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Politica | 25 giugno 2024, 08:12

Inchiesta Liguria, la Giunta fa quadrato intorno a Toti. "Lo aspettiamo"

Intanto, la difesa verso il riesame e, in caso negativo, pronta al ricorso in Cassazione

Inchiesta Liguria, la Giunta fa quadrato intorno a Toti. "Lo aspettiamo"

Niente dimissioni, la giunta ligure fa quadrato attorno al governatore sospeso Giovanni Toti. A quasi due mesi dal'arresto del Presidente della Regione Liguria - tutt'ora ai domiciliari nella sua casa di Amelia, nell'ambito dell'inchiesta sulla corruzione in Liguria - è finito così il primo incontro politico-amministrativo tra Toti e i membri della sua giunta. 

Nessun passo indietro anzi l'incoraggiamento a proseguire sulla strada tracciata, in attesa del ritorno del governatore eletto alla guida della Regione. Questo quanto emerge da una lunga giornata spezzina nel corso della quale Toti ha incontrato il presidente ad interim, facente funzioni dal momento della sua sospensione il 7 maggio scorso, Alessandro Piana, l'assessore all'Urbanistica Marco Scajola e l'assessore alla Protezione civile e fedelissimo di Toti, Giacomo Giampedrone. 

Non di solo incoraggiamento si tratta: l'impressione è che il caso di Toti in qualche modo possa fare 'scuola', e l'intenzione sia di resistere senza cedere il passo, non solo per dimostrare di aver agito - come sostiene dall'inizio la difesa - nel pieno rispetto delle previsioni normative, ma anche di spronare una volta per tutte a mettere mano in maniera definitiva alla materia del finanziamento ai partiti o gruppi.

"C’è un problema - ha spiegato anche il legale di Toti Stefano Savi - che riguarda le modalità di finanziamento della politica che, in realtà, dopo questo processo sono un tema che andrebbe affrontato in via generale e non solo in particolare per le ricadute che può avere. Il concetto che abbiamo espresso è questo: le richieste di denaro sono sempre state fatte scrupolosamente nell’ambito di quelle che sono le norme che regolano la materia". 

Intanto, sul fronte degli incontri quello di ieri sarà soltanto il primo: Toti si prepara a almeno altri due faccia a faccia - tutti autorizzati dal gip - con i leader politici locali e nazionali che sostengono la sua maggioranza in Regione. 

Il tema delle dimissioni è rimasto sullo sfondo, una sorta di convitato di pietra.

In sostanza non se n'è parlato, ma se ne è parlato, com’era prevedibile. 

La discussione è ruotata sull'assoluto accordo delle parti a confermare fiducia, allo stato, al governatore Toti nell'attesa che chiarisca la sua posizione.

Se l'agibilità politica di Giovanni Toti "è un diritto garantito dalla Costituzione, sia nel suo ruolo di presidente sia come lista civica regionale che riteniamo abbia tutto il peso evidentemente non solo per essere rappresentata oggi ma anche a future elezioni", ha detto dopo l'incontro l'assessore e braccio destro Giacomo Giampedrone, l'intenzione è andare avanti "sereni fino al Riesame, fino alla Cassazione, solo nel caso negativo che non ci auguriamo faremo eventualmente tutte le valutazioni del caso".

Ma la difesa di Toti guarda anche oltre il riesame.

"Ci stiamo preparando - ha sintetizzato il legale Savi - andremo a ripetere le nostre ragioni riguardo l'infondatezza della misura cautelare in atto e chiederemo una revoca della misura o quantomeno chiederemo che questa venga modificata in maniera meno afflittiva".

Il percorso è già scritto e, in caso di diniego, è già pronto anche il ricorso alla Cassazione.

Valentina Carosini


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