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Eventi | 28 giugno 2024, 18:30

Cosa fare a Genova e dintorni nel week end: tutti gli appuntamenti per sabato 29 e domenica 30 giugno

La fiera di San Pietro alla Foce, il Boem Festival a Bogliasco, Biagio Antonacci in concerto al Porto Antico, il Festival dello Spazio a Busalla, la Festa della salsiccia a Pieve Ligure, la festa dei Camalli e tanto altro

Boem Festival di Bogliasco

Boem Festival di Bogliasco

EVENTI

FIERA DI SAN PIETRO

Domenica 30 giugno

La Fiera di San Pietro si svolge, come da tradizione, ogni anno nel quartiere della Foce, zona di Genova che prende il suo nome dall'approdo, in epoche remote, dei mercanti Fochesi, provenienti da Focea, città greca della regione Ionia, attuale città Foca in Turchia. 

In passato, questo sito era un piccolo borgo di pescatori, situato a levante del porto di Genova, con un ristretto gruppo di case attorno alla cappella di S. Pietro, distrutta da una violenta mareggiata ed oggi diventata parrocchia dei SS. Pietro e Bernardo.

In occasione dei festeggiamenti del Santo dei pescatori, celebrato dal calendario liturgico il 29 giugno, la popolazione illuminava le case con i lampioncini colorati ed i pescatori depositavano molteplici lumini accesi in mare.
Per continuare la tradizione della festa patronale, il Comune di Genova organizza una grande fiera di merci varie, alimentari e produttori, nelle vie del quartiere Foce, con operatori provenienti da diverse parti d'Italia, nel fine settimana più vicino alla celebrazione del Santo sul calendario.

FESTIVAL DELLO SPAZIO

Fino al 30 giugno

Il contributo delle tecnologie satellitari ed il ruolo dell’Italia nello Spazio per la sostenibilità della vita sulla Terra: è questo il filo conduttore dell'ottava edizione del Festival dello Spazio, a Busalla dal 27 al 30 giugno prossimi. Dal 2017 la manifestazione si propone come un punto di riferimento nazionale della cultura dello spazio. 

Il programma e gli eventi sono disponibili a questo link e sul sito della manifestazione

FESTA DELLA SALSICCIA DI PIEVE

Sabato 29 giugno

"Dopo l'inaugurazione dell'anno scorso con la I edizione, - dice Andrea Caprioli, presidente della Pro Loco di Pieve, - siamo orgogliosi di riproporre la II edizione della Festa della "Salsiccia di Pieve", una tradizione gastronomica pievese che esiste da decenni, realizzata dalla macelleria Panvino.
La nostra piazza e i volontari della Pro Loco sono in grado di rendere ogni evento memorabile. Il gruppo comprende persone sia "Pievesi" sia "Foreste", perché la nostra comunità è rappresentata da persone diverse, con bisogni eterogenei e tutti degni di attenzione.
Prosegue la mission che ci siamo imposti quando siamo stati eletti, cioè devolvere in beneficenza una parte del ricavato di ogni nostro evento. Una quota andrà infatti nuovamente alla meravigliosa Associazione "Le mani di Filippo", per aiutare la ricerca di una malattia rara, l'Osteolisi Multicentrica Carpo Tarsale che ha colpito Filippo e un'altra quota all'associazione "Tutti per Atta", il cui obiettivo è raccogliere fondi per la cura, l'assistenza e l'intrattenimento dei bambini malati e l'accoglienza delle loro famiglie. 
La II Festa della Salsiccia si svolge come sempre in collaborazione con la APS Operaia Cattolica di Pieve Ligure, (già Società Operaia Cattolica di Mutuo Soccorso), e sarà animata dall'intrattenimento musicale dei Les Crikò. Per evitare ingorghi di automezzi e parcheggi, per raggiungere piazza San Michele a Pieve Alta e partecipare alla sagra è previsto un servizio navetta gratuito dal parcheggio "La Piccola" della Stazione di Pieve Ligure dalle 19 alle 24

FESTA DEI CAMALLI

Sabato 29 giugno

Torna per la settima edizione l'appuntamento con la Festa dei Camalli: un evento di beneficienza e convivialità previsto per venerdì 28 e sabato 29 giugno nel piazzale della sala chiamata del porto, a San Benigno. 

Sabato sera si esibiranno sul palco la band Tropico del Blasco di Andrea Di Marco. Come da tradizione saranno presenti stand gastronomici e giochi per i più piccoli. Il ricavato verrà devoluto in beneficienza a favore dell'Istituto Giannina Gaslini.

TI PORTO... ALLA LANTERNA

Domenica 30 giugno 

Una visita guidata per scoprire insieme la Lanterna: un complesso monumentale affascinante e articolato, testimone di secoli di vita della città e dei suoi abitanti. Partendo dal Porto Antico, vi accompagneremo alla Lanterna, alla sua passeggiata sulle banchine del porto commerciale, all’open air museum nel parco e al suggestivo museo all’interno delle antiche fortificazioni, per finire alla terrazza panoramica e ammirare tutta la città dall’alto.

Come partecipare all’iniziativa

Appuntamento davanti Palazzo San Giorgio, lato mare, Porto Antico. Introduzione e trasferimento verso la passeggiata della Lanterna. Segue visita al museo e salita a piedi alla prima terrazza panoramica del faro. Posti limitati, su prenotazione indicando nome e cognome di ogni partecipante, e il numero di cellulare. La quota di partecipazione è di € 18 a persona. https://www.gogenova.com/it/ti-porto-alla-lanterna-classic/  Per informazioni, contattare dalle ore 9 alle 18 i seguenti numeri: 010 8938088 – 335 6063687. La visita non è adatta a persone con difficoltà motorie. In caso di maltempo, la visita sarà annullata. Evento a cura di Go Genova Tours

IN VIAGGIO CON IL CAPITANO

Sabato 29 giugno

La fine della scuola è un’occasione per trascorre tutti insieme una giornata all’insegna del gioco, della complicità e dell’avventura. Quale sede migliore, se nonCastello D’Albertis Museo delle Culture del Mondo?

Sabato 29 giugno alle ore 11:00 è previsto uno speciale appuntamento per famiglie a Castello D’Albertis, a cura dei Servizi Educativi della Cooperativa Solidarietà e Lavoro. L’evento comprende una visita accompagnata nelle sale del Castello, alla scoperta dei viaggi per mare del Capitano Enrico Alberto D’Albertis, e un laboratorio creativo dove bambini e adulti dovranno collaborare per costruire la propria imbarcazione in 3D.

