Il Consiglio Comunale di Genova ha visto oggi un acceso dibattito sul futuro del porto di Prà, con particolare riferimento alle possibili espansioni del bacino portuale.
Alla presenza degli assessori e dei consiglieri, l'argomento è stato oggetto di interrogazioni e dichiarazioni che hanno messo in luce diverse preoccupazioni e punti di vista. L'assessore Maresca ha rassicurato i presenti, affermando che non ci sarà alcuna espansione del porto.
Filippo Bruzzone (lista Rossoverde) ha aperto il dibattito sottolineando la ciclicità del tema dell'ampliamento del porto di Prà:
"Con questa interrogazione siamo in un certo senso alla ricerca della verità, perché l’argomento dell’ampliamento del bacino portuale di Prà, ahimè, è ciclico e ritorna periodicamente".
Bruzzone ha ricordato che già nel 2022 aveva sollevato la questione, chiedendo all'amministrazione una risposta secca sulla volontà di rispettare gli accordi del 2000 che definivano i confini geografici della piattaforma portuale.
"Dopo numerose richieste di commissioni e approfondimenti, chiedo una risposta secca: sì o no. La civica amministrazione è d’accordo o in disaccordo sull’ampliamento della piattaforma portuale di Prà?”, ha insistito Bruzzone.
Rita Bruzzone (Partito Democratico) ha ulteriormente incalzato l'assessore, sottolineando l'importanza di bloccare eventuali ampliamenti:
“Il PUC del 2001 nasce proprio per bloccare questi ampliamenti, secondo le osservazioni dei territori e delle municipalità di allora".
Ha criticato la visione di "Genova 2030", ritenuta non condivisa con i territori interessati:
"Questa visione non è stata discussa con i territori, e riguarda anche parti del porto che sono attualmente oggetto di indagini della magistratura".
LA RISPOSTA DELL’ASSESSORE
In risposta, l'assessore Maresca ha dichiarato che non ci sarà alcuna espansione del porto:
"Non ci sarà nessuna espansione: il limite previsto sarà rispettato. Anzi, nell’area di questo limite, ci sarà una continuazione della passeggiata, cosa che i precedenti governi non hanno mai voluto fare".
Ha spiegato che l'intenzione dell'amministrazione è quella di migliorare la qualità della vita dei residenti, proseguendo con il progetto del Parco delle Dune e coprendo i container per ridurre l'impatto ambientale.
Filippo Bruzzone ha accolto positivamente la risposta, ribadendo l'importanza di rendere la piattaforma portuale meno impattante:
"La mancata espansione è un obiettivo chiaro: rendere quella piattaforma meno impattante".
Rita Bruzzone, seppur soddisfatta, ha avvertito che i cittadini sono pronti a mobilitarsi nuovamente se gli accordi non verranno rispettati:
"I 5000 che sono già scesi in piazza non avrebbero problemi a farlo di nuovo".
DALLA MAGGIORANZA
Anche il consigliere Lorenzo Pasi (Genova Domani) ha chiesto all’assessore di condividere con l’aula la visione dell’amministrazione per il porto del futuro e ha evidenziato la necessità di una condivisione delle informazioni e delle decisioni con i cittadini e le varie realtà locali:
"Queste espansioni devono essere economicamente rilevanti e devono essere condivise e comunicate in maniera opportuna alla città”.
Pasi ha chiesto chiarimenti sulle azioni che l'amministrazione intende intraprendere nei prossimi mesi per migliorare il rapporto tra il porto e la città.
"Il rapporto tra città e porto esiste da molti anni, con normative diverse che hanno complicato il lavoro della pubblica amministrazione”, ha detto Maresca che ha poi ricordato come il Comune di Genova stia lavorando sul piano urbanistico comunale e che sia necessario un dialogo chiaro tra tutte le entità coinvolte, incluse le autorità di sistema portuale e i municipi.
Maresca ha affermato che ci sarà una massima condivisione con la cittadinanza e che l'amministrazione proporrà delle soluzioni che verranno discusse con i vari enti interessati:
"In questa fase delicata, ci sarà una massima condivisione con la cittadinanza. Non si può partire dal nulla, ma bisogna partire con una proposta dall’amministrazione".