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Municipio Valpolcevera | 11 luglio 2024, 11:30

Rivarolo, l’ex Miralanza diventerà un nuovo supermercato. E potrebbe essere a marchio Esselunga

La Conferenza dei Servizi ha approvato un intervento di demolizione e ricostruzione con modifiche significative al progetto iniziale. La società bergamasca Cospe Srl, in partnership con il colosso milanese della grande distribuzione, ha richiesto varianti che includono riduzione dei volumi e redistribuzione delle funzioni

L'area del cantiere

L'area del cantiere

Un nuovo punto vendita Esselunga, il quarto in città tenendo conto del progetto in corso nell’area dell’ex Cognetex in via Hermada, a Sestri Ponente, potrebbe aprire a Rivarolo, nel terreno dell’ex Miralanza. La notizia, non ancora ufficiale, è apparsa nell’edizione quotidiana di Repubblica: gli esperti del settore immobiliare, e non solo, hanno confermato che l’interesse del colosso della grande distribuzione per l’area è ben radicato.

La Conferenza dei Servizi per “l’approvazione di un intervento di demolizione e ricostruzione consistente in una diversa articolazione del volume e delle funzioni con conseguente riduzione della superficie agibile, in variante ai progetti già approvati” si è conclusa positivamente nei giorni scorsi, e nella documentazione contenuta all’interno dell’Albo Pretorio del Comune di Genova, anche se non sottolineata in oggetto, l’intervento riguarda proprio l’ex Miralanza, dove passa un progetto più “leggero” rispetto a quello iniziale.

A richiedere le varianti è la società bergamasca Cospe Srl, legata da una forte partnership al marchio della grande distribuzione Esselunga: per questo motivo è facile pensare che sarà proprio il brand milanese a cercare di farsi spazio anche in Valpolcevera. Da quanto si legge, le modifiche richieste riguardano “una diversa distribuzione dei volumi e quindi una diversa sagoma del complessivo edificio con una conseguente differente articolazione delle facciate ed una consistente riduzione sia del volume che della superficie agibile e una ridistribuzione delle funzioni e delle destinazioni d’uso, il tutto entro i margini di flessibilità ammessi dalle norme tecniche del Piano Urbanistico Operativo”. Nel dettaglio, “al piano interrato, è prevista una risagomatura del perimetro dell’autorimessa, l’eliminazione delle rampe elicoidali di accesso e la loro sostituzione con rampe curvilinee, la modifica dei corpi scala di collegamento con gli altri piani e l’innalzamento della quota di calpestio di circa ottanta centimetri”. 

Gli uffici “precedentemente localizzati ai piani secondo e terzo” verranno eliminati “liberando la copertura dal relativo volume e adibendola a terrazza ad uso impianti, tra cui una superficie dedicata all’installazione di pannelli fotovoltaici”, e al piano terra resteranno le funzioni commerciali e legate alla logistica, con servizi sanitari e di terziario. Nell’area esterna è previsto l’ampliamento del parcheggio esterno a raso, con l’eliminazione dei campi da padel.

Da Palazzo Tursi, in merito agli spazi commerciali, viene precisato che “non essendo ancora individuati gli operatori economici che intendano avviare le attività commerciali, lo stesso risulta ad oggi suddiviso attraverso la sola delimitazione e definizione spaziale e superficiale di massima”. Escluse, al momento, “finiture ed eventuali partizioni interne alle singole unità immobiliari la cui definizione progettuale e realizzazione è rinviata al momento in cui saranno individuati gli operatori commerciali”.

Redazione

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