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Attualità | 18 luglio 2024, 17:31

Liste d'attesa infinite, si può far valere il diritto alla salute. L’esperta: “I tempi devono essere adeguati alle necessità dei pazienti”

L’avvocato Rita Lasagna ci racconta come poter fare per velocizzare il processo, fornendo gli strumenti necessari per muoversi nel complesso labirinto di norme del sistema sanitario italiano

Liste d'attesa infinite, si può far valere il diritto alla salute. L’esperta: “I tempi devono essere adeguati alle necessità dei pazienti”

Nell'attuale contesto sanitario italiano, il diritto alla salute spesso si scontra con l’ostacolo delle interminabili liste d'attesa per le prestazioni mediche. 

Questi ritardi non solo compromettono la qualità della vita dei pazienti, ma mettono anche in discussione uno dei principi fondamentali del Servizio Sanitario Nazionale: il rispetto dei tempi di erogazione delle cure in base alle necessità mediche.

Secondo Rita Lasagna, avvocato specializzato in diritto alla salute e autrice dell'ebook "Diritto alla Salute", il problema delle liste d'attesa è una questione urgente che richiede una maggiore consapevolezza e azioni concrete da parte dei cittadini. 

"Il Servizio Sanitario fornisce le prestazioni sanitarie nel rispetto del diritto alla salute ed i tempi di erogazione devono essere adeguati alle necessità mediche dei pazienti”, afferma Lasagna. Questo principio è sancito dal Piano Nazionale di governo delle Liste d’attesa, che stabilisce le priorità e i tempi massimi per le prestazioni sanitarie, da indicare chiaramente sulla ricetta medica.

GLI STRUMENTI LEGALI

Il Decreto Legislativo n. 124/1998 rappresenta un punto di riferimento cruciale per chi desidera far valere il proprio diritto a ricevere cure nei tempi stabiliti. In particolare, l’art. 3, comma 13, offre una soluzione per i pazienti che si trovano ad affrontare attese eccessive: "qualora l'attesa della prestazione richiesta si prolunghi oltre il termine fissato, l'assistito può chiedere che la prestazione venga resa nell'ambito dell'attività libero-professionale intramuraria, ponendo a carico dell'azienda, la differenza tra la somma versata a titolo di partecipazione al costo della prestazione (ticket) e l'effettivo costo di quest'ultima, sulla scorta delle tariffe vigenti”.

Questo meccanismo, sebbene teoricamente valido, richiede ai pazienti di essere ben informati e determinati nell'esercitare i propri diritti. Rita Lasagna mira proprio a fornire ai cittadini gli strumenti necessari per navigare nel complesso sistema sanitario italiano.

Il mio libro vuole mettere in luce l'importanza cruciale dell'informazione nel contesto del diritto alla salute costituzionalmente garantito ed in particolare rispetto alla Sanità pubblica ed ai suo disservizi.

In un'epoca in cui la complessità del Servizio Sanitario può rendere difficile per le persone riappropriarsi dei diritti conquistati, l’obiettivo della guida è quello di fornire ai lavoratori ed ai cittadini strumenti semplici e concreti per farlo con sicurezza e competenza”.

DALLA TEORIA ALLA PRATICA

L’attività su questo tema dell’avvocato Lasagna, in questi ultimi mesi ha portato all’apertura di diversi sportelli per il diritto alla salute: un servizio basato quasi sempre sul volontariato e sulla buona volontà di diverse associazioni e pensato per offrire supporto pratico e consulenza ai cittadini in merito ai loro diritti sanitari. Anche a Genova, con il supporto dei volontari dell’associazione Linea Condivisa, è recentemente nato uno sportello di questo tipo che offre supporto per richiedere prestazioni sanitarie in tempi adeguati e presentare reclami se necessario. A Bolzaneto, in via Zamperini, da novembre sono centinaia le persone che hanno ottenuto risposte più concrete dal sistema sanitario dopo aver inviato istanze ad Asl e Alisa.

In un momento in cui la salute pubblica è più che mai al centro dell'attenzione, conoscere i propri diritti e sapere come farli rispettare è fondamentale. Informarsi, agire e richiedere assistenza non sono solo passi cruciali per difendere il proprio diritto alla salute, ma anche per migliorare il funzionamento del sistema sanitario nel suo complesso.

Marco Garibaldi

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