Il futuro dell'aeroporto di Genova è nuovamente al centro della discussione politica.
Durante il consiglio comunale sono stati sollevati interrogativi sul presunto acquisto del 15% delle azioni da parte del Comune e le implicazioni economiche di tale operazione. La discussione ha visto la partecipazione dei consiglieri Davide Patrone e Donatella Alfonso del Partito Democratico.
Patrone ha sollevato domande urgenti sulla transazione, esprimendo preoccupazioni riguardo alla gestione e al futuro dell'aeroporto:
"In questi mesi ci siamo occupati a vario titolo di aeroporto, anche con l’impegno di tanti colleghi - ha detto in aula - Penso che l’interrogazione sia cristallina sotto questo profilo: l’annunciato acquisto si farà oppure no? Se sì, a quale prezzo?".
Patrone ha messo in luce la necessità di chiarezza sui dettagli finanziari e temporali dell'acquisto, sottolineando che la delibera del consiglio di amministrazione di Aeroporti di Roma aveva avviato il processo di cessione delle quote.
"Sappiamo che nel masterplan del sindaco Bacci si parla del raddoppio dell’aeroporto ma al momento non vi è nessuna evidenza fattuale che giustifichi questa operazione," ha aggiunto Patrone.
Donatella Alfonso ha ulteriormente evidenziato le problematiche legate al bilancio dell'aeroporto, sottolineando la recente perdita di 3,5 milioni di euro:
"Vorrei sapere quindi come mai nel mese di maggio il presidente Alfonso Lavarello diceva che l’aeroporto non chiuderà con perdite, mentre invece il 7 giugno si scopre che queste perdite sono di 3,5 milioni".
Alfonso ha sollecitato risposte chiare prima dell'assemblea dei soci del 28 giugno, sottolineando la necessità di un piano industriale concreto e sostenibile.
"Di fronte a tutto questo, l’impegno del Comune di acquisire le quote del 15%, ma soprattutto, quello che mi sta a cuore, capire realmente qual è il progetto che c’è su questo aeroporto”, ha dichiarato Alfonso.
L'assessore Pietro Piciocchi ha cercato di rassicurare i presenti, sottolineando l'importanza strategica dell'acquisizione:
"Credo che sia un elemento da guardare con estremo favore, chiaramente in chiave propositiva e di impulso rispetto a quello che sarà lo sviluppo dello scalo".
Piciocchi ha parlato di un piano industriale che prevede l'equilibrio strutturale entro il 2029 e il ritorno all'equilibrio economico dal 2025.
Ha inoltre evidenziato le potenzialità dell'aeroporto, menzionando una recente missione in Cina e Hong Kong per sviluppare uno scalo cargo presso il deposito doganale dell’aeroporto di Genova. Tuttavia, ha ammesso che il prezzo dell'acquisizione non è ancora stato definito:
"Il prezzo non è ancora stato definito perché, evidentemente, sul prezzo andrà a incidere il tema della perdita e della ricapitalizzazione".
LE REAZIONI
La risposta di Piciocchi non ha soddisfatto completamente i consiglieri dell'opposizione. Patrone ha replicato:
"Con rispetto, credo che il vicesindaco Piciocchi abbia voluto puntare sulla confusione in questa risposta: sostenendo la strategicità di quest’operazione, ha però detto che il prezzo non si sa e non è ancora stato concordato".
Alfonso ha ribadito l'urgenza di ottenere risposte concrete, accusando l'amministrazione di confondere le carte:
"Continuare a sentir dire che qualcuno non vuole che funzioni l’aeroporto, o che non vuole che il Comune se ne occupi, significa cercare di rovesciare le carte in tavola. Le carte sono chiarissime e ci dicono che, a questo punto, è urgente che la settimana prossima, durante l’assemblea dei soci, venga presentato il piano industriale e vengano chiarite tutte le questioni di tipo economico".
La discussione sul futuro dell'aeroporto di Genova rimane dunque aperta, con l'assemblea dei soci del 28 giugno che si preannuncia decisiva per delineare le prossime mosse dell'amministrazione comunale e il destino di questa importante infrastruttura.
Intanto l’opposizione ha richiesto la convocazione di una commissione:
“Non bastano le promesse o le ipotesi, né le critiche rivolte all’opposizione, che ha semplicemente a cuore un asset strategico come quello dei collegamenti aerei della città con il resto del mondo. Per questo, chiederemo una commissione al più presto”, conclude Alfonso.