Attualità - 12 luglio 2024, 08:35

Il Secolo XIX cambia proprietà, ufficiale l’accordo tra gruppo Gedi e Msc

Il comitato di redazione: “Ci auguriamo che questa operazione si traduca in un effettivo rilancio di una testata che negli ultimi anni ha già affrontato un pesantissimo piano di risanamento dei conti”

Dopo voci, contatti e strette di mano, ora ci sono le firme, e con loro l’ufficialità dell’accordo tra il gruppo Gedi e Msc per la cessione de Il Secolo XIX.
Insieme allo storico quotidiano, cambiano casacca a che le testate Ttm, L'Avvisatore Marittimo e The MediTelegraph.

Il Gruppo Gedi e il Gruppo Msc comunicano di aver firmato il contratto preliminare di cessione de Il Secolo XIX a Blue Media S.r.l., società interamente controllata dal Gruppo Msc - si legge nel comunicato - la cessione comprende anche le testate collegate Il Secolo XIX del Lunedì, The MediTelegraph, L’Avvisatore Marittimo, Giornale del Ponente Ligure, l’Automazione Navale e Tecnologie per il Mare & Trasporti nonché le attività digitali e di raccolta pubblicitaria relative a Il Secolo XIX. Il perfezionamento della cessione del ramo editoriale e digitale è previsto possa avvenire entro il mese di settembre 2024, mentre il perfezionamento della cessione del ramo pubblicitario è atteso entro il 2025. Tali cessioni sono subordinate all'espletamento delle usuali procedure sindacali nonché alla stipulazione del conseguente atto notarile definitivo e, con riferimento al ramo editoriale, anche all'ottenimento delle autorizzazioni regolamentari”.

Un accordo che ha visto subito la risposta del comitato di redazione: “Prendiamo atto della comunicazione ricevuta da Gedi in merito alla sottoscrizione di un contratto preliminare per la cessione del Secolo XIX a una società interamente controllata da Msc. Il Cdr vigilerà affinché il passaggio di proprietà possa avvenire nel modo migliore e nel rispetto dei diritti e delle attese di tutti i lavoratori coinvolti. I giornalisti del Secolo XIX, dopo anni di ammortizzatori sociali e tagli al costo del lavoro come unica risposta alla crisi del mercato, si augurano che questa operazione si traduca in un effettivo rilancio di una testata che è la voce di Genova e della Liguria dal 1886 e che negli ultimi anni ha già affrontato un pesantissimo piano di risanamento dei conti con sacrifici da parte di giornalisti e poligrafici”.

P.Z.