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Attualità | 09 luglio 2024, 08:00

Genova e la carenza di panchine, l’esperto: "La città non è ben pensata per gli anziani"

Il professore associato di urbanistica Gastaldi fa il punto sulla situazione dei posti a sedere. Dehors a perdita d'occhio, pieni dalla colazione all'ora di pranzo perché quando c'è il sole si sta fuori volentieri a godersi lo spettacolo della città in movimento. La Superba che corre non si accorge, però, di chi vuole rallentare e sedersi.

Genova e la carenza di panchine, l’esperto: "La città non è ben pensata per gli anziani"

La carenza di panchine a Genova è un problema evidente. Una rapida passeggiata in centro, dalla stazione di Brignole a Piazza De Ferrari, conferma la mancanza di spazi per la sosta. 

Le poche panchine disponibili sono prese d'assalto, e molti si ritrovano a mangiare in piedi o seduti su scalinate e bordi di fontane. Questa situazione è particolarmente critica in una città con una popolazione anziana elevata, come sottolinea Francesco Gastaldi, professore associato di urbanistica all'Università IUAV di Venezia.

Gastaldi, qual è la sua opinione sulla carenza di panchine a Genova?

"Genova, con una percentuale alta di popolazione anziana, mostra una carenza significativa di attenzione verso queste categorie. La riqualificazione urbana e le manutenzioni sono insufficienti. Le insidie sono molte: marciapiedi sconnessi, buche nell'asfalto, sedute mancanti o mal progettate. La qualità della mobilità e del vivere quotidiano per gli anziani è fortemente compromessa."

Questa mancanza è dovuta più a problemi esistenti o a una progettazione inadeguata?

"È una combinazione di entrambi. L'attenzione alla rilevanza del tema è insufficiente. Gli anziani non sono una categoria omogenea, ma l'attenzione dedicata è al di sotto delle necessità

Il professore sottolinea inoltre come un tempo, gli elementi urbani di Genova come panchine, bordi delle aiuole, paracarri e fontanelle erano omologati e coordinati, con panchine standardizzate in uno o massimo due modelli. Oggi, questa uniformità e attenzione allo stile sono scomparse. La città dovrebbe dunque ripristinare uno stile urbano coordinato.

“Manca la coordinazione degli interventi urbani. Un tempo, panchine, paracarri e fontanelle erano uniformi e coordinati. Oggi, questa attenzione al coordinamento e allo stile è sparita."

Cosa si potrebbe fare per migliorare questa situazione?

"Bisogna ripristinare un certo stile urbano, preservando elementi come le vecchie fontanelle e standardizzando l'arredo urbano. Le panchine dovrebbero essere progettate tenendo conto dell'eterogeneità degli anziani. È essenziale migliorare la qualità delle manutenzioni e considerare l'eterogeneità degli interventi per facilitare la mobilità e la qualità della vita quotidiana degli anziani."

Ha notato altri ostacoli significativi per gli anziani?

"Certamente. Ad esempio, alcune persone danneggiano le fontanelle nei parchi per costringere la gente a comprare l'acqua in bottiglia. Questo tipo di vandalismo aggrava ulteriormente la situazione. Ho documentato queste situazioni con delle foto, che posso condividere per far capire meglio il problema."

La carenza di panchine a Genova non è solo un problema di arredo urbano, ma una questione di qualità della vita, soprattutto per gli anziani. La città che corre deve fermarsi a riflettere su come offrire spazi di sosta gratuiti e accessibili a tutti. La soluzione passa per una migliore progettazione urbana e una maggiore attenzione alle esigenze delle fasce più deboli della popolazione.

Marco Garibaldi

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