Lungimiranza, impegno, passione: queste le caratteristiche che accomunano le attività commerciali e artigianali che sono entrate oggi a far parte nell’Albo delle Botteghe Storiche e dei Locali di Tradizione di Genova. Nella cerimonia in cui le nuove ventidue realtà hanno ricevuto il prestigioso riconoscimento, svoltasi questa mattina nel salone di Rappresentanza di palazzo Tursi, tutti i negozianti e artigiani premiati hanno sottolineato il loro impegno, spesso tramandato di generazione in generazione dalle famiglie, e stretto con soddisfazione la targa che testimonia il frutto del lavoro svolto fino a oggi.
A ricevere il titolo di nuove Botteghe Storiche sono state: farmacia Giusto di via Bruno Buozzi 59r, Genova; Trattoria del Parroco via Righetti 2-4-6 r, Genova; ristorante Vittorio al mare di via Belvedere Edoardo Firpo 1, Genova; trattoria La Ruota di via Oberdan 213-215r, Genova Nervi; Les Gourmandises via Sapello 26/28r, Genova; Albergo Nazionale di via Gallino 25r, Genova Pontedecimo e Panarello, via Galata 67r, Genova; gioielleria Cavo, via San Lorenzo 101, Genova; Steri & c. gli artigiani delle chiavi, via Sottoripa 125r, Genova; Pedemonte materiale elettrico, via Del Campo 54/56r, Genova; Ostaja San Vincenzo, via San Vincenzo 64, Genova; Bernardini legno, via Tripoli 2r, Genova e Studio d’arte e architettura Albertella, via Orsini 14/1a, Genova.
Sono nove i nuovi “Locali di Tradizione”: gelateria Chicco di via Oberdan 120r, Genova Nervi; Bar Buzzi, via Celesia 134r, Genova Rivarolo; alimentari Nicora, via Struppa 334/336r, Genova; libreria San Paolo di piazza Matteotti 31/33r, Genova e gioielleria Natoli, via XX Settembre 137r, Genova; Hb Cafè, via Balbi 145r, Genova; Istituto Ottico Isolani, corso Buenos Aires 75r, Genova; drogheria Campanella, via della Libertà 73r, Genova e Corsetteria Bottino, via Colombo 25r, Genova.
A consegnare i riconoscimenti alle diverse realtà l’assessora al Commercio e Artigianato Paola Bordilli, il segretario generale della Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia, i rappresentanti degli Istituti liguri del ministero della Cultura, Segretariato Regionale Mic Liguria, Soprintendenza archivistica e bibliografica della Liguria, Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Genova e la provincia di La Spezia, associazioni di categoria del commercio (Ascom, Confesercenti) e artigianato (Cna e Confartigianato).
Ed è proprio Paola Bordilli a raccontare, ancora una volta, l’importanza di queste attività per Genova: “Sono tante le realtà nuove che non si trovano solamente nel centro storico: una vera rappresentatività di Genova. La bellezza delle nostre Botteghe riguarda anche le categorie merceologiche: una di queste è una carrozzeria per esempio, una bottega storica che non si immaginerebbe. L’invito che rivolgiamo a tutti coloro che da cinquant’anni lavorano nella città è di fare la domanda per entrare nell’albo. Questi negozi resistono grazie alla loro storia, a quei servizi che offrono e che hanno colto essere sempre più fondamentali per la clientela”.
“Il marchio Botteghe Storiche rappresenta qualità, storia e importanza per il territorio - commenta il segretario generale Camera di Commercio di Genova Maurizio Caviglia -. Siamo la città con il maggior numero di botteghe storiche in Italia, vuol dire che la tradizione ha retto molto bene e, soprattutto, che in qualche modo i genovesi ci hanno creduto: queste realtà possono sopravvivere solo se il consumatore si accorge del valore e fa gli acquisti sotto casa, facendo attenzione alla qualità. La capacità di questi imprenditori non è solo avere più di cent’anni di anzianità, ma il modo in cui con la loro resilienza sono riusciti nel corso degli anni a cambiare, a evolversi: riteniamo che anche le nuove forme distributive di vendita vedranno coinvolte le Botteghe Storiche perché quello che conta è un servizio di capacità, competenza e assistenza all’origine. Siamo partiti con tredici negozi in tutti, con la giornata di oggi superiamo le cento: anche le singole imprese hanno iniziato a comprendere quanto sia importante. Insieme a Regione Liguria abbiamo anche ideato Bottega Ligure, perché avere più di trent’anni vuol dire averne anche quaranta e più, ed ecco che andremo a creare quel vivaio per quel che saranno le prossime iscrizioni nell’Albo delle Botteghe Storiche. Secondo noi l’offerta delle piccole imprese sotto casa è un’offerta che garantisce a tutti non solo la qualità del prodotto, ma la vita dei nostri centri: illuminazione, strade frequentate, vetrine aperte, tutte cose che sono prioritarie”.
Tra le attività che oggi hanno ottenuto la targa di Locale di Tradizione c’è anche la gelateria Chicco di Nervi, gestita da Massimiliano Spigno, il presidente di Confesercenti Genova: “Questo riconoscimento è importante perché aiuta i negozi, offre visibilità e fa capire che c’è storia e tradizione. Il cliente è più invogliato a entrare in un’attività dove trova questi elementi, sopratutto nel mondo degli alimenti e della gastronomia: ci sono tante attività che si trovano ad aprire e chiudere rapidamente, ma il fatto che ogni anno realtà con più di cinquant’anni di esercizio vengono premiate è la dimostrazione che il commercio genovese è positivo. Chicco compie cinquant’anni, siamo un locale di tradizione oggi e siamo molto orgogliosi di essere qui”.
Anche Alessandro Cavo, presidente di Ascom Confcommercio, si unisce alla soddisfazione di veder crescere ancora il numero di attività nell’albo: “Confcommercio è molto orgogliosa e felice di avere tanti associati che oggi ottengono il riconoscimento di entrare a far parte delle Botteghe Storiche e Locali di tradizione: un riconoscimento a più vite di lavoro, a famiglie che hanno tenuto alto il nome del commercio della nostra città. Una buona pratica riconosciuta in tutta Italia che va avanti ormai da molti anni e che ha messo in rete, come vera e propria attrazione, il sistema del commercio e dell’artigianato storico. Sono storie di generazioni e di antiche sapienze che rendono questa città ancora più bella e fiera”. Ancora una volta, il presidente di Fipe Confcommercio ha ribadito l’importanza del commercio di vicinato per la sostenibilità presente e futura della città: “Pensiamo che sia necessario recuperare e ristrutturare quanto già esistente, valorizzando lo straordinario centro commerciale a cielo aperto che sono i centri storici genovesi. Nuovo cemento rischia di snaturare la storia e la tradizione di una città bella come Genova”.