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Eventi | 05 luglio 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 6 e domenica 7 luglio

Dall'Abracadabra Festival, il Paganini Genova Festival, la Sagra del Tartufo Nero Estivo, la Sagra do' ma' in ti Bricchi, quella delle Lumache e dell'Asado e tanto altro

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 6 e domenica 7 luglio

EVENTI

Abracadabra Festival

Domenica 7 luglio
Villa Serra di Comago ospita la decima edizione dell'Abracadabra Festival, un evento dedicato al magico, al fantasy e all'insolito. Perfetto per famiglie e appassionati, il festival offre spettacoli, laboratori e intrattenimento per tutte le età.

Festa Patronale di San Matteo

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio
Sussisa di Sori celebra la Festa Patronale di San Matteo con musica, stand gastronomici e la tradizionale focaccia al formaggio. Non mancheranno le celebrazioni religiose e le processioni.

Paganini Genova Festival

Sabato 6 e domenica 7 luglio
Il Paganini Genova Festival continua con concerti ed eventi dedicati al celebre violinista genovese. Tra i vari appuntamenti, non perdere il concerto inaugurale al Teatro Carlo Felice e le conferenze tematiche sparse per la città.

SPETTACOLI E MUSICA

Azerbaijan State Ballet Theater

Sabato 6 luglio
Nell'ambito del Nervi Music Ballet Festival, il Azerbaijan State Ballet Theater si esibirà con "A Legend of Love" nei Parchi di Nervi. Un'occasione unica per ammirare uno spettacolo di balletto di livello internazionale in una cornice suggestiva.

Elio e le Storie Tese in concerto

Domenica 7 luglio 

Dopo il successo del tour nei teatri, con oltre 40 date, questa estate a grande richiesta Elio e le Storie Tese portano di nuovo sui palchi italiani lo spettacolo "Mi resta un solo dente e cerco di riavvitarlo". Appuntamento domenica 7 luglio all'Arena del Mare alle ore 21,30. L'evento è il primo appuntamento del Genova Summer Live.

Maria Mazzotta in concerto

Sabato 6 luglio

La chiusura della terza serata del Lilith Festival, prevista per sabato 6 luglio, è affidata alla pugliese Maria Mazzotta, cantautrice e interprete che ha militato dal 2000 al 2015 nel Canzoniere Grecanico Salentino e dal 2020 si sta distinguendo per ottime produzioni soliste, le cui radici restano nella grande tradizione della musica popolare ma con innesti e suggestioni originali. Nell’ultimo lavoro “Onde” l’interpretazione viscerale di Maria Mazzotta incontra le sonorità elettriche del post rock creando un connubio originale e profondo, grazie alla chitarra elettrica e alla ricerca effettistica di Ernesto Nobili e alle percussioni customizzate di Cristiano Della Monica. Il disco, appena uscito a maggio 2024, anticipato dallo struggente singolo “La Furtuna”, è entrato nella Top3 della World Music Charts Europe e Transglobal World Music Chart.

La stessa sera si esibiranno i Rebis, duo genovese formato dalla cantautrice Alessandra Ravizza e dal chitarrista Andrea Megliola che da anni si muove tra le lingue, le melodie e i paesi che si affacciano sulle rive del Mediterraneo alla ricerca di possibili “ponti emotivi” tra le sponde del Mare Nostrum. Con loro sul palco ci sarà il polistrumentista Edmondo Romano. Aprirà la serata il duo Cadira, formato dalla italo-catalana Eugenia Amisano e dal chitarrista Paolo Traverso, che rivisita brani di tradizione o di ispirazione iberica e mediterranea con armonie e colori originali e personali, sospesi sulle onde del tempo.

VISITE GUIDATE E ATTIVITÀ

Domenica 7 luglio
Scopri la bellezza di Villa Durazzo Pallavicini con una visita guidata che ti porterà attraverso i suoi giardini storici e le sale interne. La villa è uno degli esempi più affascinanti di architettura e paesaggistica genovese.