In particolare, i partecipanti prenderanno ispirazione dal Corsaro, il Cutter con il quale il Capitano D’Albertis salpò da Genova nel 1893 per raggiungere San Salvador in 27 giorni, seguendo la stessa rotta di viaggio di Colombo e utilizzando la stessa strumentazione nautica, da lui ricostruita: bussola, quadrante e astrolabio.

INFO:

Luogo: Castello D’Albertis, Corso Dogali 18

Fascia di età: 6-12 anni

Durata: 1h 30 min circa

Costo: bambini (4,50€ ingresso ridotto museo + 5€ attività), per gli adulti accompagnanti ingresso ridotto a 4,50€.

Info e prenotazioni al numero 0105578280 oppure via e-mail biglietteriadalbertis@comune.genova.it

TIPICAMENTE CHIAVARI

Sabato 29 e domenica 30 giugno

Sabato 29 e domenica 30 giugno si rinnova l’appuntamento con Tipicamente Chiavari, il mercatino agroalimentare organizzato ogni ultimo weekend del mese da Confesercenti Genova con il patrocinio del Comune di Chiavari.

Per l’occasione, accanto alle decine di banchi di prodotti agroalimentari e d’artigianato provenienti da tutta la Liguria, dal Piemonte e da altre regioni italiane, durante tutta la giornata di domenica dalle 10:30 alle 12:30, in collaborazione con Assoartisti, sfilerà lungo via Rivarola la Stefano Mati March Band.

FESTA DI SAN PIETRO A CALVARI

Fino al 30 giugno

Tradizionale festa di San Pietro a Calvari alla fine di questa settimana. Due serate dedicate alla gastronomia e alla musica, una giornata alle celebrazioni religiose.

Si inizia venerdì 28 con un cena in piazzale San Lorenzo (nel contiguo bocciodromo se dovesse essere cattivo tempo). Appuntamento alle ore 20 e poi un menù unico ma speciale: antipasti misti,  troffie al pesto, assado arrotolato con patate fritte e dolce.L’organizzazione è del comitato di gestione della Cappella di San Lorenzo con la collaborazione dell’US Calvarese Sezione Via Patrania. Il ricavato andrà a rimpinguare il modesto bilancio della Cappella, della quale ricorre il 560° anniversario dell’atto di fondazione. Una ricorrenza importante alla quale se ne affiancano altre: il 250° della sopraelevazione dell’edificio, i 120 anni della costruzione della sagrestia e dell’inaugurazione della “barca” della Pesca Miracolosa, opera insigne di Roberto Ersanilli, ed infine i quarant’anni dell’aggiunta dell’abside e dei lavori di consolidamento e restauro generali.  Tutte queste ricorrenze saranno ricordate con una messa che si terrà venerdì sera prima della cena sul sagrato.

Sabato 29, giorno di San Pietro, che fino a qualche decennio fa era festivo, ci saranno le celebrazioni religiose. Al mattino una messa solenne alle 10,30 presieduta dal vescovo mons. Gianpio Devasini e alla sera, con inizio alle 20,15, la funzione sul piazzale con l’esposizione del gruppo scultoreo e la presenza di tre Crocifissi professionali: il “bianco” e il ”nero” della confraternita della Madonna del Rosario di Certenoli e quello della parrocchia di San Eufemiano di Carasco. Seguirà la processione con la partecipazione della banda “Giuseppe Verdi” di Cicagna e il panegirico conclusivo di padre Attilio Fabris, parroco-abate dell’abbazia di Sant’Andrea di Borzone. Un rinfresco, la distribuzione di frittelle e la pesca di beneficenza concluderanno la giornata. 

Musica e gastronomia locale caratterizzeranno la serata di domenica 30 con l’organizzazione dei giovani di “Via Patrania”. Alle 20 sul sagrato apertura degli stand con un menù ricco e vario, alle 21,30 inizio delle musiche con l’orchestra della “Banda Martinelli” e quindi, fino a notte inoltrata, le musiche del DJ “Guru". 

MUSICA E SPETTACOLI

BIAGIO ANTONACCI IN CONCERTO 

Sabato 29 giugno

Ad aprire la stagione di Porto Antico Estate Spettacolo 2024, con due serate consecutive, il 28 e 29 giugno sarà Biagio Antonacci, con i due concerti all’Arena del Mare, nell’ambito delle prime date del Live in Genova Festival. La rassegna, organizzata da Duemilagrandieventi,  ogni estate porta il meglio del panorama musicale nel capoluogo ligure e quest’anno celebra i vent’anni dalla sua fondazione. Il Festival ha già annunciato per quest’estate il concerto degli Ex-Otago venerdì 12 luglio, Mahmood sabato 13 luglio, di Annalisamercoledì 17 luglio, i Subsonica giovedì 18 luglio e di Ermal Meta venerdì 19 luglio.

DONNE DELLA CITTÀ SILENZIOSA 

Sabato 29 giugno

Sono ancora una volta le storie a essere le protagoniste della nuova edizione del Festival Teatrale dell’Acquedotto: storie di persone, di personaggi, di personalità, particolarmente declinate al femminile. Il tradizionale appuntamento estivo del Teatro dell’Ortica che organizza in Val Bisagno (ma anche in trasferta) appuntamenti intensi e coinvolgenti in diverse location, sempre con l’obiettivo di raccontare, far conoscere e scoprire, coinvolgere il pubblico. Attesissimo lospettacolo ‘Donne della città silenziosa’, in scena al Cimitero Monumentale di Staglieno venerdì 28 e sabato 29 giugno. Proprio qui troveranno spazio le storie dei personaggi femminili che proprio in questo cimitero hanno la loro ultima dimora: Caterina Campodonico, Elvira Turbiglio, Fernanda Pivano, Giannina Gaslini, Stefanina Moro. Spiega il co-direttore artistico Mauro Pirovano“Le storie delle donne sono sempre molto più affascinanti e intriganti di quelle degli uomini, che spesso sono più banali. Cruente spesso, purtroppo molto attuali: alcune sono più famose di altre, ma tutte legate da un unico fil rouge. A presentare saremo io e Matteo Pastorino, un grande conoscitore di Staglieno che ha anche scritto tre volumi su questo luogo; sono anche co-autore dei testi, che ho sviluppato insieme alle attrici in un percorso di scrittura creativa. A rendere il tutto ancora più interessante è il fatto che si tratta di uno spettacolo itinerante: le vicende di ogni personaggio vengono raccontate accanto alla tomba o alla statua che le ricorda”. Oltre allo spettacolo, sarà possibile visitare la mostra fotografica 'Quello che le donne dicono' di Claudia Torello; inoltre, Nadia Priskic tradurrà lo spettacolo nella lingua dei segni L.i.s. nella seconda rappresentazione, prevista alle 17,30.

