Attualità - 12 giugno 2024, 08:30

La parola a Disco Club, le uscite della settimana - È 'tempo' per gli Eels

Un ritorno dopo un periodo difficile per un album che sta già andando a ruba. I Gang, con ’Fra silenzi e spari’, regalano un disco finanziato con il crowdfunding mentre Eno, Czukay e Schwalm rimettono indietro le lancette del tempo alla fine degli anni Novanta. ‘Popticalillusion’ per John Cale

Prosegue questo mercoledì, e andrà avanti per tutti i mercoledì successivi, il rapporto di collaborazione tra ‘La Voce di Genova’ e Disco Club, il celeberrimo negozio di musica di via San Vincenzo, tra i più antichi in tutta Italia e tra gli ultimi rimasti in attività a livello di impresa indipendente. Ogni settimana, nel ciclo ‘La parola a Disco Club’, Gian, Dario e i numerosi altri esperti di questo impagabile ‘covo’ di appassionati ci accompagneranno tra le ultime uscite, qualche curiosità, le ristampe e le chicche da non perdere. Buona lettura e buon ascolto! 

Copertina sgargiante e illusione di un disco live, ma così non è per gli Eels che tornano con ‘Time’. Un lavoro in studio meditativo che riporta alla musica E, leader della band statunitense, dopo un periodo difficile. Un disco interessante che piacerà ai fan della band che strizzano l’occhio a sonorità meno rock.

Una coproduzione dal basso per i Gang che si riprendono i loro brani storici in ‘Fra silenzi e spari’. Dopo aver lanciato un crowdfunding, i fratelli Severini hanno raccolto oltre settantamila euro per incidere nuovamente canzoni da tempo non disponibili. Nemmeno a dirlo, il disco è andato subito a ruba.

Terza novità è ‘Sushi. Roti. Reibekuchen’, il disco di Brian Eno, Holger Czukay, J. Peter Schwalm. Un album che riprende l’unico evento che i tre hanno fatto insieme, una sorta di streaming ‘ante litteram’ del 1998, una sonorizzazione di una mostra d’arte multimediale di Eno allestita a Bonn.

Molto raro ed estremamente ricercato.

John Cale propone un lavoro dal titolo ‘Popticalillusion’, tra cui spicca una versione lp limitata trasparente arancione.

Cale, nome storico nel panorama musicale, ha un passato nei Velvet Underground e nel ’69 era già riferimento nell’ambiente.

L’anno scorso, stimolato da un momento di creatività legato al lockdown, aveva pubblicato ‘Mercy’, un lavoro pieno di ospiti contemporanei tra cui gli Arcade Fire. Questo non è Mercy parte due, ma è un album ‘arrabbiato’ dove si fondono diverse voci con elettronica e un eco che riporta ai Velvet. Un disco atteso.