Attualità - 11 luglio 2024, 16:47

Antenne 5G: obiettivo regolamento comunale per la tutela dei luoghi sensibili

L’assessore Mascia: “Per prima cosa servirà a individuare gli spazi più delicati da tutelare a prescindere dalla loro localizzazione: asili, ospedali, Rsa, scuole”

Il Comune di Genova è impegnato nel difficile compito di bilanciare l'avanzamento tecnologico con la tutela della salute pubblica. In risposta alle crescenti preoccupazioni riguardanti l'installazione delle antenne per la telefonia mobile, l'assessore comunale all'Urbanistica Mario Mascia ha annunciato l'intenzione di sviluppare un regolamento comunale mirato a proteggere i luoghi sensibili.

Durante un'interrogazione presentata oggi dalla consigliera del Partito Democratico Donatella Alfonso, Mascia ha spiegato che, sebbene il Comune abbia margini di azione limitati, si sta lavorando per identificare e tutelare aree come asili, ospedali, RSA e scuole. 

“Il Comune di Genova ha margini di azione molto ridotti per quanto riguarda le procedure di installazione delle antenne per la telefonia mobile - dice Mascia - Procedure che vanno avanti speditamente al netto di eventuali vincoli di carattere paesaggistico e monumentale, e della necessità di acquisire i pareri espressi Arpal in termini di un potenziale inquinamento ambientale. Pur non avendo strumenti particolari per esercitare un qualunque potere di interdizione, il nostro obiettivo è di approntare un regolamento comunale che, come prima cosa, individui gli spazi sensibili da tutelare a prescindere dalla loro localizzazione: asili, ospedali, Rsa, scuole. Per quanto riguarda il caso specifico segnalato dalla consigliera, comunico di avere convocato l’amministratore di condominio per lunedì 15 luglio alle ore 11.30”.

La questione specifica in discussione riguardava l'installazione di una doppia antenna per la telefonia mobile sul tetto dei civici 28, 30 e 32 di via Sapri, nel quartiere di Oregina. L'assessore ha annunciato la convocazione dell’amministratore di condominio per il 15 luglio, per discutere il problema e trovare una soluzione condivisa.

LA COMMISSIONE DEL 3 LUGLIO

L'incontro del 3 luglio presso Palazzo Tursi ha visto la partecipazione di vari esponenti della comunità e rappresentanti dell'amministrazione, focalizzati sull'adeguamento dei limiti dei campi elettromagnetici, in conformità con la legge 214 del 30 dicembre 2023. La commissione ha affrontato temi cruciali riguardanti l'inquinamento elettromagnetico derivante dalle antenne 5G, suscitando un vivace dibattito.

Anna Pettinaroli, portavoce del comitato LevanteStop5G, ha evidenziato le contraddizioni e le preoccupazioni emerse, sottolineando la necessità di un monitoraggio più efficace delle antenne. "La documentazione che abbiamo consegnato include studi accreditati sui rischi derivanti dall'aumento dei limiti delle radiofrequenze", ha affermato Pettinaroli.

Uno dei punti critici emersi durante la commissione è stata l'assenza di figure chiave come il health city manager del Comune, Luciano Grasso, e la delega di Arpal all'Asl, che hanno sollevato preoccupazioni sulla gestione sanitaria del problema. Pettinaroli ha insistito sull'importanza della loro presenza, data la rilevanza della questione per la salute pubblica.

La commissione ha chiarito che le compagnie telefoniche propongono modelli di impatto per ogni antenna, che vengono poi verificati da Arpal e Asl post-installazione. Tuttavia, questo processo spesso si traduce in autorizzazioni automatiche, senza un piano generale per il monitoraggio complessivo delle emissioni elettromagnetiche. L'assessore Matteo Campora ha sottolineato l'importanza del tavolo tecnico di Anci con Asl e Arpal per fornire supporto ai Comuni in linea con le normative nazionali.

Redazione


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