PAGANINI GENOVA FESTIVAL

Sabato 29 giugno

Sabato 29 giugno, con un grande concerto alle 20 al Teatro Carlo Felice, parte il Paganini Genova Festival. Accompagnata dall’orchestra dell’Opera Carlo Felice, diretta da Riccardo Minasi, torna a Genova dopo 25 anni Viktoria Mullova, stella indiscussa del firmamento violinistico mondiale. Il concerto inaugurale ha in programma due grandi brani dell’Ottocento tedesco: il concerto per violino in re maggiore op. 61 di Ludwig van Beethoven, autentico caposaldo della letteratura violinistica, e la Sinfonia n. 4 in mi minore op. 98 di Johannes Brahms grande esempio di romanticismo virtuoso.

Nel suo concerto per violino (da sempre cavallo di battaglia della Mullova) Beethoven esprime la sua vena lirica più pura, incarnando una visione del violino espressiva e tuttavia carica di energia e spunti di virtuosismo assoluto. La quarta sinfonia di Brahms rappresenta invece una pagina della maturità del maestro amburghese che spazia dall’anelito romantico all’eroismo, fino all’emergere di profonde vene nostalgiche. Mullova inaugura il Festival che Genova dedica a Niccolò Paganini, uno dei suoi figli più conosciuti nel mondo: una rassegna musicale che dal 2017, promossa e ideata dall’Associazione Amici di Paganini, va affermandosi sulla scena internazionale come il più importante festival dedicato al genio violinistico del grande genovese, sotto l’egida del Comune di Genova, che da quest’anno ha assunto la titolarità della manifestazione. Fino al 7 luglio concerti, conferenze ed eventi sul territorio coinvolgeranno la città nella dimensione paganiniana, animando non soltanto la Genova di Paganini - l’Oratorio di San Filippo, Palazzo Ducale, Palazzo Tursi -, ma tutto il centro storico e fino a Sestri Ponente.

PRÈ IN SCENA: TUTTO IL MONDO IN UN SESTIERE

Sabato 29 giugno

Il Sestiere di Prè si prepara ad accogliere uno degli eventi più attesi dell'anno: "Prè in Scena: Tutto il Mondo in un Sestiere". Il 29 giugno, dalle ore 18 le strade e le piazze del Sestiere diventeranno il palcoscenico di uno spettacolo itinerante unico, frutto del laboratorio teatrale di comunità della Compagnia del Suq.

"Prè in Scena. Tutto il mondo in un Sestiere" è un progetto che nasce dalla volontà di valorizzare il tessuto sociale e culturale del centro storico di Genova, coinvolgendo attivamente la comunità locale. Lo spettacolo itinerante, curato Carla Peirolero  e Enrico Campanati con la collaborazione di Laura Parodi, vedrà la partecipazione di numerosi attori e performer, tra cui Enrico Campanati, Dario Polmonari, Laura Parodi, Preci P e Carla Peirolero, insieme ai talentuosi membri dell'Associazione Semi Foresti: Cheikh, Waly e Tala. Insieme a loro le e i partecipanti ai laboratorio teatrale di comunità: Ester Alfonsi, Mimma Certo, Angela Di Gioia, Patrizia Fossati, Margherita Galanti, Silvia Giulini Simone Mantero, Patrizia Marinelli, Elisabetta Orlando, Giuseppe Peddis, Giacomo Rivera, Antonella Ruzza, Gabriella Scazzola, Lia Seriacopi, Marcello Soliani, Luca Spadotto, Marisa Varosio e Ilaria Ventroni.Le performance si svolgeranno in diverse location simboliche del Sestiere di Prè e si partirà alle ore 18 in Piazza dei Truogoli di Santa Brigida, proseguendo in Vico Tacconi, Piazza Durazzo, Piazza Tenedo,Piazza del Pozzetto, Commenda San Giovanni di Pré, Piazza Vittime di Tutte le Mafie, Piazza del Roso e Piazza Don Andrea Gallo.

Il progetto "Prè in Scena" fa parte del più ampio Progetto di Comunità per il Centro Storico di Genova, un'iniziativa che coinvolge oltre 90 enti del terzo settore del Patto di Sussidiarietà per la Rigenerazione del Centro Storico e nasce dalla co-progettazione con le politiche sociali del Comune di Genova. Questo progetto mira a favorire la rigenerazione urbana, il rafforzamento della comunità e la promozione di relazioni sociali, riscoprendo il valore del vivere in una comunità coesa e solidale. L'ingresso all'evento è gratuito, e tutti i cittadini sono invitati apartecipare. Un’occasione unica per scoprire le storie del quartiere, ascoltare canzoni e vivere momenti di condivisione e convivialità. Per ulteriori informazioni sull’evento e  per la prenotazione è possibile contattare la Segreteria del Suq Genova al numero 329 2054579 o via email a teatro@suqgenova.it.

BOEM FESTIVAL 2024

Fino al 30 giugno

Da venerdì 28 a domenica 30 giugno 2024, il Boem Festival torna sulla spiaggia e sul molo di Bogliasco per la terza edizione. Forte del grande successo del debutto e della replica, Boem ha ampliato i confini geografici e musicali dell'offerta per l'edizione 2024. Quattro artisti al giorno per una programmazione che spazia dall'elettronica all'indie, dal nu jazz al pop, con artisti nazionali e molti internazionali, alcuni dei quali in Italia per la prima volta o in occasione dell’unica data italiana del loro tour estivo.

Sono presenti artisti come i parigini Papooz o il berlinese Parra for Cuva impegnati in tour mondiali a seguito di album che hanno riscosso grande successo di critica e pubblico, leggendari ''veterani'' dell'elettronica come Pantha du Prince, o astri nascenti dell'elettronica contaminata da sonorità ''eastern'' come i Walter Astral. Non mancano i più freschi artisti italiani, come il produttore più chiacchierato del momento okgiorgio, la produttrice Bluem, la cantautrice Angelica, o la jazzista Naima Faraò. Lineup completa in ordine di apparizione:

  • Venerdi 28 giugno: Angelica - Bluem - Pantha du Prince - Lowtopic Dj Set
  • Sabato 29 giugno: Carbeau - Walter Astral - Papooz - okgiorgio
  • Domenica 30 giugno: Naima Faraò - Pale Blue Eyes - Parra for Cuva - Palladian.

Boem si impegna nella valorizzazione del territorio, promuovendo una coscienza ambientale e sociale collettiva e virtuosa. Il pubblico è considerato parte attiva in questo processo e invitato a rispettare alcune linee guida fondamentali, nel rispetto assoluto e imprescindibile del luogo e di tutti i soggetti coinvolti. Boem è un festival Plastic Free, che nasce dalla collaborazione del Comune di Bogliasco con Canopee Srl, nelle persone di Alberto Ansaldo, Francesco Bacci e Roberto Ranghieri, già organizzatori di Cargo Market e promotori culturali. 

