Un ‘Giro di vite’ per inaugurare la nuova stagione artistica della Fondazione Teatro Carlo Felice e per tracciare la rotta verso la nuova programmazione che si preannuncia un susseguirsi di successi.
Dopo i trionfi della stagione che si è appena conclusa, con un successo di pubblico e di critica, la Fondazione Teatro Carlo Felice si prepara al futuro creando nuove sinergie e consolidando i sodalizi già presenti per comporre un’offerta capace di abbracciare in maniera trasversale le generazioni.
Prima traccia di questa apertura, risultato di un attento lavoro, è l’inaugurazione congiunta della stagione 2024-25, in programma per il 12 ottobre, e che vedrà insieme l’istituzione dell’opera e il Teatro Nazionale di Genova con la rappresentazione di ‘The Turn of the Screw’ (Giro di vite), opera in un prologo e due atti di Benjamin Britten tratta dal racconto di Henry James. Una doppia rappresentazione con la direzione di Riccardo Minasi e la regia di Davide Livermore.
Ad annunciarlo è il Sovrintendente Claudio Orazi durante la presentazione della programmazione per l’anno prossimo. “Ci aspetta una stagione veramente imperdibile - ha detto con entusiasmo - che presentiamo dopo aver accolto un successo strabiliante di pubblico e di critica. Siamo ancora emozionati dalle ultime recite dei meravigliosi allievi dell’Accademia di Canto Lirico ne ‘Il barbiere di Siviglia’”.
A proposito della prima, Orazi prosegue: “Sarà un evento unico a livello nazionale, un’inaugurazione congiunta tra il teatro dell’Opera Carlo Felice e il Teatro Nazionale di Genova. Il pubblico assisterà a una full immersion su questo meraviglioso testo al teatro Ivo Chiesa”.
Tante le rappresentazioni in cartellone come Lucia di Lammermoor, Lo schiaccianoci, Falstaff e Il Flauto Magico con le scenografie di Lele Luzzati che vedrà in scena gli allievi dell’accademia che, a giugno, chiuderà la stagione.
Spicca l’internazionalizzazione delle produzioni del teatro che andrà in tournée e lo farà partendo da New York: “Il 7 ottobre saremo al Miller Theatre della Columbia University - continua Orazi - per anticipare le celebrazioni dei duecento anni dell’opera lirica italiana, nata negli Stati Uniti con il Barbiere di Siviglia nel 1825, auspice Lorenzo Da Ponte e alla presenza di Manuel Garcia, il primo Conte d’Almaviva rossiniano con la figlia Maria, che si mariterà Malibran in quel paese.
L’8 e 9 ottobre saremo alla Saint Patrick’s Old Cathedral con l’orchestra diretta da Donato Renzetti e impegnata nel concerto numero 1 per violino e orchestra di Paganini, nella prima versione, introdotta dalle tre Ouverture della trilogia Mozart Da Ponte, proprio in omaggio a quest’ultimo che nella cattedrale operò molto e in cui si tennero li i suoi funerali il 17 agosto del 1838”.
Appuntamento, sempre a ottobre ma questa volta il 30, al Teatro dell’Opera di Montecarlo per la messa in scena in forma di concerto della Rondine di Giacomo Puccini che proprio in quel teatro debuttò.
Orazi approfondisce: “Idealmente abbiamo aperto le celebrazioni pucciniane per il centesimo anniversario della morte, a Lucca nel luglio 2023, e le chiudiamo in questa cornice impareggiabile dell’opera di Montecarlo che ha rinvenuto nella nostra orchestra una delle migliori in Italia e in Europa, per questo siamo stati chiamati”.
