Si è svolto questa mattina, venerdì 19 luglio, il sopralluogo dei cantieri, sia comunali che del Cociv, per il prolungamento della metropolitana dalla stazione di Brin verso la Valpolcevera e per la riattivazione della linea del Campasso, alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco Pietro Piciocchi e della dirigente comunale Manuela Sciutto, responsabile del progetto. Una cinquantina di membri del comitato Liberi Cittadini di Certosa si sono dati appuntamento all’uscita della metropolitana a Brin con striscioni e cartelli, per ribadire ancora una volta il malcontento per il protrarsi dei lavori e per tutte le difficoltà a cui i residenti sono sottoposti di conseguenza: rumori costanti, polveri, disagi legati alla viabilità e ai parcheggi.
“Non ci hanno dato risposte, rinviandoci alla commissione fissata il 31 luglio per poter porgere domande” spiega Enrico D’Agostino, anima del comitato. “Non si può interloquire durante i sopralluoghi per il nuovo regolamento, ma abbiamo bisogno di risposte anche sui carotaggi che verranno fatti nell’area della ex Fillea: lì ci sono circa duecentocinquanta posti auto, che fine faranno?”. Per quanto riguarda il termine dei lavori, secondo la ditta Manelli dovrebbero essere conclusi entro la fine di agosto; parte del ritardo sarebbe dovuta al ritrovamento di reperti archeologici.
“La commissione di questa mattina ha dato conferma, con le poche risposte date, che non solo siamo in ritardo su tutto, ma anche che tutte le iniziative per attutire i disagi dei residenti legati al caldo, alle polveri, ai rumori, soprattutto per anziani e disabili, e gli indennizzi al Pris, siano anche vane - commenta duramente Cristina Lodi, consigliera comunale di Azione -. Continua l’insofferenza da parte dell’amministrazione comunale verso i cittadini, che ovviamente vedono una commissione sul territorio dopo due anni e ovviamente esprimono il loro disagio e disperazione e chiedono risposte. Torneremo a discutere in aula, ma al di là dei tempi burocratici sembra che la volontà dell’amministrazione di costruire un percorso partecipato non solo sia lontana, ma che in realtà non sia mai esistita”.
Critico anche il consigliere comunale della lista RossoVerde Filippo Bruzzone, presente al sopralluogo: “Sono emerse criticità a cui né la Giunta Bucci né i tecnici hanno saputo dare risposte esaustive - ha spiegato- rinviando il confronto a un più comodo momento nelle stanze del palazzo in Commissione. Abbiamo chiesto almeno che tale Commissione avvenga la prossima settimana, alla presenza degli assessori Piciocchi e Campora, dell'assessora Bordilli e della ditta incaricata, coresponsabile della mala gestione dei cantieri. I cantieri hanno peggiorato enormemente molteplici aspetti della qualità di vita delle persone che abitano il territorio - prosegue Bruzzone - rumori e polveri hanno costretto le persone a barricarsi in casa senza possibilità di uscire o aprire le finestre, e le attività commerciali fortemente penalizzate dalla logistica del cantiere sono senza indennizzi. Una panetteria storica, dopo essersi trovata costretta a licenziare una persona dipendente, sarà probabilmente costretta a chiudere. È questa la politica del fare della Giunta Bucci? Ancora una volta questa Giunta ‘del fare’ si scontra con il dato di realtà: fare senza confrontarsi con le esigenze della cittadinanza significa fare male il proprio lavoro - conclude -. Le tensioni sociali su questo territorio sono responsabilità di una amministrazione troppo abituata a calare dall'alto i progetti senza confrontarsi con la cittadinanza”.