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Eventi | 13 giugno 2024, 10:32

‘Za zza - Parole in mostra’, immagini e parole si fondono nel lavoro di Alberto Cozzani e Mino Renzaglia

La mostra d’arte e poesia allestita nella Sala Chierici della Biblioteca Berio rientra tra gli eventi della trentesima edizione del Festival Internazionale di Poesia

‘Za zza - Parole in mostra’, immagini e parole si fondono nel lavoro di Alberto Cozzani e Mino Renzaglia

Ha aperto i battenti ieri pomeriggio negli spazi della Sala Chierici della Biblioteca Berio, la mostra d'arte e poesia “Za Zza – Poesie in mostra”, curata da Paolo Asti.

Venti tavole formato cinquanta per settanta centimetri, realizzate a tecnica mista in cui si fondono in un unico orizzonte espressivo il segno della parola, con Miro Renzaglia, e quello della pittura, per mano di Carlo Alberto Cozzani.

 

“La parola poetica - spiega il curatore Paolo Asti - si spoglia progressivamente del ‘significato’, abbandona il bianco e nero della pagina libraria per tuffarsi dentro il magma dei colori, fino a diventare, nelle sue particelle elementari, puro significante tra i significanti. Fil rouge di tutte le opere è l’uomo: estremamente stilizzato eppure rintracciabile. L’operazione diventa così saggio allusivo dell’heideggeriano: L’uomo è uomo in quanto parla. Un parlare, tuttavia, s-finito negli esiti estremi del non-detto (o del wittgensteiniano ‘taciuto’ in quanto indicibile) che narra poematicamente un linguaggio interferito da metafisica e nichilismo”.

 

L’esposizione, inaugurata ieri dall’assessore ai servizi educativi Marta Brusoni  e da Maurizio Gregorini, Cultural manager del Comune di Genova e moderata da Saba Wesser, sarà visitabile gratuitamente fino a sabato 15 giugno, rientra tra gli appuntamenti di Parole Spalancate il Festival Internazionale di poesia, giunto alla 30esima edizione e ormai appuntamento fisso per Genova.

 

“Si pensa che di poesia si possa fare a meno - ha dichiarato l’assessore Brusoni -  in realtà non è così perché ogni  giorno la poesia ci arriva anche senza che ce ne accorgiamo, basta  pensare ai versi dei nostri migliori cantautori da De Andre a luigi Tenco a Bruno Lauzi. Versi accompagnati dalla musica. In questo caso nelle venti tavole di Cozzani e Renzaglia i versi sono immersi nel colore. Del resto, anche i bambini imparano prima il  linguaggio dei colori che quello della lettura verbale. In tal senso si può dire che la poesia visuale di Renzaglia e Pozzani si fa apprezzare al primo sguardo”.

 

 

INFO E ORARI

 

La mostra sarà visitabile fino al 15 giugno negli spazi della Sala Chierici in via del Seminario 16

13 e 14 giugno dalle ore 10 alle ore 18,30; 15 giugno dalle ore 10 alle ore 15

Ingresso gratuito

 

Il curatore

Paolo Asti. Dopo aver maturato per oltre trenta anni esperienza gestionale nelle PMI e conseguito un master in Art e Cultural Skills alla Luiss Business School, svolge da oltre un decennio attività di ideazione, realizzazione e cura di eventi artistici a New York City, Los Angeles, Stoccolma, Bruxelles, Strasburgo. Ha scritto per la pagina ligure de “Il Giornale” e ha realizzato cataloghi e libri d'arte. È Direttore editoriale della rivista online “Startè Repubblic”.

 

Gli autori

Miro Renzaglia è nato a Roma. Ha pubblicato Controversi (E.C.D.P., 1988), I rossi e i neri (Settimo Sigillo, 2002), A spese mie (I libri de Il Fondo - GEDI, 2009), Un popolo di debitori (Safarà, 2014), Bitcoin senza fiducia (Castel Negrino, 2018), Residui di Stato (Castel Negrino, 2018), Fabrizio De André, maledetti poeti (Castel Negrino, 2018), La parola a Ezra Pound (Passaggio al bosco, 2020), Vasco Rossi, se più di Nietzsche poté Leopardi (Castel Negrino, 2021), Cane sciolto, il nero muove e perde (Passaggio al bosco, 2021). Nel 1990, ha fondato e diretto fino al 1999 la rivista di testi e immagini “Kr 991”. Suoi testi poetici sono presenti in antologie, riviste e dvd. Come saggista sociopolitico, critico letterario e di costume, ha collaborato a siti web, periodici e quotidiani. Ha diretto il magazine online “il Fondo” e, per Castel Negrino, la collana “Pre-Testi”.

 

Carlo Alberto Cozzani nasce alla Spezia nel 1967. Mosso da una viscerale passione per l’arte, ha colto nella pittura il mezzo con cui rappresentare la sua personale interpretazione di vivere il presente, di cui la poesia e la letteratura ne sono parte. Se nella sua pittura la sovrapposizione di figure geometriche e colori, sono l’elemento compositivo dell’opera finita, nei lavori esposti in questa mostra il campo si allarga fino a poter contenere il verbo letterario di Miro Renzaglia fondendosi in un unico componimento a quattro mani. Ha partecipato a numerose mostre in Italia ed all’estero tra cui segnaliamo “L’esposizione internazionale della triennale di Roma nel 2020 – global change”, alla galleria Lacke & Faber di Berlino, al premio internazionale Michelangelo 2023 con menzione d’onore, al Galata Museo del mare nel 2024 con la mostra “Immenso blu”. Le sue opere sono in collezioni private e pubbliche.

Redazione

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