Riccardo Bersani e la sua "Libratevi": una scommessa di cultura nel cuore di Sottoripa (Video)

Nei pressi del Porto Antico di Genova, Via di Sottoripa è un crocevia di culture e odori, dove Riccardo Bersani, un genovese di 53 anni, gestisce "Libratevi", uno spazio dove vende libri usati con un'offerta libera.

Riccardo, come funziona il progetto "Libratevi" e qual è la sua missione principale?

"È un progetto della Parrocchia delle Vigne che cerca di riavvicinare e portare di nuovo l’abitudine alla lettura su carta. Come vedi, i libri sono disponibili gratuitamente, e io personalmente applico solo un piccolo prezzo sui libri d’arte, tentando di invogliare la gente”.

Da quanto tempo siete attivi in questa zona?

"Personalmente sono qui da due anni e mezzo, ma l’attività è aperta da circa tre anni”.

Chi sono i vostri clienti abituali? Si tratta principalmente di turisti o di residenti locali?

"No, i turisti qui non vengono. Abbiamo una piccola cerchia di clienti, purtroppo. Spesso qui c’è molto spaccio, e di conseguenza non si ferma quasi nessuno. Questa è una zona molto difficile, dove spacciano davanti al negozio. Noi cerchiamo di andare avanti nonostante tutto”.

Nonostante le difficoltà, il progetto sembra resistere nel tempo. Come riuscite a mantenere viva l'attività?

"Sì, ci aggrappiamo agli specchi, ma resistiamo”.

"Libratevi" dunque non è solo un negozio di libri usati, ma un simbolo di speranza e resistenza culturale in un contesto urbano difficile. Con il supporto della Parrocchia delle Vigne, Riccardo continua a coltivare la passione per i libri e a tenere viva una piccola ma preziosa oasi di cultura nel cuore di Genova.

Avete altre iniziative simili in città gestite dalla Parrocchia delle Vigne?

"Sì, abbiamo un'altra attività in Via delle Vigne che, invece dei libri, vende oggettistica, piatti e vestiti. Inoltre, in Vico il Canneto il Corto abbiamo un'altra piccola attività che vende vestiti. Tutto è gestito sempre dalla Parrocchia delle Vigne”.

Da dove provengono i libri che offrite a "Libratevi"?

"Sì, ce li regalano. Se dovessimo comprarli, dovremmo fare anche un prezzo e non sarebbe sostenibile. Li riceviamo in donazione e poi li offriamo a offerta libera”.

E le offerte raccolte come vengono utilizzate?

"Servono principalmente per pagare la bolletta della luce di questa attività e altre piccole attività della parrocchia”.