“Andare avanti con l’azione di governo è fondamentale”. È chiara la linea che il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio con le accuse di corruzione e falso, ha dettato questo pomeriggio nella sua casa di Ameglia al suo fedelissimo assessore Giacomo Giampedrone nel primo dei tre nuovi incontri autorizzati dalla Gip Paola Faggioni.
È “un monito per tutti”, come ha spiegato Giampedrone all’uscita, e “sarà determinante nella sua scelta di continuare a mantenere questa linea delle non dimissioni, oppure nel fare scelte diverse”. In breve, Toti andrà avanti sino a quando avrà l’appoggio della sua maggioranza. In caso contrario valuterà un passo indietro.
Stando a quanto emerso oggi da Ameglia per voce di Giampedrone, pare che la prossima settimana, terminato il primo ciclo di incontri con i faccia a faccia previsti con Matteo Salvini (venerdì) e Marco Scajola (sabato), Toti sia intenzionato a richiedere la possibilità di ospitare a casa altri membri della giunta.
L'intervista
In merito al tanto discusso “peso della poltrona” ammesso dallo stesso Toti nella lettera consegnata al suo avvocato Stefano Savi (ma palesemente indirizzata alla stampa), Giampedrone ha specificato che il presidente “continua a pensare che con le sue dimissioni dopo la misura cautelare si sarebbe garantito una azione più facile, avrebbe potuto parlare, ma ritiene che quella poltrona non è nella sua disponibilità, ma è nella disponibilità degli elettori”.
“Per lui è determinante la valutazione sulla linea politica - ha aggiunto Giampedrone - chiede alla maggioranza di continuare con la linea che ha portato avanti, ma se questo dovesse cambiare potrebbe valutare diversamente. Come maggioranza siamo ancora più forti, a differenza della minoranza che ogni tanto perde dei pezzi. Ma per noi e per il presidente sono elementi secondari, come la manifestazione di domani”.
Infine, sul tema rigassificatore che sembrava aver spaccato l’asse Piana-Toti (con il presidente ad interim che qualche giorno fa ha manifestato l’intenzione di un passo indietro in merito al trasferimento della Golar Tundra a Vado), Giampedrone ha riportato che il presidente “ritiene che ogni passo indietro della Regione sia un cambio di rotta rispetto alla direzione della presidenza, chiede a tutti di avere la massima attenzione su un piano nazionale del Governo che non ha scelto la Regione. È legittimo quello che il presidente ad interim Piana sta facendo con un’attenzione per il territorio, ma non è un cambio di rotta”.
Intanto il presidente di ‘Noi Moderati’, Maurizio Lupi, ha presentato un’interrogazione al ministro della Giustizia, Carlo Nordio, in merito alle motivazioni che hanno spinto il Riesame a rigettare la richiesta di revoca degli arresti domiciliari per Giovanni Toti.
“Siccome Toti non avrebbe capito le motivazioni per cui è stato arrestato - dice Lupi - allora deve continuare a vedere limitata la propria libertà. Chiediamo oggi al ministro della Giustizia non di intervenire nelle indagini, ovviamente, ma se questa sia una motivazione accettabile nel nostro Paese, rispetto ai valori della Costituzione e se non sia il caso di disporre un’ispezione”.
‘Noi Moderati’, quindi, ha chiesto l’invio di ispettori ministeriali a Genova per valutare l’operato del Riesame.