Un percorso lungo un anno e una passione trasformata in mestiere: il primo corso professionale gratuito in Italia, finanziato da Regione Liguria con i fondi FSE+ e in collaborazione con Il Villaggio del Ragazzo, che ha rilasciato la qualifica di “operatore della pesca professionale e acquacoltura” e tenuto a Genova, è giunto al termine.
Sulle banchine della Darsena di Genova un pescatore tesse la sua rete. Si concentra come non mai, tanto che bisogna chiamarlo due volte per fargli alzare la testa: sono arrivati i diplomi! Il suo nome è Giuliano Cologna e fa questo mestiere da poco più di tre mesi. Ha cinquant’anni, viene dalla Puglia ed è uno dei 6 pescatori a cui Coldiretti consegna la chiave di un mestiere tanto antico quanto atavico nella passione che muove.
“Un mestiere che per cui ci stiamo battendo affinché non scompaia e anzi, viva una nuova spinta,” commenta Daniela Borriello, Responsabile Nazionale di Coldiretti Settore Pesca nonché colei che ha permesso la creazione del primo corso professionale di Pesca e Acquacoltura in Italia. “Questo settore ha un valore immenso: merita non solo di essere protetto, ma condiviso. In una parola: trasmesso. La formazione e l’insegnamento sono dunque i concetti alla base della divulgazione e della crescita di un mestiere che segna le nostre origini, simboleggia la tradizione marinara dell’intero paese e ha un forte impatto economico sull’intero paese e sulle sue comunità.”
La pesca, infatti, sta vivendo un periodo di grande difficoltà dovuta a diversi fattori, che rendono questo settore non più attrattivo ed appetibile come un tempo. Tutto questo in contraltare invece all’aumento della richiesta nonché del consumo di pesce, che in questi ultimi anni ha visto un boom in avanti, portando però ad aumentare le importazioni del prodotto che arrivano oggi quasi al 70% di quello consumato. In quest’ottica, i pescatori locali stanno sempre di più diminuendo a causa di una mancanza di ricambio generazionale.
Per avere un vero cambio di rotta serve investire su figure professionali preparate e capaci, che abbiano una visione futura più ampia del settore, partendo dalle conoscenze tradizionali, ma traguardando le opportunità che lo stesso offre, risulta fondamentale. “Il primo corso è partito con una decina di studenti, di cui 6 oggi ricevono ufficialmente l’attestato di qualifica. Abbiamo diviso l’anno accademico in lezioni sia teoriche che pratiche, affiancando gli alunni a professionisti del settore, biologi marini, ufficiali della Capitaneria di Porto, esperti nella sicurezza e igiene alimentare, nonché i pescatori stessi.” Dopo i primi mesi sui banchi, infatti, è iniziata la parte pratica: cucire le reti, imparare i nodi marinari, apprendere le diverse tecniche di pesca, i metodi più sostenibili, le imbarcazioni adatte a ogni tipo di pesca, le attrezzature di bordo e quant’altro possa essere utile alla professione. E poi, i tirocini singoli presso le imprese stesse. “La grande soddisfazione è che al termine dello stage obbligatorio i ragazzi sono stati assunti con contratti fissi e full time,” commentano Gianluca Boeri e Bruno Rivarossa, Presidente di Coldiretti Liguria e Delegato Confederale. “Questo è un percorso che non si limita al diploma, ma è un punto di partenza all’interno di un più ampio programma formativo denominato Progetto Scuola della Pesca che ha lo scopo di rinnovare, non solo dal punto di vista dell’età, ma anche culturalmente e qualitativamente, il settore della pesca professionale e acquacoltura, affinché continui a esistere. Per questo puntiamo a rendere il primo corso in Italia un faro e un esempio anche per le altre regioni.” Conclude Borriello: “Stiamo già lavorando per attivare un altro corso, anche a livello nazionale. La nostra intenzione è quella di creare sempre più nuovi operatori della pesca e continuare a trasmettere il messaggio che questo lavoro è anche per i giovani, così come per chi vuole darsi una nuova chance. Il mare è sempre disponibile. E noi anche.”
La cerimonia di consegna diplomi è prevista per mercoledì 19 giugno. Alle ore 11:00 ci sarà la conferenza stampa e in seguito consegneremo i diplomi agli studenti, chiedendogli di raccontare la loro esperienza. Festeggeremo poi tutti insieme con un buffet preparato dall’Ittiturismo Ermana, ulteriore simbolo di rinascita della Darsena di Genova e di un settore multifunzionale come quello della Pesca.