Boem è un festival a ingresso gratuito. La spiaggia e il molo di Bogliasco sono allestiti per l'occasione con numerosi punti Bar e Food gestiti da eccellenze locali come Il Bistrotto, Fermento, Pescheria Fren, Camugin, Jaa Nù Vegan Food, Macelleria da Carlo, Chiosco da Nico, che garantiscono un'offerta per tutti i gusti. Sulla spiaggia si trova una postazione radio - Radio Elettra - powered by Elettra car sharing e Duferco Energia (main sponsor dell'evento) - online dalle 15 alle 20 con le voci di Claudia Losini (Famosini) e i ragazzi di Atypico. Ancora sulla spiaggia si trovano stand con prodotti artigianali e abbigliamento, e prodotti realizzati da Sc’Art / Creazioni al fresco attraverso il riuso e il riciclo creativo dei banner microforati in pvc stampati in occasione delle edizioni precedenti.

MEZZA CAROLINA DAYS


Domenica 30 giugno

Il cocktail arenzanese per eccellenza sarà celebrato domenica 30 giugno nella cornice di villa Figoli des Geneys. Dalle ore 18 appuntamento con stand gastronomici, street food, musica dal vivo e cabaret. 

L'evento è organizzato dal Comitato Mezza Carolina, in collaborazione con il Comune di Arenzano. 

MOSTRE E MUSEI

TUTANKHAMON: LA TOMBA, IL TESORO, LA MALEDIZIONE

Fino al 15 gennaio

E' stata prorogata fino al 15 gennaio 2025, nella prestigiosa location di Porta Siberia, la Mostra Tutankhamon: La tomba, il tesoro, la maledizione.

Il percorso espositivo offre l’occasione per il visitatore di conoscere la storia delle origini del Faraone Bambino e di rivivere passo per passo la ricostruzione storica della più grande scoperta archeologica, avvenuta nel 1922, grazie all’abilità e alla tenacia dell’archeologo Howard Carter. 

NOSTALGIA - MODERNITÀ DI UN SENTIMENTO DAL RINASCIMENTO AL CONTEMPORANEO

Fino al 1 settembre

Sarà la Nostalgia il filo rosso che legherà le opere d’arte in mostra nelle sale dell’Appartamento del Doge a Palazzo Ducale di Genova  a partire da domani, giovedì 25 aprile e fino al prossimo 1° settembre. Un’esposizione che muove i suoi passi lungo un complesso itinerario tra le arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo, curata da Matteo Fochessati in collaborazione con Anna Vyazemtseva, è prodotta e realizzata da Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e rientra nell’ambito delle iniziative di Genova Capitale Italiana del Libro.

Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo, questo il titolo completo della mostra, raccoglie oltrecentoventi opere tra dipinti, sculture, arti decorative, grafica e volumi illustrati di artisti come Albrecht Dürer, Luca Giordano, Jean Auguste Dominique Ingres, Francesco Hayez, Giovanni Boldini, Giacomo Balla, Giorgio De Chirico, Lucio Fontana, Ives Klein e Anish Kapoor, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private italiani e internazionali.

PHOTOMARIO PARODI: L'OBIETTIVO ECLETTICO

Fino al 14 luglio

Il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce accoglie da pochi giorni un'esposizione che promette di essere un viaggio nel tempo attraverso le lenti di un fotografo eclettico e visionario. "Photomario Parodi: L'Obiettivo Eclettico" è un omaggio alla vita e all'opera di Mario Parodi, un artista che con la sua macchina fotografica ha catturato l'essenza della cultura genovese per oltre mezzo secolo.

L'esposizione, che si terrà fino al 14 luglio 2024, è curata da Laura GiovanniniFerruccio Giromini e Roberto Rossini.

FRANCO MARIA RICCI - L'OPERA AL NERO

Fino al 30 giugno

La Fondazione Franco Maria Ricci in collaborazione con Palazzo Ducale di Genova presenta la mostra Franco Maria Ricci. L’Opera al Neroa cura di Pietro Mercogliano, un omaggio alla figura del grande editore, grafico e collezionista.

Nel corso degli anni sono state dedicate diverse esposizioni alla figura di Ricci come editore, l’ultima tra queste è stata Franco Maria Ricci. I segni dell’uomo tenutasi tra il 2021 e il 2022 a Palazzo Pigorini a Parma. La nuova retrospettiva genovese, inscrivendosi nell’ambito delle manifestazioni di Genova Capitale del Libro, approfondisce in particolare la produzione editoriale di Ricci; il titolo scelto dal curatore è ben spiegato da Laura Casalis nel nuovo numero primaverile della rivista FMR: “So che il titolo della mostra, ‘L’Opera al nero’, può prestarsi a equivoci: se Ricci amava il nero non era per le connotazioni liturgiche o politiche e nemmeno per quelle esoteriche (la nigredo alchemica); il nero – somma e denso impasto di tutti i colori – era per lui il colore della vita. Era anche quello dell’eleganza, ed è in nome di entrambe che questa primavera Franco torna a Genova a concludere in bellezza l’anno di Genova Capitale del Libro”.

Franco Maria Ricci ha un profondo legame con Genova, città dei suoi avi, che la sua famiglia lasciò dopo l’Unità d’Italia per trasferirsi a Parma: questo progetto espositivo nella Capitale del Libro rappresenta quindi anche un ritorno alle origini.

Non solo editore, ma anche grafico e collezionista, Franco Maria Ricci ha dato vita al marchio più prestigioso dell’editoria moderna e ha concepito il Labirinto in bambù più grande del mondo, al cuore del quale si trovano sia la redazione della casa editrice sia la sua vasta collezione d’arte. Cultore della bellezza e maestro di stile, Ricci è stato un punto di riferimento per il  gusto italiano e internazionale; le sue scelte estetiche di editore e designer hanno dato vita a una “maniera” che resta ancora oggi fra i segni indelebili della cultura visuale.

Il percorso espositivo si sviluppa in sette sale che sono strutturate come un vicolo cieco, così che la prima e l’ultima coincidano, come nei più antichi labirinti. Proprio la sala d’ingresso, allestita per assomigliare a una delle storiche librerie che Ricci aveva disseminato in tutto il mondo, ospita una selezione di opere dedicate a Genova e alla Liguria, omaggio alla città e alle origini dell’editore. Le successive sale sono dedicate alle principali collane pubblicate da Ricci, ricostruendo attraverso le opere esposte la carriera del grande editore: i preziosi volumi del suo maestro tipografo Giambattista Bodoni e dell’Encyclopédie degl’Illuministi, le opere d’arte che provengono dalla collezione Ricci (da Luca Cambiaso ad Antonio Ligabue) e la storia della rivista FMR, definita da Federico Fellini non a caso “la perla nera dell’editoria italiana”.

