Genova ha commemorato l'80° anniversario della deportazione di circa 1.500 lavoratori dalle sue fabbriche, avvenuta il 16 giugno 1944.
L'evento di ricordo, organizzato dall'ILSREC (Istituto ligure per la Storia della Resistenza e dell'Età Contemporanea), ha avuto luogo presso la Sala Consiliare della Città Metropolitana di Genova, a Palazzo Doria-Spinola.
“Ricordare la deportazione del 16 giugno ‘44- commenta Giacomo Ronzitti, presidente dell’ILSREC- è oggi l’occasione per riflettere su una pagina dolorosa della recente storia genovese, nella quale si saldarono obiettivi repressivi messi in atto dalle gerarchie nazifasciste e il prelievo forzoso di manodopera a sostegno dell’economia del Reich Hitleriano, reso ancor più bisognoso dopo la disfatta di Stalingrado e lo sbarco alleato in Normandia. Il Convegno ha analizzato altresì la complessità di quella fase drammatica del Secondo conflitto mondiale che fu guerra totale in tutto il continente europeo e anche guerra civile, patriottica e di classe in Italia, per usare la efficace sintesi di Claudio Pavone e il ruolo della classe operaia genovese nel più ampio contesto della Resistenza italiana”.
Uno degli interventi principali è stato la presentazione dello studio “16 giugno 1944. Razzia, repressione, esigenze dell’economia di guerra tedesca” di Irene Guerrini e Marco Pluviano. Un contributo che ha approfondito le dinamiche e le motivazioni dietro la razzia, offrendo un'importante riflessione su una delle pagine più dolorose della storia genovese.