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Attualità | 01 luglio 2024, 14:32

Monitoraggio dei mari, il cinquanta percento dei campioni raccolti in Liguria è inquinato

Presentata questa mattina la trentottesima edizione di Goletta Verde, la campagna estiva di Legambiente per la tutela e difesa delle acque e delle coste: “Serve investire subito sul sistema di depurazione”

Monitoraggio dei mari, il cinquanta percento dei campioni raccolti in Liguria è inquinato

Dei ventitré punti campionati nelle acque del Mar Ligure, la metà risulta inquinata o fortemente inquinata.

È quanto emerge dai dati resi noti questa mattina da Goletta Verde di Legambiente e presentato al Blue District.

Tra le quattro province della Liguria, i campioni raccolti sono stati suddivisi in dieci alle foci di fiumi e canali e tredici in mare aperto; di questi, undici sono risultati fuori limiti di legge.

In sintesi, qual è lo stato di salute del Mar Ligure? 

A tracciare un bilancio è Stefano Bigliazzi, presidente di Legambiente Liguria: “Ci sono vari punti che consideriamo fortemente inquinati, altri inquinati. I dati, nel corso degli anni, sono abbastanza simili e purtroppo questo è un dato che indica la non risoluzione del problema. Ci sono zone, come per esempio Nervi, dove c’è stato un leggero miglioramento, dovuto alla presenza di posidonia che fa migliorare la qualità dell’acqua”.

“È bene mettere in evidenza un dato - prosegue Bigliazzi - tutti questi luoghi sono alle foci di fiumi. In Liguria abbiamo pochissime spiagge libere e tutte le foci dei fiumi rientrano in questa quota. Vuol dire che c’è un problema nel sistema di depurazione delle acque. La situazione è ancora peggiore di quanto pensiamo”.

Secondo Bigliazzi, dunque, è necessario intervenire al più presto: “Efficiente il sistema di depurazione per far sì che si risolvano queste criticità. Serve poi segnalare meglio, con cartelloni appositi, il divieto di balneazione nelle foci, perché anche durante i nostri campionamenti abbiamo visto moltissimi cittadini farsi il bagno in acque che dovrebbero essere interdette alla balneazione, e questo è un rischio per la salute delle persone”.

Legambiente vede una stretta collaborazione di Arpal, con cui lavora in modo sinergico e complementare. Le analisi condotte da Goletta Verde non vogliono dunque determinare la balneabilità o meno, vogliono bensì individuare le criticità dovute a una cattiva o assente depurazione dei reflui che si riversano in mare.

 

I DETTAGLI DEI PRELIEVI

I campionamenti nelle coste liguri sono stati effettuati dal 17 al 19 giugno 2024. 

In provincia di Imperia sono 6 i punti di prelievo. Il campione preso alla foce del torrente Santa Caterina nel comune di Santo Stefano al Mare è risultato Fortemente inquinato. Inquinati quelli prelevati a Ventimiglia presso la foce del fiume Roja e a Sanremo la spiaggia fronte torrente San Romolo. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del torrente Nervia, ad Arma di Taggia la foce del torrente Argentina e a Diano Marina la foce del torrente San Pietro. 

5 i prelievi effettuati in provincia di Savona: fuori dai limiti i punti alla foce del torrente Maremola, a Pietra Ligure, che è risultato fortemente inquinato, il campione preso alla foce del fiume Centa di Albenga e quello presso la foce del fiume Pora a Finale Ligure sono risultati entrambi inquinati. Entro i limiti il campione preso a mare, presso la foce del canale sul lungomare Diaz 161 di Ceriale e quello presso la foce del torrente Quiliano, sempre a Finale Ligure. 

In provincia di Genova sono 6 i campioni prelevati, di questi sono fuori dai limiti quello alla foce del torrente Nervi che è risultato inquinato, fortemente inquinati i punti a mare presso Rio San Siro a Santa Margherita Ligure e presso la foce del torrente Entella, a Lavagna. Entro i limiti il prelievo presso il molo Sbolgi a Bogliasco, quello a mare presso il torrente Recco, a Recco, e sempre a mare in corrispondenza del torrente Petronio, a Riva Trigoso. 

Infine, sono 6 i punti prelevati nella provincia della Spezia. Fortemente inquinato il campione prelevato nel canale che passa sotto Piazza Garibaldi a Monterosso a Mare, che sfocia a mare, e invece è risultato inquinato il campione preso a mare, presso lo scarico sotto al belvedere a Manarola, Riomaggiore. Entro i limiti i campioni prelevati in mare, presso la foce del canale sotto le scalette sulla spiaggia della Venere Azzura a Lerici, il mare all’altezza del triangolo storico di Marinella di Sarzana, alla spiaggia Fiumaretta ad Ameglia e il campione prelevato alla foce del Rio Corniglia a Vernazza. 

La depurazione resta uno dei tasti dolenti nel nostro Paese, con 910 agglomerati per i quali sono state rilevate situazioni di non conformità ai requisiti della Direttiva sulle acque reflue (91/271/CE). Secondo gli ultimi dati disponibili del MASE (dicembre 2023) in Liguria sono ancora 9 gli agglomerati in procedura di infrazione (Andora, Diano Marina, Alassio, Albenga, Arenzano, Sestri Levante, Lavagna, Rapallo e Riva Trigoso) con un carico complessivo generato pari a 240.700 abitanti equivalenti. 

Isabella Rizzitano

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