I visitatori possono ammirare inoltre le importanti prove grafiche create da Ricci negli anni Sessanta e Settanta, tra cui spiccano i loghi per Poste Italiane, Cariparma, Alitalia, Smeg, poi le copertine di celebri collane quali I segni dell’uomo, rilegate in seta con le impressioni in oro, La Biblioteca di Babele, con i ritratti degli scrittori disegnati dalla matita di Tullio Pericoli, e La biblioteca blu, dal caratteristico colore azzurro carta da zucchero. E ancora, un’intera sala sarà dedicata alla rivista FMR, con le sue copertine iconiche e “l’invenzione del nero” che, inaspettatamente per l’epoca, avvolge le immagini creando con esse contrasti imprevedibili, anche in virtù della loro perfetta scontornatura.

L’allestimento della mostra, a cura di Maddalena Casalis, dal forte impatto scenografico, è arricchito da video e immagini inediti che raccontano gli incontri, le svolte e i momenti cruciali della vita dell’editore nonché il suo inconfondibile tratto stilistico. 

AQUA MATER

Fino al 14 luglio 

È ancora la fotografia a essere protagonista nel Sottoporticato di Palazzo Ducale, questa volta con la mostra dedicata al Maestro Sebastião Salgado intitolata ‘Aqua Mater’. Aperta al pubblico a partire da domani, venerdì 22 marzo, e visitabile fino al 14 luglio 2024, l’esposizione contiene quarantadue immagini, stampate in grande formato, di diverse località del mondo: Brasile, Algeria, Antartide, Russia, Mali, Alaska, India, Namibia, Italia.  Dopo la presentazione a Parigi in un padiglione di bambù sotto la Grande Arche nel quartiere della Defense, la mostra arriva  a Genova in occasione della Giornata Mondiale dell’Acqua promossa dall’Unesco.  ‘Aqua Mater ‘è curata da Lélia Wanick Salgado, compagna di lavoro e di vita del fotografo e il percorso espositivo è accompagnato da una traccia sonora composta per la mostra dal musicista François Bernard Mâche, dell’Académie des Beaux Arts. Sarà a disposizione di tutti i visitatori un’audioguida in italiano e in inglese con la storia personale di Sebastião Salgado e i suoi ricordi delle foto presentate in mostra.

Info: https://www.mostrasalgadogenova.it/ 

LA MOSTRA DELLE ILLUSIONI

Fino al 15 gennaio

È stata prorogata fino al 15 gennaio 2025 la Mostra delle Illusioni allestita ai Magazzini del Cotone (modulo 1) del Porto Antico di Genova, una divertente mostra dedicata all'affascinante mondo delle illusioni ottiche, realizzata dalla società Innovation CGMZ, che si occupa da anni di mostre a carattere storico-divulgativo e di intrattenimento. 

Infoinfo@lamostradelleillusioni.com, Tel. 389.554.0263 (anche Whatsapp) 

NATURA DI NOTTE

Fino al 14 luglio 

Il Museo Civico di Storia Naturale “G. Doria” ospiterà, dall’8 giugno al 14 luglio 2024, la mostra “Natura di Notte”, una straordinaria esposizione di 71 opere realizzate dagli artisti Aipan.

Sabato 8 giugnodalle ore 10 alle 12, numerosi artisti AIPAN saranno presenti nella sala della mostra per rispondere a domande e curiosità dei visitatori.

L'Associazione Italiana Per l'Arte Naturalistica (AIPAN), che dal 1999 raggruppa le migliori firme della pittura naturalistica del nostro Paese, presenta nel prestigioso museo genovese una mostra speciale: svelare la vita, gli amori, le cacce degli animali che sanno muoversi dal tramonto all'alba in situazioni difficili per noi umani, non abituati al buio. In questo mondo notturno anche le piante giocano il loro ruolo: sanno attrarre le falene con il loro profumo. Nell'evoluzione delle specie i predatori della notte hanno acuito il tatto, l'udito e le sensibilità olfattive, fino a elaborare nei pipistrelli i meccanismi complessi dell'ecolocalizzazione.

Protagonisti della mostra sono i rapaci notturni ma le opere raccontano anche le specie marine, i predatori africani e di mondi lontani, gli insetti con il loro fiore di riferimento, le luci del crepuscolo e del cielo stellato.

Gli artisti dell'AIPAN, trentuno per questa esposizione, sono i primi sostenitori della protezione della Natura; per questo espongono in musei di zoologia e di storia naturale, in parchi nazionali e regionali, usando la loro arte per trasmettere l'amore per le specie animali e vegetali, facendole così conoscere e promuovendone la conservazione.

La mostra è visitabile con il normale biglietto d’ingresso del Museo nei seguenti orari: da martedì a venerdì dalle ore 9 alle 19, sabato e domenica dalle ore 10 alle 19,30; lunedì il Museo è chiuso.

ACQUA - MOSTRA PERSONALE DI EMILIO ALBERTI

Fino al 28 luglio

Inaugura sabato 29 giugno, alle ore 16.00 nella Saletta dell’Arte del Galata Museo del Mare di Genova“ACQUA” la mostra personale di Emilio Alberti che sarà visibile, con il biglietto d’ingresso al museo, fino al 28 luglio 2024. Inaugurazione ad ingresso libero.

 

La mostra personale “ACQUA” fa parte di un progetto interdisciplinare che Emilio Alberti dal 2013  ha sviluppato in collaborazione con artisti di altre discipline - poeti, scrittori, musicisti – toccando diverse sedi espositive, musei e istituzioni tra cui l’ex chiesa di San Pietro in Atrio a Como, il Monastero di Santa Maria del Lavello a Lecco, il Palazzo Ducale di Revere a Mantova, la Fondazione Extrafid di Lugano, Palazzo Pretorio di Chiavenna, il Museo del Paesaggio di Tremezzo, il Palazzo del Broletto a Como, la Fondazione Comel di Latina, ogni volta rinnovata e legata a specifici incontri interdisciplinari.

