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Attualità | 20 giugno 2024, 10:00

Esselunga a Sestri Ponente, c'è il via libera definitivo dalla Conferenza dei Servizi

La pratica, finita al centro dell'inchiesta che ha travolto la Regione Liguria, passa con l'ok di tutti i membri, ma con il parere contrario delle associazioni di commercianti e dei sindacati

Esselunga a Sestri Ponente, c'è il via libera definitivo dalla Conferenza dei Servizi

Via libera definitivo da parte della Conferenza dei Servizi alla nascita del supermercato Esselunga in via Albareto a Sestri Ponente, in quegli spazi un tempo ospitati dalla Cognetex, all’angolo con via Hermada.

L’ok finale è arrivato ieri con parere positivo da parte di tutti gli enti e le realtà coinvolti, mentre è rimasto di segno negativo il giudizio delle associazioni di commercianti e dei sindacati, che però hanno un valore solo consultivo e quindi irrilevante ai fini della votazione conclusiva.

Con questo ok dalla Conferenza dei Servizi, Esselunga a Sestri diventerà il terzo punto vendita del colosso lombardo in città, dopo via Piave ad Albaro e San Benigno. È certo il punto vendita più discusso, e non solo perché i commercianti si sono detti contrari sin da subito, ma anche perché si tratta del progetto finito al centro delle intercettazioni della Guardia di Finanza nell’ambito dell’inchiesta della Procura di Genova sui presunti episodi di corruzione e sulle presunte tangenti in Regione Liguria.

Nei giorni scorsi la Regione aveva chiesto un rinvio della seduta per ulteriori approfondimenti, e si è arrivati a ieri ma la sostanza non è cambiata. "

"Noi - afferma l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Alessio Piana - abbiamo ribadito quanto espresso nella nostra delibera di Giunta: il progetto va bene, a condizione che si svolgano tutte le opere legate alla difesa del suolo".

Contrarietà, e anche piuttosto netta, da parte sia di Ascom che di Confesercenti, oltre che della Filcams Cgil: secondo il sindacato, non cambierà nulla in termini di posti di lavoro, perché laddove aprirà un supermercato, ne chiuderanno molti altri.

Oscar Cattaneo, vice presidente di Ascom Genova, osserva: "Questo insediamento si pone in contrasto con la normativa regionale che impone l’applicazione della fascia di rispetto di 800 metri attorno ai centri storici urbani e si pone in contrasto con la normativa nazionale e regionale in materia di distanza dai corsi d’acqua. Quindi è illegittimo".

Redazione La Voce di Genova

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