Oggi in commissione comunale una discussione accesa sul canile di Monte Contessa, struttura oggetto di un progetto di riqualificazione.
Il consigliere comunale Claudio Villa (PD) per primo ha chiesto chiarimenti sui tempi degli interventi. Il consigliere del PD già lo scorso maggio in consiglio comunale aveva sottolineato l'importanza di risolvere le criticità come riscaldamento, illuminazione e sostituzione delle porte dei box.
LA SITUAZIONE
Il canile sta affrontando una situazione critica di sovraffollamento a causa di un aumento degli abbandoni, con molti animali lasciati senza microchip. Il Comune ha anche lanciato un appello ai cittadini per riflettere attentamente prima di adottare un animale.
“Oggi ci sono 170 cani per 90 box - dice Cristina Lodi (Azione) - Io ho presentato diversi ordini del giorno per il canile e il gattile ogni anno, ma l’amministrazione non vuole investire fondi. È una vergogna”.
I lavori di ristrutturazione, pianificati nel 2023, includono opere urgenti per la messa in sicurezza, già in bando, e altre opere per un totale di 23.500 euro. Le donazioni finanzieranno ulteriori interventi come nuove porte e box, impianti di riscaldamento, caldaie aggiuntive, ristrutturazione di tre locali (incluso quello veterinario), nuova illuminazione notturna e la costruzione di un locale per la degenza dei gatti randagi.
“La situazione è davvero allo stremo - ha detto in commissione l’assessora Francesca Corso - Attualmente ci sono 160 cani, ma i box disponibili sono solo 90. Per i gatti, la situazione è simile: abbiamo 60 gatti per soli 20 posti disponibili. Ci siamo già mossi per trovare soluzioni, contattando oltre 35 strutture in Italia.
Negli ultimi anni, è aumentato il numero di cani abbandonati, molti dei quali di grossa taglia e con storie difficili, rendendo complicata la loro adozione. La legge regionale consente ai proprietari di cani di rinunciare alla proprietà affidando gli animali ai canili, ma la pratica è diventata molto frequente a Genova, causando un sovraccarico.
Stiamo considerando ipotesi di allargamenti e porzioni da acquisire, ma si tratta di soluzioni a lungo termine. Abbiamo già stanziato 290 mila euro a inizio giugno e siamo determinati a coinvolgere le associazioni. Stiamo lavorando alla messa in sicurezza e alle opere di finitura. Inoltre, ci sono ancora 100 mila euro che possono essere utilizzati per ulteriori interventi come la posa di pannelli isolanti, la sostituzione delle porte, delle canaline in ogni box, la sistemazione dei gradini e della pavimentazione in terra battuta. In totale, grazie alle donazioni, abbiamo circa 400 mila euro a disposizione”.
Dalle audizioni in commissione è emersa la tensione tra i volontari e i gestori del canile, con i volontari che denunciano la mancanza di un veterinario comportamentalista e di un educatore fisso, e criticano la gestione attuale degli animali e delle donazioni.
“Finalmente, le segnalazioni fatte da anni sono state prese in considerazione - spiega in aula la volontaria di AVDA - Tuttavia, ci avrebbe fatto piacere condividere e decidere insieme quali interventi fossero necessari e più urgenti. Penso all’illuminazione e al riscaldamento, visto che oggi gli animali passano l’inverno al freddo. Gli interventi elencati sono importanti, ma si tratta di manutenzione ordinaria, che ricordo essere già inclusa nel contratto di appalto del canile. Manca un progetto di rieducazione, nonostante sia previsto nel contratto di appalto. Al momento, tutto è sulle spalle delle associazioni e dei volontari. La rieducazione costante può arginare situazioni difficili e comportamenti problematici degli animali, che spesso, una volta adottati, ritornano in canile perché di difficile gestione. Speriamo di essere convocati per modificare questo bando”.
La richiesta da parte dei volontari è di una maggiore trasparenza nella gestione delle risorse e di migliorare le condizioni per gli animali, incluso un adeguato percorso pre-adottivo per evitare che i cani ritornino in canile.
Durante la discussione in commissione alcuni consiglieri hanno criticato l’amministrazione per la mancanza di trasparenza e la poca precisione nell’illustrare il progetto di riqualificazione:
“È allucinante che per ottenere dei documenti ci siano volute due mozioni d’ordine, e alla fine sono arrivate solo due foto - commenta il consigliere Filippo Bruzzone (Lista Rossoverde) - Il vecchio bando prevedeva circa 800 mila euro, a cui devi aggiungere più di 99 mila euro di lasciti. E nonostante questo, abbiamo un canile con una marea di problemi, anche strutturali. Una fetta importante di soldi, che dovrebbe essere destinata a manutenzioni straordinarie, viene invece utilizzata per manutenzioni ordinarie”.
“Sono qui per esprimere tutta la mia indignazione - aggiunge la volontaria dell’associazione Leida - Mi domando come mai il Comune non si sia mai reso conto del progressivo degrado del canile, nonostante le numerose segnalazioni fatte”.
Bisognerà attendere il 1 luglio per avere aggiornamenti più dettagliati sugli interventi e gli investimenti. Per quella data infatti è nuovamente prevista la convocazione della commissione consiliare.
“Il 9 settembre 2022 è stata fatta una commissione relativa ad alcune inadempienze - conclude l’associazione Noi Randagi - Allora, l’assessore Corso aveva preso l’impegno di ripristinare sia il riscaldamento che l’illuminazione, ma ad oggi non è cambiato nulla. Spero di ricevere degli impegni concreti oggi e non solo promesse”.