Protagonista delle opere di Alberti è il tema dell’acqua, declinato dall’artista in infinite variazioni, come in una sinfonia nella quale si alternano suggestioni, sollecitazioni, poesia. Sono opere la cui natura oscilla tra il dipinto e la scultura, realizzate con una tecnica del tutto personale fatta di stucchi, rilievi in metallo e leggere velature di colore che rendono la trasparenza e la dinamicità dell’acqua, elemento protagonista, per Alberti, di una lunga ricerca cromatica e materica oltre che espressiva. Una ricerca che si interroga su ciò che appare e ciò che traspare, obbligando gli spettatori ad avvicinarsi e a retrocedere dalle opere, "costringendoli" a cambiare di continuo il punto di vista, mettendo alla prova la loro percezione. 

“L'acqua è considerata da Emilio Alberti come sorgente di vita, elemento di purificazione o di rigenerazione. Elemento primordiale, costitutivo simbolico delle origini del mondo, sostanza genitrice e veicolo di trasformazione, la cui superficie separa il cielo dalle profondità dell'abisso. Ora specchio immobile, riflettente, nello stagno di Narciso, ora flutto tumultuoso e violento, causa di naufragio oceanico, fiume infernale... Stige, Cocito, Lete. I suoi aspetti, le sue nature, nutrono quasi all'infinito l'immaginazione umana, supportano tutto ciò che è transeunte tra vita e morte, penetrano il mistero dell'esistenza, porgendo immagini, rêveries o concretamente anche supporto visivo e sonoro alla narrazione letteraria, all'immaginazione artistica, alla speculazione filosofica. Ma, non va certo dimenticato, l'acqua è anche vita materiale, elemento prezioso per la sopravvivenza di tutti gli esseri viventi, che va conservato e utilizzato con intelligenza sulla terra, come pure ricercato altrove nel cosmo per una possibile migrazione dell'umanità oltre i destini del nostro pianeta o, più in là, del sistema solare.” Scrive il curatore Michele Caldarelli.

Acqua è una mostra itinerante in via di sviluppo, il cui percorso viene documentato progressivamente sui siti www.caldarelli.it/emilioalberti.htm www.emilioalberti.it.

La mostra sarà visitabile fino al 28 luglio 2024 con il biglietto d’ingresso del Museo.

Orari Galata Museo del Mare: lunedì – domenica ore 10.00 - 19.00 (ultimo ingresso ore 18.00)

POETI ED EROI. DAL PENNELLO ALLA SPADA

Fino al 6 ottobre

Al Museo d'Arte Orientale E. Chiossone è visitabile fino al 6 ottobre la mostra Poeti ed eroi. Dal pennello alla spada, a cura di Aurora Canepari. L’evento è aperto al pubblico. 

La rassegna presenta un focus tematico sulla figura maschile nell’arte giapponese partendo da due figure centrali della cultura tradizionale: il poeta, o letterato, o artista, e l’eroe che, a seconda del periodo storico, è meglio incarnato da un personaggio mitologico o da un semplice uomo capace di gesta eroiche e sovversive, portatrici di valori etici e popolari. 

La mostra vuole proporre al pubblico lo spunto per ragionare sugli stereotipi di genere e culturali, attraverso l’esposizione di numerose opere della collezione conservate nei depositi, contestualizzando la nascita e l’ascesa dell’icona del samurai. Questa figura storica del Medioevo, che nell’immaginario collettivo rappresenta l’uomo giapponese, è il risultato di un lungo processo di narrazione e idealizzazione, il cui fascino è giunto inalterato fino a noi.

A partire dal secolo XII infatti si afferma l’incontrastato potere della casta militare, i cui guerrieri erano chiamati samurai o bushi, che dominò ininterrottamente il Giappone per quasi sette secoli attraverso un sistema feudale governato dal supremo capo militare, lo shōgun. Nell’anno in cui Genova guarda al suo Medioevo, risulta di particolare interesse osservare quali siano state le dinamiche dell’equivalente periodo storico in Giappone e stimolare un confronto tra la figura del samurai e quella del cavaliere. 

L’esposizione si articola partendo dalla figura del poeta con i ritratti dei poeti classici, realizzati dal celebre Hokusai, affiancati dai preziosi oggetti da scrittura che popolavano la scrivania del letterato e si conclude con l’immagine del guerriero, il samurai, narrato attraverso l’esposizione di armi e oggetti dell’aristocrazia militare (buke), elmi kabuto, dipinti e stampe di guerrieri (mushae). 

Oltre al confronto tra il mondo del letterato e del guerriero e i loro punti di contatto e identità, il percorso mette in luce la straordinaria capacità narrativa dell’arte figurativa giapponese: dalle opere che ritraggono gli attori di teatro kabuki mentre recitano le gesta di samurai ed eroi del popolo, alla famosissima serie di stampe di Utagawa Kuniyoshi, nota come Suikoden e i cui protagonisti sono i più fulgidi esempi di coraggio e valore fino alle battaglie della guerra Genpei (1180-1185) che hanno ispirato il più famoso poema epico cavalleresco giapponese, lo Heike Monogatari, narrato in mostra attraverso una straordinaria coppia di paraventi dipinti.

KOZO, CARTA GIAPPONESE D'ARTISTA

Fino al 22 settembre

Alla base dell’esposizione intitolata “Kozo, carta giapponese d’artista”, da domani, sabato 11 maggio visitabile al Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone, c’è un materiale che ha segnato la storia dell’intero continente asiatico. Visitabile fino al prossimo 22 settembre, la mostra, curata da Stefania Severi, mette in risalto le opere dell’artista giapponese Nobushige Akiyama, che ha creato per l’occasione alcuni degli elementi presenti nell’affascinante museo situato a Villetta Di Negro, nel cuore della città. 

LA METAFORA DEL VIAGGIO

Fino al 31 ottobre

Approda a Genova e ad Alassio “La Metafora Del Viaggio”, l’esposizione personale di Bruno Catalano, tra i maggiori esponenti del panorama artistico contemporaneo. Organizzata con la collaborazione di Comune di Genova, Comune di Alassio e Regione Liguria, l’esposizione è composta da sette sculture monumentali della straordinaria serie “I Viaggiatori”. 

Caratterizzate dalla totale mancanza della parte centrale del corpo e da personaggi eterei, privi di materia, in un gioco di "non finito", quasi michelangiolesco, le opere di Catalano portano lo spettatore a perdersi negli sfondi scelti per le installazioni e a chiedersi perfino come queste figure possano reggersi in piedi.

Tutte le opere di Bruno Catalano rappresentano un "uomo che cammina", una figura caratterizzata sempre da un bagaglio, una valigia, una borsa o uno zaino, che regge con una mano e che lo configura come un viaggiatore che non si sa però da dove viene, né dove vada, lasciando inevitabilmente frammenti di sé lungo il cammino.

