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Cronaca | 28 giugno 2024, 09:11

Oltre duecento tonnellate di rifiuti pronte a partire per l'Africa dal Porto di Genova

Pneumatici fuori uso, apparecchiature elettroniche, parti di automezzi e batterie usate sono stati rinvenuti e bloccati dai funzionari doganali. Denunciati gli organizzatori delle spedizioni

Oltre duecento tonnellate di rifiuti pronte a partire per l'Africa dal Porto di Genova

Oltre ducentotrentatré tonnellate di rifiuti di diversa tipologia, pronti per essere spediti illecitamente verso paesi africani, sono stati bloccati dai funzionari dell’Ufficio delle Dogane di Genova 1. A partire da gennaio sono state otto le operazioni di spedizione che sono state individuate e bloccate dall'Agenzia Dogane e Monopoli, grazie a un lavoro di indagine supportato dal Circuito informatico di controllo.  

Tra i rifiuti destinati alla spedizione nel continente africano sono stati individuati oggetti di varia natura: pneumatici fuori uso, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (R.A.E.E.), batterie usate, rottami di parti di automezzi.

 

Nelle ipotesi specifiche quasi tutte le spedizioni risulterebbero caricate presso magazzini del Nord Italia per poi essere trasportate attraverso container sigillati nel Porto di Genova Sampierdarena per il successivo imbarco su navi destinate in Africa. I soggetti individuati quali organizzatori delle spedizioni sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Genova per le ipotesi di reato di illecita spedizione transfrontaliera di rifiuti e di falso in atto pubblico, viste le false attestazioni riportate nelle dichiarazioni doganali.

 

Per la merce, raggruppata per categoria secondo il rispettivo codice CER (identificativo della tipologia di rifiuto), è stato disposto lo smaltimento presso centri autorizzati a spese degli esportatori e/o dei responsabili dell’organizzazione della spedizione.

Sono attualmente in corso ulteriori accertamenti coordinati dall’Autorità Giudiziaria, fatto salvo il principio di presunzione di non colpevolezza degli indagati, che in ogni fase dell’indagine e del procedimento, potranno far valere la propria estraneità ai reati per cui si procede. 

Redazione

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