Il settimo consiglio regionale in assenza del presidente Giovanni Toti, ai domiciliari dal 7 maggio con le accuse di corruzione e falso, si è aperta con l’ormai consueto scontro tra maggioranza e opposizione.
In apertura, dai banchi della minoranza Luca Garibaldi (PD - Articolo Uno) ha subito chiesto la sospensione della seduta per un confronto in Ufficio di Presidenza finalizzato alla imminente discussione sul bilancio e alla discussione delle modalità di incontro tra i rappresentanti della giunta e il presidente Toti ai domiciliari. Pare, infatti, che sia imminente un nuovo incontro nella ormai nota casa di Ameglia tra il presidente Toti e un rappresentante della sua giunta, nello specifico il vice presidente ad interim Alessandro Piana. Sul tavolo la discussione del bilancio che dovrà poi essere discusso e votato in consiglio.
“È inaccettabile che ci sia un vicepresidente che, prima di discutere il bilancio in aula, lo discute con il presidente - ha detto Garibaldi - abbiamo scoperto che il bilancio non si dovrebbe discutere qui”.
“O Toti è fuori o chiedo anche io un’interlocuzione politica” ha aggiunto Giovanni Pastorino (Linea Condivisa), mentre Fabio Tosi (M5S) ha ritenuto “doveroso un passaggio di franchezza e rispetto”.
L’inevitabile (e scontato) botta e risposta si è chiuso con la votazione in aula che ha visto la maggioranza respingere la richiesta di sospensione.