Trek Tourist&YOGA

Sabato 6 luglio
Partecipate a una sessione di Trek Tourist&YOGA a Sestri Levante, con escursioni guidate tra le Rocche di Sant’Anna e sessioni di yoga nel cuore del Golfo del Tigullio. Ideale per chi vuole unire attività fisica e relax.

SAGRE E FESTE

Sagra del Tartufo Nero Estivo

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio
A Pontedecimo si tiene la prima edizione della Sagra del Tartufo Nero Estivo, con stand gastronomici, musica e spettacoli di cabaret. Un'ottima occasione per degustare piatti a base di tartufo e divertirsi con intrattenimento per tutte le età.

Sagra do' ma' in ti Bricchi

Da sabato 6 a domenica 7 luglio
A Campomorone si svolge la Sagra do' ma' in ti Bricchi, con musica dal vivo, stand gastronomici, giochi e una lotteria. Un evento perfetto per tutta la famiglia.

Sagra delle Lumache e dell'Asado

Da venerdì 5 a domenica 7 luglio
San Bernardo di Bogliasco ospita la Sagra delle Lumache e dell'Asado, con serate danzanti e deliziosi piatti tipici. Una festa imperdibile per chi ama la buona cucina e la musica.

Pegli Food 

Da giovedì 4 a domenica 7 luglio
Sul lungomare di Pegli si tiene la festa "Pegli Food", con street food etnico, chef on the road e negozi aperti fino a sera. Un evento che celebra la diversità culinaria in una location suggestiva​.

Escursione notturna a San Fruttuoso di Camogli 

Domenica 7 luglio
Un'escursione notturna unica che include una cena in spiaggia e un tramonto spettacolare. Ideale per gli amanti della natura e delle esperienze suggestive​.

Fiera di Torriglia 

Domenica 7 luglio
La Fiera di Torriglia offre banchi di merci varie, dimostrazioni di antichi mestieri e musica. Un'opportunità per scoprire tradizioni locali e fare shopping in un'atmosfera festosa​.

MOSTRE E MUSEI

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

NOSTALGIA - MODERNITÀ DI UN SENTIMENTO DAL RINASCIMENTO AL CONTEMPORANEO

Fino al 1 settembre

Sarà la Nostalgia il filo rosso che legherà le opere d’arte in mostra nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Genova  a partire da domani, giovedì 25 aprile e fino al prossimo 1° settembre. Un’esposizione che muove i suoi passi lungo un complesso itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, curata da Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro.

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, questo il titolo completo della mostra, raccoglie oltrecentoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati di artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiani e internazionali.

PHOTOMARIO PARODI: L'OBIETTIVO ECLETTICO

Fino al 14 luglio

Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce accoglie da pochi giorni un'esposizione che promette di essere un viaggio nel tempo attraverso le lenti di un fotografo eclettico e visionario. "Photomario Parodi: L'Obiettivo Eclettico" è un omaggio alla vita e all'opera di Mario Parodi, un artista che con la sua macchina fotografica ha catturato l'essenza della cultura genovese per oltre mezzo secolo.

L'esposizione, che si terrà fino al 14 luglio 2024, è curata da Laura GiovanniniFerruccio Giromini e Roberto Rossini.

AQUA MATER

Fino al 14 luglio 

È ancora la fotografia a essere protagonista nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, questa volta con la mostra dedicata al Maestro Sebastião Salgado intitolata ‘Aqua Mater’. Aperta al pubblico a partire da domani, venerdì 22 marzo, e visitabile fino al 14 luglio 2024, l’esposizione contiene quarantadue immagini, stampate in grande formato, di diverse località del mondo: Brasile, Algeria, Antartide, Russia, Mali, Alaska, India, Namibia, Italia.  Dopo la presentazione a Parigi in un padiglione di bambù sotto la Grande Arche nel quartiere della Defense, la mostra arriva  a Genova in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua promossa dall’Unesco.  ‘Aqua Mater ‘è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo e il percorso espositivo è accompagnato da una traccia sonora composta per la mostra dal musicista François Bernard Mâche, dell’Académie des Beaux Arts. Sarà a disposizione di tutti i visitatori un’audioguida in italiano e in inglese con la storia personale di Sebastião Salgado e i suoi ricordi delle foto presentate in mostra.

