistono e bisogna prendere decisioni insieme a loro, non per loro”.

IL NUOVO REGOLAMENTO

Varato dalla giunta comunale su proposta dell’assessore al Commercio e Tradizioni Paola Bordilli, il nuovo regolamento disciplina l’esercizio delle arti di strada nel territorio comunale con una serie di restrizioni e nuove normative. Tra queste, l'interdizione a una distanza inferiore a 5 metri dagli accessi di immobili pubblici e privati e l'istituzione di postazioni predeterminate con prenotazione tramite una nuova app, oltre alla regolamentazione degli orari e delle emissioni sonore.

“Stamattina ero in ospedale e non ho sentito la Giunta, pertanto ho poche informazioni precise - ha dichiarato oggi il sindaco Marco Bucci - Ho seguito la cosa nei giorni passati, abbiamo un bell’accordo con i residenti finalmente, abbiamo messo un regolamento che è lo specchio di quello di Milano, e se può farlo Milano possiamo permettercelo anche noi. Resta da definire qualche dettaglio, ma il regolamento è quello delle grandi città e noi siamo nel pool delle grandi città, di questo dobbiamo essere orgogliosi”

Zakharova e De Scalzi rappresentano solo due delle molte voci che si oppongono a questo nuovo regolamento, richiedendo un dialogo aperto e una maggiore consultazione con tutti i soggetti coinvolti per trovare un compromesso che possa soddisfare sia le esigenze degli artisti che quelle dei residenti e delle attività commerciali. La protesta di oggi è solo il primo passo in una battaglia che si preannuncia lunga e complessa.


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