I Viaggiatori di Bruno Catalano

“I Viaggiatori” di Bruno Catalano sono personaggi che la scultura immortala nel mezzo di un lungo viaggio, la cui durata, origine e destinazione rimangono a noi ignote. Nella sua opera, questi uomini e queste donne tratti dal mondo del quotidiano assumono una dimensione eroica e diventano simboli di continuità e trasformazione. Con la loro statura monumentale esplorano e raccontano i temi universali dell’esistenza umana: l’identità, la migrazione, il viaggio stesso. Questi individui trasportano all’interno dei loro bagagli dei frammenti di vita e di storia. Il loro destino si lega inevitabilmente alle loro radici, e li mantiene in un equilibrio precario tra il passato e il futuro. Bruno Catalano rappresenta esseri umani, figure sospese che viaggiano, attraversate dalla luce, dal vento e dallo sguardo. Corpi incompiuti dove le parti mancanti diventano finestre nelle quali riconoscersi, metafore di movimento e connessione con il viaggio della vita.

Simone

Con “Simone”, Bruno Catalano ha realizzato il ritratto a figura intera di un giovane veneziano il cui aspetto, al di là della lacerazione caratteristica dell'intera serie dei “Viaggiatori”, evoca il gusto dell'eleganza italiana. Indossa un abito con cravatta e la sua silhouette trasmette l’immagine di una sobrietà elaborata. Da queste vesti nei toni del grigio emergono due tocchi di bronzo brillante: uno è la mano del personaggio che porta la sua grande borsa di cuoio e l'altro è il suo volto. Con espressione serena, il suo sguardo va lontano come per proiettarsi nel futuro, con fiducia e determinazione.

Khadine 

L’uomo qui rappresentato è un personaggio ricorrente nella serie dei “Viaggiatori”, amico e modello di Bruno Catalano. “Khadine” avanza con andatura calma e sicura con la sua valigia alla mano. Dall’alto, sembra scrutare un orizzonte lontano e indiscernibile per noi. Il percorso di quest’uomo senegalese, diviso tra due paesi e due continenti, traccia un parallelo con la questione della diaspora africana, il suo passato e la sua eredità in un mondo globalizzato.

Hubert 

In piedi, in attesa, “Hubert” è stato immortalato in un momento di assenza in cui il suo spirito aleggia altrove. Vestito solamente di un paio di jeans, a torso e piedi nudi, è un viaggiatore umile, che si accontenta di seguire il corso delle cose. Il blu del pantalone contrasta con la pelle bronzea, brillante e grezza, esposta al sole e agli elementi. Il corpo, nonostante il vuoto lasciato, lascia intravedere un chiasmo degno dell’arte statuaria greco-romana, mentre una mano casualmente infilata in tasca conferisce al personaggio tutto lo sdegno e la spensieratezza della gioventù.

Benoît 

All'origine di ognuno dei “Viaggiatori”, Bruno Catalano vede nei suoi soggetti, uomini o donne, un bagliore di ispirazione: uno sguardo, un'espressione, una statura, un dettaglio. Trova in loro la forza, l'originalità e l'umanità di un'opera d'arte. È il caso di “Benoît”, collaboratore e amico di Bruno Catalano alla fonderia d'arte. Il suo aspetto e la sua espressione rinviano a figure mitologiche dell’antichità, come una presenza anacronistica che si ritrova qui, stranamente legata ai ritmi frenetici del presente.

Pierre David Triptyque

Tracce di un viaggio che è allo stesso tempo mobile e immobile. Perché il viaggiatore non è solo chi ha lasciato tutto per un sogno e un altrove. È anche chi, calzato di tutto punto, valigia in mano, nella sua postura diritta e degna, rappresenta ognuno di noi. È con questa idea che Bruno Catalano ha creato “Pierre David Triptyque”, una chiara metafora della nostra condizione umana. Qualunque sia il nostro itinerario, ecco ciò che resterà di noi, effimeri viaggiatori su questa Terra: qualche traccia di materia consunta, derisoria. Un paio di scarpe, una valigia, simboli del lascito di ogni essere umano dopo il suo passaggio. Nella maturità della sua opera, l’artista mostra sempre più il passaggio del tempo; con “Pierre David Triptyque”, propone un emblema grezzo ed eloquente della nostra mortalità, del nostro essere semplici viaggiatori della vita. 

Blue de Chine

“Blue de Chine” è un’opera dedicata a tutti quei lavoratori che giungono da terre remote. La patina di colore blu che avvolge la scultura è un'evocazione all'abbigliamento distintivo degli operai e dei marinai. Bruno Catalano era lui stesso uno di loro, partito dal Marocco e arrivato a Marsiglia con nient'altro che una modesta valigia. Questa scultura celebra l'umanità in movimento e il coraggio dei lavoratori migranti che hanno contribuito a plasmare il mondo in cui viviamo.

Non Finito        

Scultura dal drappeggio che confonde, che ricopre tutta la figura, invisibile, indecifrabile, ineffabile: “Non Finito” rappresenta l’infinità di direzioni, ritocchi, modifiche, su un oggetto d’arte, consentiti dall’argilla. Concretamente, per mantenerla malleabile e morbida, lo scultore avvolge la scultura ogni sera con un canovaccio bagnato. L’artista scrive una poesia in tre dimensioni per questo canovaccio, che gli consente di continuare il lavoro su una statua incompiuta, allegoria del work in progress. L’aspetto mistico di questa scultura esprime lo straordinario spettro delle possibilità della creazione. Scrutando oltre i riferimenti allo stile classico, possiamo notare una reverenza verso i grandi maestri, con i ricchi drappeggi che hanno tanto affascinato questo artista autodidatta. Infine, la scultura parla del lavoro nella sua dimensione assoluta, quotidiana, dell’artista come anche dell’operaio. Bruno Catalano, prima operaio in catena di montaggio, marinaio e poi elettricista, nutre e onora il lavoro manuale fatto di gesti reiterati, con le sue minime variazioni, sempre alla ricerca della perfezione.

HOLLYWOOD IN RIVIERA

Fino al 25 agosto

Ha aperto al pubblico giovedì 30 maggio, presso la Galleria delle Esposizioni al secondo piano del Galata Museo del Mare, la mostra “Hollywood in Riviera. Cronaca delle star del cinema nelle immagini dell'archivio Fotografico Francesco Leoni. Grazie ad una selezione di fotografie rare e inedite, venute alla luce in sette mesi di studio e ricerca sull’Archivio Fotografico Francesco Leoni, e un allestimento immersivo e coinvolgente, la mostra “Hollywood in Riviera” trasporta i visitatori in un'epoca dorata, in cui la Liguria era la destinazione preferita per le celebrità in cerca di relax e divertimento. Il back stage di film girati a Genova e in Liguria, evidenziano la vita degli attori durante la recitazione, con uno spaccato di vita dei luoghi. 