Info: https://www.mostrasalgadogenova.it/ 

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp) 

NATURA DI NOTTE

Fino al 14 luglio 

Il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” ospiterà, dall’8 giugno al 14 luglio 2024, la mostra “Natura di Notte”, una straordinaria esposizione di 71 opere realizzate dagli artisti Aipan.

Sabato 8 giugnodalle ore 10 alle 12, numerosi artisti AIPAN saranno presenti nella sala della mostra per rispondere a domande e curiosità dei visitatori.

L'Associazione Italiana Per l'Arte Naturalistica (AIPAN), che dal 1999 raggruppa le migliori firme della pittura naturalistica del nostro Paese, presenta nel prestigioso museo genovese una mostra speciale: svelare la vita, gli amori, le cacce degli animali che sanno muoversi dal tramonto all'alba in situazioni difficili per noi umani, non abituati al buio. In questo mondo notturno anche le piante giocano il loro ruolo: sanno attrarre le falene con il loro profumo. Nell'evoluzione delle specie i predatori della notte hanno acuito il tatto, l'udito e le sensibilità olfattive, fino a elaborare nei pipistrelli i meccanismi complessi dell'ecolocalizzazione.

Protagonisti della mostra sono i rapaci notturni ma le opere raccontano anche le specie marine, i predatori africani e di mondi lontani, gli insetti con il loro fiore di riferimento, le luci del crepuscolo e del cielo stellato.

Gli artisti dell'AIPAN, trentuno per questa esposizione, sono i primi sostenitori della protezione della Natura; per questo espongono in musei di zoologia e di storia naturale, in parchi nazionali e regionali, usando la loro arte per trasmettere l'amore per le specie animali e vegetali, facendole così conoscere e promuovendone la conservazione.

La mostra è visitabile con il normale biglietto d’ingresso del Museo nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19,30; lunedì il Museo è chiuso.

ACQUA - MOSTRA PERSONALE DI EMILIO ALBERTI

Fino al 28 luglio

Inaugura sabato 29 giugno, alle ore 16.00 nella Saletta dell’Arte del Galata Museo del Mare di Genova“ACQUA” la mostra personale di Emilio Alberti che sarà visibile, con il biglietto d’ingresso al museo, fino al 28 luglio 2024. Inaugurazione ad ingresso libero. 

La mostra personale “ACQUA” fa parte di un progetto interdisciplinare che Emilio Alberti dal 2013  ha sviluppato in collaborazione con artisti di altre discipline - poeti, scrittori, musicisti – toccando diverse sedi espositive, musei e istituzioni tra cui l’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como, il Monastero di Santa Maria del Lavello a Lecco, il Palazzo Ducale di Revere a Mantova, la Fondazione Extrafid di Lugano, Palazzo Pretorio di Chiavenna, il Museo del Paesaggio di Tremezzo, il Palazzo del Broletto a Como, la Fondazione Comel di Latina, ogni volta rinnovata e legata a specifici incontri interdisciplinari.

Protagonista delle opere di Alberti è il tema dell’acqua, declinato dall’artista in infinite variazioni, come in una sinfonia nella quale si alternano suggestioni, sollecitazioni, poesia. Sono opere la cui natura oscilla tra il dipinto e la scultura, realizzate con una tecnica del tutto personale fatta di stucchi, rilievi in metallo e leggere velature di colore che rendono la trasparenza e la dinamicità dell’acqua, elemento protagonista, per Alberti, di una lunga ricerca cromatica e materica oltre che espressiva. Una ricerca che si interroga su ciò che appare e ciò che traspare, obbligando gli spettatori ad avvicinarsi e a retrocedere dalle opere, "costringendoli" a cambiare di continuo il punto di vista, mettendo alla prova la loro percezione. 

