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Attualità | 19 giugno 2024, 13:42

Una ‘Scuola della pesca’ per diventare professionisti, in Liguria la prima classe

Si è concluso il primo corso in Italia per diventare pescatori di professione. Oggi la consegna degli attestati ai primi sei studenti

Una ‘Scuola della pesca’ per diventare professionisti, in Liguria la prima classe

Una ‘scuola della pesca’ per formare i pescatori di domani.

Si è conclusa oggi, con la consegna dei diplomi ai primi sei studenti d’Italia, la prima classe del corso professionale gratuito per diventare operatore della pesca professionale e acquacoltura, finanziato da Regione Liguria con i fondi FSE+ e in collaborazione con Il Villaggio del Ragazzo.

La creazione di una Scuola della Pesca, sostenuta da Coldiretti e Villaggio del Ragazzo con vari partner istituzionali e privati, vuole a dare impulso al settore ittico regionale attraverso la promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica.

Daniela Borriello, responsabile nazionale di Coldiretti Impresa Pesca, durante il momento alle banchine della Darsena, ha spiegato il percorso che ha portato i primi sei studenti in Italia a possedere le competenze multidisciplinari necessarie a un settore complesso e specializzato come quello della Pesca: “prima dell’attivazione del primo corso, abbiamo lavorato duramente affinché nascesse una qualifica riconosciuta di Pescatore professionale, cosa che fino a oggi non esisteva: una persona che desiderasse intraprendere questo mestiere poteva attivarsi per il tesserino e formarsi direttamente sul campo, senza però avere alle spalle una formazione completa e riconosciuta. Da oggi, invece, esiste la qualifica”.

I percorsi attivati all’interno del progetto “La scuola della Pesca”, di cui oggi si conclude il primo modulo, infatti, permetteranno di formare professionisti nel campo della pesca professionale che possiedano competenze multidisciplinari - dalla sicurezza della navigazione alla conservazione dell’ambiente e della biodiversità, passando per le competenze in materia di igiene e conservazione del prodotto e alcuni cenni sulla gestione economica delle imprese di pesca. Gran parte delle lezioni hanno visto i pescatori stessi indossare i panni dell’insegnante, di fianco a biologi marini, ufficiali della Capitaneria di Porto, esperti nella sicurezza e igiene alimentare. 

Le materie trattate durante il percorso accademico, che si è concluso con un esame teorico e pratico, hanno riguardato i più svariati ambiti: dalle tecniche di pesca al codice della navigazione; mitilicoltura, maricoltura, igiene degli alimenti e nozioni di biologia marina, strumenti di bordo e gestione della fiscalità di settore. “Tutte queste e molte altre sono le discipline necessarie per potersi inserire come lavoratori nel mondo della pesca - ha proseguito Borriello - attraverso l’erogazione di formule didattiche su misura che permettano il coinvolgimento attivo dei singoli partecipanti e che oggi finalmente possiamo erogare tramite il riconoscimento della qualifica a livello nazionale di Pescatore professionale”.

 “La grande soddisfazione è che al termine dello stage obbligatorio tutti i ragazzi hanno ricevuto offerte di lavoro full time” hanno aggiunto Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, rispettivamente presidente di Coldiretti Liguria e delegato confederale. “Questo è un percorso che non si limita al diploma, ma è un punto di partenza all’interno di un più ampio programma formativo denominato Progetto Scuola della Pesca”.

La Scuola offrirà molteplici attività di formazione, ricerca e consulenza, includendo corsi di qualifica e specializzazione per operatori della pesca, oltre a corsi di alta specializzazione. Questi percorsi formativi formeranno professionisti multidisciplinari, abilitati in navigazione, conservazione ambientale e biodiversità. In ambito di ricerca e consulenza, la Scuola collaborerà con enti di ricerca e fornitori di tecnologie innovative a basso impatto ambientale, sicurezza ed economia circolare, assicurando un elevato valore qualitativo nelle competenze e nei servizi offerti.

Redazione

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