LEGGERE IL TEMPO. LIBRI NELL'ARTE

Fino al 30 giugno

Nelle stanze di Palazzo Lomellino affrescate da Bernardo Strozzi, è visitabile la mostra ‘Leggere il tempo. Libri nell’Arte. XXI secolo’, curata da Laura Garbarino su progetto di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo.

Un percorso che si snoda nei quattro ambienti del palazzo dei Rolli e che mette al centro il libro come espressione artistica tramite l’immagine del libro stesso, rielaborato, modificato, distrutto e ricomposto per analizzare il legame che lo stesso ha con l’arte nella visione degli artisti dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. 

LIBRI NELL'ARTE - DAL MEDIOEVO ALL'ETÁ CONTEMPORANEA

Fino al 14 luglio

Dal 28 marzo al 14 luglio, Palazzo della Meridiana ospita la mostra Libri nell’Arte – dal Medioevo all’Età contemporanea, a cura di Agnese Marengo e Maurizio Romanengo. La rassegna, organizzata dall'associazione Amici di Palazzo della Meridiana APS in occasione di Genova Capitale del Libro, ha come concept le trasformazioni dell’immagine del libro nelle opere d’arte in Italia ed espone 80 opere - tra dipinti, sculture, incisioni, installazioni, manoscritti, libri - tra Palazzo della Meridiana, sede principale della mostra, e Palazzo Reale, Palazzo Spinola, Palazzo Rosso, Biblioteca Berio, Wolfsoniana, Accademia delle Belle Arti, Palazzo Lomellino.

Si tratta di opere provenienti da musei, fondazioni e collezioni private di tutta Italia; troviamo Ludovico Brea, Bernardino Licinio, il Moretto, Guercino, Giacomo Ceruti, Xavier Fabre, Angelica Kauffmann, Francesco Hayez, Silvestro Lega, Fortunato Depero, Bruno Munari, Alighiero Boetti, Giulio Paolini, Vincenzo Agnetti, Maria Lai, Claudio Parmiggiani e molti altri. La mostra si sviluppa in cinque sezioni tematiche che evidenziano le caratteristiche distintive dei diversi periodi storici, secondo focus cronologici: La sacralità del libro nel Medioevo: dal codice al libro d’ore, L’Umanesimo laico: scienziati, letterati e lettori, Barocco e Illuminismo: luci e ombre dell’universalità del sapere, Ottocento e Novecento: la borghesia tra ordine e rivoluzione (curata in collaborazione con Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva della Wolfsoniana) e L’età contemporanea: il libro simbolo (curata in collaborazione con Laura Garbarino).

Tutte le info: mostre@palazzodellameridiana.it

REALPOLITIK

Fino al 30 giugno

Una satira pungente, una denuncia sociale a cui si affianca il bisogno di riscrivere una nuova iconografia che, tramite la visione a distanza ravvicinata, diventa capace di distruggere lo stereotipo dell’immagine del politico di turno.

Non ci sono fraintendimenti o dubbi negli scatti di Luca Santese e Marco Valli, fotografi e membri del collettivo Cesura, che in queste settimane proporranno la loro mostra 'Realpolitik 2018 -2023’ a Palazzo Grillo, in vico alla Chiesa delle Vigne.

PACE, LAVORO E LIBERTA’

Fino al 7 luglio 

Dal 25 giugno al 7 luglio 2024, presso lo Spazio46 di Palazzo Ducale a Genova, si terrà la mostra dal titolo “Pace, Lavoro e Libertà” nelle opere della Quadreria Cgil Enrico Bruno Novali di Genova.

La mostra, organizzata nell’ambito delle iniziative commemorative che la Camera del Lavoro Metropolitana di Genova dedica al ricordo dello sciopero generale del30 giugno 1960, costituisce una preziosa occasione per presentare e far conoscere alla cittadinanza la Quadreria Cgil di Genova e il suo significativo patrimonio storico artistico in un ideale percorso dedicato ai tempi della Pace, del Lavoro e della Resistenza, attualizzandone la memoria storica nel contesto sociale e civile del nostro tempo.

Dalla fine del secondo conflitto mondiale, attraverso la memoria della Resistenza e le lotte per i diritti, fino al nostro tempo, dipinti, sculture e opere d’arte grafica testimoniano la vitalità dell’espressione artistica contemporanea a Genova, capace di portare nell’ambiente culturale cittadino il linguaggio delle nuove correnti, durante una feconda stagione meritevole di una rinnovata conoscenza.

Le opere esposte testimoniano l’evoluzione del tessuto urbano e industriale di Genova, la conquista di migliori condizioni di lavoro e di tutela di lavoratrici e lavoratori, per approdare al tema della Pace, intesa non solo come assenza di conflitto, ma anche come propensione della società civile alla solidarietà per l’inclusione e l’uguaglianza sociale, nel rispetto universale dei diritti umani.

La mostra si configura soprattutto come testimonianza dell’attività degli artisti professionisti attivi a Genova e in Liguria nella seconda metà del Novecento, nei loro diversi esiti formali e nell’adesione alle coeve correnti artistiche, approfondendo la storia del sindacalismo artistico italiano.

Dal futurismo di Giovanni Governato detto Cromatico (1889 - 1951) all’astrattismo informale di Gian Franco Fasce (1927 - 2003) ed Enrico Bruno Novali (1928 - 2016), passando per la rivisitazione cubista di Eugenio Disconzi (1914 - 1997), la grafica di Attilio Mangini (1912 - 2004) ed Ennio Calabria (1937 - 2024), fino alle sperimentazioni materiche di Raffaello Lucci, la plastica bronzea di Franco Repetto e il lirismo pittorico di Arturo Santillo e Angela Pagli (1932 -2023), le opere esposte offrono una breve ma significativa rappresentazione del riflesso nell’arte dei temi legati al lavoro e alla città, alla memoria di Guido Rossa (1934 – 1979) e all’arte come linguaggio di pace, in un’ideale visione di armonia e serenità.

La mostra costituisce anche un’occasione per ricordare l’attività artistica del pittore e ceramista Angelo Salvatore Baghino (Genova, 1940 – 2020), nel quarto anniversario della sua scomparsa.

Il percorso espositivo si avvale di pannelli didattici e didascalie museali multilingue con rimandi alla mostra virtuale on line e i suoi contenuti di approfondimento. Il catalogo della mostra è scaricabile gratuitamente dal sito e previa prenotazione è possibile fruire di visite guidate. L’ingresso è libero.

Chiara Orsetti

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