Attualità - 01 luglio 2024, 15:52

Canile di Monte Contessa, entro la fine dell’anno un nuovo bando per la gestione ma i volontari restano critici: “Non siamo stati coinvolti nelle decisioni importanti”

Stamattina una nuova commissione comunale sul futuro della struttura che oggi affronta le problematiche del sovraffollamento (ospita 170 cani in 90 box e 60 gatti in 20 posti) e del riscaldamento (in arrivo oltre 90 mila euro per il nuovo impianto). Le critiche: “Abbiamo chiesto interventi specifici, ma il Comune ha deciso diversamente”

Si è svolta oggi una nuova commissione comunale per discutere del futuro del Canile di Monte Contessa.

La richiesta di una nuova riunione a Tursi è arrivata lo scorso 17 giugno per fare il punto sugli investimenti previsti dall’amministrazione: il Comune fa sapere che sono stati stanziati 290 mila euro a inizio giugno e si sta lavorando alla messa in sicurezza e alle opere di finitura. Inoltre, ci sono ancora 100 mila euro che possono essere utilizzati per ulteriori interventi. Soldi che arrivano da una donazione record, lasciata in eredità alla struttura. 

La commissione di oggi ha visto la partecipazione di rappresentanti del Comune, volontari, associazioni e cittadini interessati, con lo scopo di fare il punto sui progetti di riqualificazione e sui tempi necessari per gli interventi.

"Abbiamo recepito alcune delle indicazioni delle associazioni di volontari che hanno detto che ci sono dei lavori prioritari per il canile - spiega l’assessore Francesca Corso - Quello che non riusciremo a fare con questo primo lotto, lo incrementeremo con una seconda parte di eredità di 99.000 euro, con cui riusciremo a fare anche dell’altro”.

Durante la commissione, è stato confermato che il Comune lancerà un nuovo bando per la gestione del canile dopo l’estate, aprendo la possibilità a nuovi progetti e idee.

“Il bando si farà dopo l’estate per la gestione - dice Corso - Per quanto riguarda i tempi del secondo lotto si prevedono lavori più piccoli, interventi di manutenzione più piccoli. Cercheremo di fare tutto entro dicembre”.

La struttura che da tempo affronta gravi problemi di riscaldamento, scarsa illuminazione e sovraffollamento. La struttura ospita attualmente 170 cani in 90 box e 60 gatti in 20 posti, una situazione resa ancora più critica dall'aumento degli abbandoni. Il dibattito in aula ha evidenziato tensioni tra volontari e gestori del canile riguardo alla gestione delle risorse e alla mancanza di personale specializzato, come un veterinario comportamentalista.

Cristina Lodi, tra i rappresentanti dell'opposizione, ha espresso preoccupazione: 

“Sono tre anni che proponiamo di realizzare un gattile e non si riesce. Il numero di cani è raddoppiato e i costi per cibo e personale sono aumentati. Il Comune dovrebbe mettere più soldi e trovare soluzioni alternative. Speriamo che i 90 mila euro per illuminazione e sicurezza siano finalmente utilizzati, ma c'è sempre questa sensazione di incertezza. La commissione ha lasciato in sospeso parecchie cose, l’unica conferma è che il Comune è responsabile dei ritardi”.

Anche i volontari hanno espresso frustrazione. Donatella Po’ dell’associazione Noi Randagi ha sottolineato: 

“Hanno deciso di fare dei lavori che non porteranno alcun beneficio ai cani. Cambieranno i cancelli e faranno interventi minori, ma cose importanti come l’impianto di riscaldamento o l’illuminazione rimarranno promesse non mantenute”. 

Po’ ha evidenziato le difficoltà legate alla gestione delle risorse: 

"Il riscaldamento attuale non funziona. Hanno installato una calderina domestica, che non è adeguata per un canile con 90 box. Adesso promettono di aggiungerne un'altra in supporto, ma al momento la situazione è insostenibile. Il riscaldamento non viene acceso se non a orari improbabili, e spesso i cani restano al freddo."

Riguardo all'illuminazione, Donatella Po’ ha sottolineato i ritardi cronici nei lavori: 

"I volontari denunciano questi ritardi da anni, ma nulla sembra cambiare. Le promesse rimangono tali. Abbiamo chiesto interventi specifici, ma il comune ha deciso diversamente, spesso senza coinvolgere chi conosce bene le esigenze del canile."

La frustrazione è dunque palpabile quando si parla del coinvolgimento delle associazioni nelle decisioni: 

"Non siamo stati coinvolti nelle decisioni importanti. Abbiamo appreso dei lavori e dei fondi stanziati solo dopo che erano già stati decisi. Questo non fa che aumentare la nostra delusione. I volontari sono essenziali per il funzionamento del canile, eppure le nostre voci non vengono ascoltate come dovrebbero”.


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