Mentre si discute di sicurezza sul lavoro, di responsabilizzare le aziende, si sottoscrivono patti e si dice ogni volta "mai più", non si ferma la conta degli infortuni nei cantieri.
Negli ultimi dati, soggetti comunque a costanti aggiornamenti tutti purtroppo al rialzo, da inizio anno al 30 aprile erano in totale 452 le denunce di infortunio sul lavoro in Liguria, 105 in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno secondo l’Ufficio Economico Cgil Genova e Liguria.
Sistema degli appalti da rivedere, massimi ribassi che non si accordano quasi mai con le garanzie per i lavoratori, non restano fuori dal problema neanche i cantieri pubblici e quelli per le opere considerate strategiche.
Succede così che sotto i riflettori passa un'inaugurazione mentre due giorni prima un operaio in quello stesso cantiere si è infortunato finendo in ospedale in codice rosso.
Un trentunenne al lavoro per una ditta in sub-subappalto a Genova, all'interno dell'area in costruzione del nuovo Palasport, parte del più ampio e celebrato progetto del Waterfront di Levante, struttura inaugurata lunedì sera dal comune con progettisti, architetti e costruttori.
Tra brindisi e coriandoli inaugurali però nessuna menzione alla storia dell'operaio rimasto ferito e al suo incidente di poche ore prima: mentre montava un pannello in cartongesso in quello che sarà il vano scale mobili del palasport, una struttura ha ceduto e l'uomo è precipitato per tre metri rimediando traumi che gli sono costati quattro giorni di prognosi.
Il caso arriverà in Consiglio Comunale a Genova, città che si era impegnata con la sua amministrazione in prefettura a firmare un protocollo con sindacati e governo per la tutela della sicurezza sul lavoro.
"È esattamente quello che vorrei sottolineare - spiega Filippo Bruzzone, capogruppo a Palazzo Tursi della lista RossoVerde, firmatario di un'interpellanza sul tema - per fare in modo che quel protocollo non rimanga lettera morta; con questo documento pongo una domanda molto diretta perché nonostante la comunicazione poi questo genere di incidenti continuano a ripetersi in città e anche in cantieri 'simbolo' di questa amministrazione".
L'incidente si era verificato solo pochi giorni prima dell'inaugurazione, in un quadro "già drammatico, dal momento che le morti e gli incidenti gravi sul lavoro sono un'emergenza di cui nessuno vuole prendersi la responsabilità", continua Bruzzone.
"Già dal novembre scorso - prosegue il consigliere - avevamo evidenziato una serie di criticità per i cantieri dello Scolmatore su cui poi era intervenuta l'interdittiva antimafia, abbiamo avuto delle criticità su cantieri di competenza S.P.Im., società al 100% gestita dal Comune di Genova, segnalate dai sindacati e da chi lavora, tra cui la situazione al Cep che ha visto a fine giugno la protesta dei lavoratori che si sono astenuti dal lavoro per un paio di giorni per motivi di sicurezza. E poi in ultimo questo incidente avvenuto nel cantiere del Waterfront che potremmo definire strategico per la città, in cui il Comune ha un ruolo di primo piano".
"Se sottoscriviamo dei protocolli devono essere concreti e applicabili - ribadisce Bruzzone - il Comune ha sottoscritto un protocollo d'Intesa con le organizzazioni sindacali per la sicurezza sul lavoro e quando succedono queste cose bisogna sempre alzare le antenne. Ho depositato questa interpellanza per capire l'attuazione di questo protocollo nel concreto che cosa prevede e che cosa voglia fare l'amministrazione per renderlo concretamente applicabile sul tema degli standard di sicurezza elevati e dei diritti da rispettare, caratteristiche che vogliamo monitorare".