“L'acqua è considerata da Emilio Alberti come sorgente di vita, elemento di purificazione o di rigenerazione. Elemento primordiale, costitutivo simbolico delle origini del mondo, sostanza genitrice e veicolo di trasformazione, la cui superficie separa il cielo dalle profondità dell'abisso. Ora specchio immobile, riflettente, nello stagno di Narciso, ora flutto tumultuoso e violento, causa di naufragio oceanico, fiume infernale... Stige, Cocito, Lete. I suoi aspetti, le sue nature, nutrono quasi all'infinito l'immaginazione umana, supportano tutto ciò che è transeunte tra vita e morte, penetrano il mistero dell'esistenza, porgendo immagini, rêveries o concretamente anche supporto visivo e sonoro alla narrazione letteraria, all'immaginazione artistica, alla speculazione filosofica. Ma, non va certo dimenticato, l'acqua è anche vita materiale, elemento prezioso per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, che va conservato e utilizzato con intelligenza sulla terra, come pure ricercato altrove nel cosmo per una possibile migrazione dell'umanità oltre i destini del nostro pianeta o, più in là, del sistema solare.” Scrive il curatore Michele Caldarelli.

Acqua è una mostra itinerante in via di sviluppo, il cui percorso viene documentato progressivamente sui siti www.caldarelli.it/emilioalberti.htm www.emilioalberti.it.

La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio 2024 con il biglietto d’ingresso del Museo.

Orari Galata Museo del Mare: lunedì – domenica ore 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

KOZO, CARTA GIAPPONESE D'ARTISTA

Fino al 22 settembre

Alla base dell’esposizione intitolata “Kozo, carta giapponese d’artista”, da domani, sabato 11 maggio visitabile al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, c’è un materiale che ha segnato la storia dell’intero continente asiatico. Visitabile fino al prossimo 22 settembre, la mostra, curata da Stefania Severi, mette in risalto le opere dell’artista giapponese Nobushige Akiyama, che ha creato per l’occasione alcuni degli elementi presenti nell’affascinante museo situato a Villetta Di Negro, nel cuore della città. 

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

HOLLYWOOD IN RIVIERA

Fino al 25 agosto

Ha aperto al pubblico giovedì 30 maggio, presso la Galleria delle Esposizioni al secondo piano del Galata Museo del Mare, la mostra “Hollywood in Riviera. Cronaca delle star del cinema nelle immagini dell'archivio Fotografico Francesco Leoni. Grazie ad una selezione di fotografie rare e inedite, venute alla luce in sette mesi di studio e ricerca sull’Archivio Fotografico Francesco Leoni, e un allestimento immersivo e coinvolgente, la mostra “Hollywood in Riviera” trasporta i visitatori in un'epoca dorata, in cui la Liguria era la destinazione preferita per le celebrità in cerca di relax e divertimento. Il back stage di film girati a Genova e in Liguria, evidenziano la vita degli attori durante la recitazione, con uno spaccato di vita dei luoghi. 

LIBRI NELL'ARTE - DAL MEDIOEVO ALL'ETÁ CONTEMPORANEA

Fino al 14 luglio

Dal 28 marzo al 14 luglio, Palazzo della Meridiana ospita la mostra Libri nell’Arte – dal Medioevo all’Età contemporanea, a cura di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo. La rassegna, organizzata dall'associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS in occasione di Genova Capitale del Libro, ha come concept le trasformazioni dell’immagine del libro nelle opere d’arte in Italia ed espone 80 opere - tra dipinti, sculture, incisioni, installazioni, manoscritti, libri - tra Palazzo della Meridiana, sede principale della mostra, e Palazzo Reale, Palazzo Spinola, Palazzo Rosso, Biblioteca Berio, Wolfsoniana, Accademia delle Belle Arti, Palazzo Lomellino.

