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Attualità | 15 luglio 2024, 12:47

Introvabili, non censite, spesso rotte: il vergognoso stato delle fontanelle di Genova

Molte postazioni risultano dismesse o in stato di abbandono, rendendo complicato per turisti e non riempire le borracce o rinfrescarsi. Esistono strumenti come il sito fontanelle.org e un'app chiamata Fontanelle per trovare punti d'acqua, ma le informazioni spesso non sono aggiornate, causando disservizi e spingendo all’acquisto di bottiglie di plastica

Introvabili, non censite, spesso rotte: il vergognoso stato delle fontanelle di Genova

Risparmiare e ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente potrebbe essere semplice come bere un bicchiere d’acqua, utilizzando le fontanelle comunali e la propria borraccia per combattere il caldo e dissetarsi senza dover acquistare bottigliette, spesso a caro prezzo. A Genova, però, sembra non essere così semplice: quelle che a Roma vengono chiamate ‘nasoni’ per via della loro forma che ricorda, appunto, quella di un volto con un naso pronunciato da cui sgorga acqua, e che fanno parte integrante del fascino della Città Eterna, nel capoluogo ligure sembra non riescano ad avere lo stesso appeal per l’amministrazione comunale, per quanto sempre più ricercate da turisti e non per trovare un po’ di refrigerio durante le calde giornate estive

Trovare fontanelle funzionanti, infatti, non è semplice: passeggiando per Genova sono tante le postazioni dismesse, inutilizzabili e che versano in stato di abbandono, creando problemi per chi vorrebbe riempire la propria borraccia, trovare un po’ di refrigerio o semplicemente poter dare da bere ai propri amici a quattro zampe.  

Il sito fontanelle.org offre, tra le altre, una mappa della nostra città con sopra indicati i punti in cui trovare ‘l’acqua del sindaco’ in giro per i diversi quartieri, ma non è aggiornata in tempo reale e spesso, una volta giunti sul posto, ci si trova davanti a brutte sorprese. Esiste anche la possibilità di inviare segnalazioni di guasti e altre problematiche legate allo specifico punto acqua, ma non in tempo reale, ed è comunque un servizio che dipende alla buona volontà dei singoli utilizzatori della piattaforma. Per quanto riguarda Genova vengono indicate 302 fontanella attive, ma gli ultimi aggiornamenti da parte degli utenti risalgono a due anni fa e la maggior parte delle informazioni hanno anche più di tredici anni e, come si suol dire, da allora di acqua sotto i ponti ne è passata parecchia. 

Esiste poi un’applicazione, chiamata semplicemente Fontanelle, che permette agli utenti che l’hanno installata sul loro smartphone di trovare i punti acqua in diverse città italiane, di inviare segnalazioni su eventuali guasti e disservizi orientandosi direttamente su una pratica mappa online. Per chi trova scomodo scorrere direttamente sulla mappa, è anche possibile consultare l’elenco di tutti i punti in cui si possono trovare fonti d’acqua potabile. Anche in questo caso, però, non è possibile risalire chiaramente a quando sono state apportate le modifiche, quindi non è possibile avere certezza delle informazioni contenute, a meno che non ci si trovi proprio all’indirizzo indicato sull’app.

Facendo una rapida ricerca online sui canali ufficiali del Comune di Genova, il turista che si trova a camminare in una soleggiata giornata estiva per le vie del centro, in passeggiata a Nervi o al Porto Antico non riesce rapidamente a reperire informazioni esaurienti su dove siano dislocate le diverse fontanelle, facendo così necessariamente riferimento sui servizi sopra indicati, che però nulla hanno a che vedere con l’amministrazione, trovandosi poi costretto ad acquistare una bottiglia d’acqua, magari a caro prezzo. Augurandosi, poi, che poi lo smaltimento avvenga in maniera corretta negli appositi contenitori dedicati alla raccolta differenziata

 

 

 

 

Chiara Orsetti

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