“Sciûsciâ e sciorbî no se pêu“, e a Genova lo sanno tutti. Quante volte, però, uscendo dai confini della città ci siamo trovati in difficoltà a far comprendere uno dei modi di dire più celebri della lingua ligure? Per rendere ancora più universale questa nostra preziosa lingua, affiancata da altri dialetti come il friulano, il lombardo, il veneto e il siciliano, ci viene in soccorso ancora una volta Google, con con il nuovo aggiornamento ha inserito centodieci nuove lingue nel suo strumento di traduzione.
Sono così duecentoquarantatré le lingue supportate dal servizio, e se effettivamente non è facile riuscire a garantire la precisione viste le molteplici sfumature che si possono incontrare da Imperia alla Spezia, si tratta comunque di uno sforzo apprezzabile anche dal punto di vista della conservazione del territorio.
Le nuove lingue inserite sono state integrate grazie all’utilizzo del modello di intelligenza artificiale proprietario PaLM 2. In questo modo Google contribuisce a facilitare la comunicazione in tutto il mondo, portando, oltre ai classici benefici per turisti e viaggiatori in difficoltà, anche un miglioramento di scambi culturali e commerciali.
Oltre alle lingue dialettali, il nuovo PaLM 2 ha acquisito lingue affini all'hindi, come l'awadhi e il marwadi, oltre a vari creoli francesi, tra cui quelli delle Seychelles e delle Mauritius. Di particolare importanza l’inserimento del cantonese, che gli utenti richiedevano da tempo e che finalmente ha trovato spazio. E non finisce qui: l’azienda ha già annunciato che nei prossimi mesi saranno inserite nuove lingue al traduttore, visti i progressi fatti dalla tecnologia.