Con tre interrogazioni e due argomenti cardine, il trasporto pubblico è stato al centro dell’ultima seduta del consiglio regionale, in un periodo dell’anno in cui gli spostamenti in Liguria si fanno sempre più complicati. Le opposizioni hanno puntato il dito sia contro il contratto di servizio stipulato con Trenitalia, sia contro il mancato potenziamento delle linee ferroviarie nei mesi estivi.
Dai banchi della minoranza Armando Sanna (PD - Articolo Uno) e Selena Candia (Lista Sansa) hanno chiesto all’amministrazione regionale un potenziamento della linea in estate sottolineando come in alcune zone (specie a Ponente) si registri una cronica mancanza di treni in orario serale. Senza dimenticare i disagi dovuti ai lavori sullo snodo di Genova con conseguenti ripercussioni sul servizio. “Sappiamo delle difficoltà per i lavori di Genova che cambieranno le cose in positivo, questo è lo scotto che si deve pagare per avere un miglioramento che auspichiamo da anni” così ha risposto l’assessore regionale ai Trasporti, Augusto Sartori, che ha poi elencato tutti i treni aggiuntivi previsti per l’estate, anche in collegamento con la Lombardia. “Non sempre possiamo soddisfare le richieste dell’associazione pendolari che talvolta si scontrano con ragioni di natura economica o con la necessità di effettuare alcuni lavori - ha concluso Sartori - vi posso assicurare che l’assessorato sta mettendo in campo tutte le risorse possibili per andare incontro alle esigenze e alle richieste”.
Luca Garibaldi (PD - Articolo Uno), invece, si è concentrato sul contratto di servizio 2018-2032 con Trenitalia: “Sono entrato in Regione nel 2015 e si parlava di bigliettazione elettronica e biglietti unici, non è stato fatto nulla. C’erano degli investimenti, dopo nove anni mi pare che si sia in una situazione di fragilità, da un lato il contratto di servizio con Trenitalia che riteniamo essere uno dei peggiori in Italia e dall’altro le criticità del trasporto pubblico su gomma”.
Nell’interrogazione presentata da Garibaldi si legge che “il 12 gennaio 2018 il contratto di servizio per il trasporto pubblico ferroviario 2018-2032 con Trenitalia prevede un crescente fissato nel piano economico-finanziario rivalutato di anno in anno passando da 83,2 milioni per il 2018 a oltre 100 milioni a scadenza contratto nel 2032” e che “le province liguria, in ultimo la Città Metropolitana di Genova, denunciano che tale situazione penalizza il trasporto su gomma che, a parità di consistenza del nazionale per il trasporto pubblico, riceve ogni anno sempre minori risorse generando un’asimmetria per cui gli enti di governo, e di conseguenza a cascata le aziende del trasporto pubblico locale, sono costrette ogni anno a far fronte a tagli per compensare la diminuzione dei fondi che invece aumentano per quello su ferro che arriva a ricevere più del 44% delle risorse totali”.
“I nostri treni dal 2018 sono migliorati come servizio e come qualità, la flotta dei regionali è passata dagli ultimi posti in classifica a essere la seconda tra le regioni italiane - gli ha risposto l’assessore ai Trasporti, Augusto Sartori - l’ammontare complessivo delle risorse per il trasporto pubblico è costituirò sia dal Fondo Nazionale Trasporti sia da risorse proprie con legge di bilancio regionale. Nel 2017 è stata definita la proposta di garantire per i servizi su gomma un importo complessivo di 136 milioni all’anno e del servizio ferroviario regionale con un apposito contratto di servizio con il gestore per 84 milioni di euro incrementando annualmente in base all’inflazione. Nel 2017 sono stati approvati anche gli accordi di programma per il trasporto su gomma, mentre nel 2018 è stata approvata una bozza di contratto di servizio 2018-2032 i cui importi sono definiti dal piano economico-finanziario. Nel 2022 il Fondo Nazionale dei Trasporti è stato ripartito in proporzione agli importi totali destinando 531 mila euro al trasporto su gomma e 424 mila euro al trasporto ferroviario regionale”.
Un confronto che, di fatto, ha portato a poco o nulla tra due parti che sembrano non incontrarsi rimanendo ben arroccate sulle rispettive e opposte posizioni: da una parte la segnalazione di disservizi e disagi per i viaggiatori, dall’altra la strenua difesa dell’operato sul piano amministrativo nei rapporti con i fornitori del servizio e nell’organizzazione delle tratte in alta stagione.