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Attualità | 05 luglio 2024, 11:06

Premio Paganini, oggi la presentazione del Presidente di Giuria, il Maestro Uto Ughi: “Una profonda emozione”

La nuova edizione del prestigioso concorso apre ancora di più le porte al mondo: previsti appuntamenti a Londra, New York, Madrid e a Muscat

Premio Paganini, oggi la presentazione del Presidente di Giuria, il Maestro Uto Ughi: “Una profonda emozione”

Una visita alle sale Paganiniane di Palazzo Tursi, una tappa davanti al mitico ‘Cannone’, uno sguardo al plastico della Genova del Futuro: così il Maestro Uto Ughi ha oggi ufficializzato il suo incarico di nuovo presidente di giuria del Premio Paganini. 

A fare gli onori di casa la consigliera delegata del Comune di Genova Barbara Grosso, che insieme al presidente del Comitato Paganini Giovanni Panebianco e ad altri componenti tra cui il dott. Francesco Micheli, il sovrintendente Claudio Orazi e la principessa Orsini, con il Direttore Artistico, Maestro Nicola Bruzzo e il Segretario Generale del Premio Gloria Piaggio hanno accolto il Maestro nel capoluogo genovese.  Il Maestro Ughi era accompagnato da Natascia Chiarlo, assistente artistica e vice presidente della Fondazione Ughi.

È una profonda emozione vedere questo violino dal vivo - ha dichiarato il Maestro Ughi davanti alla teca in cui il Cannone è custodito - , l’ho suonato per tre volte a Roma, a Venezia e a Milano. Ha una potenza illimitata, più si dà dentro e più vibra. Ho avuto il privilegio di essere in giuria al Premio Paganini vent’anni fa, e oggi sono molto grato e onorato del ruolo che mi è stato conferito”. Dello straordinario talento del musicista genovese a cui è stato dedicato il prestigioso Premio, il nuovo presidente di giuria sottolinea “non tanto il lato funambolico, ma  la sua poesia: ridurlo a una gara di velocità sarebbe delittuoso”.

Oltre al Premio, fondamentale è uno sguardo sulla situazione della musica nel nostro paese: “I ragazzi dovrebbero iniziare il prima possibile a suonare - ha sottolineato Ughi -. In passato prima dei diciotto anni non si poteva entrare al Conservatorio, ma non è la scelta migliore. In Italia la musica non è insegnata abbastanza nelle scuole, ho firmato un protocollo per aumentare le ore di insegnamento, perché il nostro paese ha dato natali a grandi musicisti e non è possibile che vengano trascurati, è importante quanto la storia dell’arte e della letteratura”. 

L’atmosfera che si respira nel Premio, la cui sede ho visitato ieri, è davvero positiva. Sono felice vi sia una squadra giovane. È questo un messaggio molto importante, lo stesso su cui, in questa fase della mia vita e della mia carriera, ho scelto di impegnarmi fortemente. I giovani sono i protagonisti del domani e dobbiamo fare il massimo per individuare e sostenere nuovi talenti, per avvicinare pubblici giovani alla musica classica e alla straordinaria arte del violino” ha concluso il Maestro.

Un Premio che si fa sempre più internazionale, come ribadito dalla consigliera Grosso: “Il maestro Ughi porta sicuramente un ulteriore valore aggiunto in termini di visibilità internazionale al Premio, che in tutte le missioni istituzionali della città di Genova, risulta sempre molto apprezzato. Il Premio Paganini è ormai protagonista indiscusso della scena musicale, in Italia e all'estero, non solo quale competizione, ma anche come vera e propria istituzione culturale. Lo dimostrano gli appuntamenti promossi dal Presidente Panebianco quest'anno: dopo il Louvre, sarà la volta del Prado di Madrid, poi, col Carlo Felice, il Premio volerà a New York, e sarà a Londra con la London Symphony Orchestra. Davvero un programma d'eccellenza, di cui la città può andare molto fiera”.

Il 3 maggio 2022 abbiamo presentato il presidente della giuria della scorsa edizione, e lo facciamo anche quest’anno  - ha affermato il presidente Panebianco -. Il nuovo direttore artistico sta lavorando egregiamente con il maestro Ughi e anche la Giuria è praticamente completata. Per noi è un grande onore averlo con noi, e si preannuncia un’edizione ancora più sorprendente della precedente”. 

La scelta del direttore artistico, un organista di provenienza, serve a spingere in chiave internazionale il Concorso, lo faremo a cominciare dalle sedi delle città che ospiteranno le preselezioni e con i concerti premio che saranno organizzati all’estero. Dopo il grande successo al museo del Louvre andare al Prado di Madrid e poi a Londra con un grande concerto alla London Symphony Orchestra. Altra iniziativa importante. il premio sbarcherà a Muscat, tante iniziative che danno il segno di quanto sia forte la motivazione di rendere internazionale questo Concorso”.

Chiara Orsetti

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