Mutuando il proverbiale dito che indica la luna, il tavolo della sanità organizzato dalle forze di opposizione (in calendario lunedì) non può che essere letto come un primo tentativo di campo largo per la costruzione di un fronte anti centrodestra in vista delle regionali dove dito è la sanità e la luna sono le elezioni. Sta ai diretti interessati decidere che cosa guardare.
I temi sono quelli sollevati dai banchi delle opposizioni nelle ultime settimane e non solo. La sanità in Liguria è argomento a dir poco delicato tra liste d’attesa infinite, una costante emigrazione di pazienti verso altre regioni e quel disavanzo da 63 milioni ripianato ma che spaventa in vista della fine del 2024. E poi carenza di medici, reparti che chiudono, una mancata capillarità dell’offerta che scontenta i residenti lontani dai grandi centri. In ultimo anche l’addio al numero verde del CUP che scontenta le fasce meno giovani della popolazione.
Il centrosinistra ligure vuole mettere nero su bianco non solo le critiche alla gestione dell’attuale amministrazione regionale, ma anche un documento unitario che sappia di primo pilastro di un programma elettorale condiviso. Al tavolo siederanno le forze di opposizione in consiglio regionale: Partito Democratico, MoVimento 5 Stelle, Linea Condivisa, Lista Sansa e Azione. Ma l’etichetta di “campo largo” arriva insieme ai rappresentanti di Alleanza Verdi e Sinistra, partito non presente in consiglio (se non per “sponda” con la Lista Sansa) ma che prenderà parte al tavolo di lunedì.
Tutti insieme, pronti per studiare una linea comune che consenta al fronte anti totiano di correre insieme, senza spaccature che portino a una dispersione di voti. Come insegna il risultato delle ultime europee.
Stando a quanto annunciato dai rappresentanti genovesi del Partito Democratico, quello di lunedì sarà soltanto il primo di una serie di appuntamenti che vedrà il mondo del centrosinistra confrontarsi e lavorare insieme. Quello della sanità, molto probabilmente, è stato scelto come argomento di partenza per via dell’imminente consiglio regionale monotematico in programma martedì e richiesto proprio dalle opposizioni, ma poi i gruppi si confronteranno con il passare delle settimane anche su lavoro, ambiente e altri temi cardine di quella che a tutti gli effetti sembra sempre di più una nascente proposta unitaria e condivisa da opporre alle forze del centrodestra.