Si tratta di opere provenienti da musei, fondazioni e collezioni private di tutta Italia; troviamo Ludovico Brea, Bernardino Licinio, il Moretto, Guercino, Giacomo Ceruti, Xavier Fabre, Angelica Kauffmann, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Fortunato Depero, Bruno Munari, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Vincenzo Agnetti, Maria Lai, Claudio Parmiggiani e molti altri. La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche che evidenziano le caratteristiche distintive dei diversi periodi storici, secondo focus cronologici: La sacralità del libro nel Medioevo: dal codice al libro d’ore, L’Umanesimo laico: scienziati, letterati e lettori, Barocco e Illuminismo: luci e ombre dell’universalità del sapere, Ottocento e Novecento: la borghesia tra ordine e rivoluzione (curata in collaborazione con Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva della Wolfsoniana) e L’età contemporanea: il libro simbolo (curata in collaborazione con Laura Garbarino).

Tutte le info: mostre@palazzodellameridiana.it

PACE, LAVORO E LIBERTA’

Fino al 7 luglio 

Dal 25 giugno al 7 luglio 2024, presso lo Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova, si terrà la mostra dal titolo “Pace, Lavoro e Libertà” nelle opere della Quadreria Cgil Enrico Bruno Novali di Genova.

La mostra, organizzata nell’ambito delle iniziative commemorative che la Camera del Lavoro Metropolitana di Genova dedica al ricordo dello sciopero generale del30 giugno 1960, costituisce una preziosa occasione per presentare e far conoscere alla cittadinanza la Quadreria Cgil di Genova e il suo significativo patrimonio storico artistico in un ideale percorso dedicato ai tempi della Pace, del Lavoro e della Resistenza, attualizzandone la memoria storica nel contesto sociale e civile del nostro tempo.

Dalla fine del secondo conflitto mondiale, attraverso la memoria della Resistenza e le lotte per i diritti, fino al nostro tempo, dipinti, sculture e opere d’arte grafica testimoniano la vitalità dell’espressione artistica contemporanea a Genova, capace di portare nell’ambiente culturale cittadino il linguaggio delle nuove correnti, durante una feconda stagione meritevole di una rinnovata conoscenza.

Le opere esposte testimoniano l’evoluzione del tessuto urbano e industriale di Genova, la conquista di migliori condizioni di lavoro e di tutela di lavoratrici e lavoratori, per approdare al tema della Pace, intesa non solo come assenza di conflitto, ma anche come propensione della società civile alla solidarietà per l’inclusione e l’uguaglianza sociale, nel rispetto universale dei diritti umani.

La mostra si configura soprattutto come testimonianza dell’attività degli artisti professionisti attivi a Genova e in Liguria nella seconda metà del Novecento, nei loro diversi esiti formali e nell’adesione alle coeve correnti artistiche, approfondendo la storia del sindacalismo artistico italiano.

Dal futurismo di Giovanni Governato detto Cromatico (1889 - 1951) all’astrattismo informale di Gian Franco Fasce (1927 - 2003) ed Enrico Bruno Novali (1928 - 2016), passando per la rivisitazione cubista di Eugenio Disconzi (1914 - 1997), la grafica di Attilio Mangini (1912 - 2004) ed Ennio Calabria (1937 - 2024), fino alle sperimentazioni materiche di Raffaello Lucci, la plastica bronzea di Franco Repetto e il lirismo pittorico di Arturo Santillo e Angela Pagli (1932 -2023), le opere esposte offrono una breve ma significativa rappresentazione del riflesso nell’arte dei temi legati al lavoro e alla città, alla memoria di Guido Rossa (1934 – 1979) e all’arte come linguaggio di pace, in un’ideale visione di armonia e serenità.

La mostra costituisce anche un’occasione per ricordare l’attività artistica del pittore e ceramista Angelo Salvatore Baghino (Genova, 1940 – 2020), nel quarto anniversario della sua scomparsa.

Il percorso espositivo si avvale di pannelli didattici e didascalie museali multilingue con rimandi alla mostra virtuale on line e i suoi contenuti di approfondimento. Il catalogo della mostra è scaricabile gratuitamente dal sito e previa prenotazione è possibile fruire di visite guidate. L’ingresso è libero.

Redazione

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