“Siamo in procinto di ritornare a Muscat a inizio maggio 2025 con ‘La Traviata’ - spiega ancora il Sovrintendente - Ci sono programmi e progetti per tutti i tipi di pubblico, gli affezionatissimi nostri abbonati, tanti giovani che frequentano il nostro teatro, ritorna Liguria Musica, vengono confermati i concerti vocali da camera. Ci sentiamo molto impegnati anche per un nuovo progetto che nascerà per il bacino del Mediterraneo a partire dalla città di Tangeri. C’è un’intesa in questo senso con il governo di quel paese e di quella città. Si tratterà di un concerto che andremo a realizzare in quella città con i nostri complessi artistici e sarà il primo di un ciclo di concerti che vogliamo dedicare ai porti gemelli genovesi sul bacino del Mediterraneo”.
Un bilancio formidabile, dunque, per la stagione appena conclusa che non fa altro che lanciare la programmazione dell’anno venturo verso un calendario di appuntamenti di altissimo livello per spostare ancora più in alto l’asticella.
Anche la consigliera delegata del Comune di Genova Barbara Grosso è intervenuta durante la conferenza stampa ricordando la splendida collaborazione dei due grandi teatro genovesi e sottolineando come, per il Comune, la collaborazione con il Teatro sia fondamentale: “Lavoriamo sull’internazionalizzazione e la collaborazione con il Carlo Felice vuol dire per noi supporto agli eventi”.
Tanti gli appuntamenti e i progetti legati ai giovani tra cui spicca il Festival internazionale di Nervi che l’anno prossimo vedrà un ritorno totale alla danza grazie alla direzione di Jacopo Belussi: “Sul palco di Nervi arriveranno star internazionali della danza e grandi balletti, su questo stiamo lavorando da quasi un anno. Riporteremo la danza internazionale con compagnie che non sono mai state in Italia e che sceglieranno Genova per la loro prima”.
IL PROGRAMMA
Dopo la prima con ‘Giro di vite’, la programmazione del Carlo Felice proseguirà con Lucia di Lammermoor, dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti, nell’allesitmento della Fondazione in coproduzione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna e ABAO-OLBE di Bilbao. Giampaolo Bisanti sarà maestro concertatore e direttore de Il cappello di Paglia di Firenze, nella Nuova versione dell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice in collaborazione con l’Opéra Royal de Wallonie-Liège. Regia di Damiano Michieletto. Lo schiaccianoci, balletto in due atti di Pëtr Il’ič Čajkovskij sarà interpretato dall’Armenian National Opera and Ballet Theatre, direttore Karen Durgaryan, coreografia di Georgy Kovtun da Marius Petipa. Con la direzione di Renato Palumbo e la regia di Giorgio Gallione, sarà in scena il melodramma in tre atti La traviata, di Giuseppe Verdi, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice.
Donato Renzetti – direttore emerito del Teatro – dirigerà Andrea Chénier, dramma storico in quattro quadri di Umberto Giordano, nell’Allestimento della Fondazione Teatro Comunale di Bologna e dell’Opéra Garnier Monte-Carlo, con la regia di Pier Francesco Maestrini.
Nell’allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà in scena Falstaff , commedia lirica in tre atti di Giuseppe Verdi, per la direzione di Riccardo Minasi e la regia di Damiano Michieletto.
Die Liebe der Danae (L’amore di Danae), commedia mitologica in tre atti di Richard Strauss, nel Nuovo allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice, sarà per la prima volta rappresentata nella versione originale con complessi artistici italiani. La direzione è affidata a Fabio Luisi – direttore onorario del Teatro –, con la regia di Laurence Dale.
Carmen, opéra-comique in quattro atti di Georges Bizet, sarà in scena nell’Allestimento della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, maestro concertatore e direttore Donato Renzetti, regia di Emilio Sagi.
Chiude la stagione lirica Die Zauberflöte (Il flauto magico), Singspiel in due atti di Wolfgang Amadeus Mozart, Allestimento della Fondazione Teatro Carlo Felice di Genova, direzione di Giancarlo Andretta e regia di Daniele Abbado. Protagonisti, i Solisti dell’Accademia di alto perfezionamento e inserimento professionale per cantanti lirici dell’Opera Carlo Felice diretta da Francesco Meli.
