Se non metti l’ultima noi non ce ne andiamo, e l’ultima, quando si tratta di un evento targato La Soirée, è 'Senza Parole' di Vasco Rossi. Cascasse il mondo, dopo aver cantato tutta la sera, prima di mandare tutti a dormire, il dj regala l’ultima gioia: le luci dei cellulari, che ormai hanno preso il posto delle fiammelle degli accendini, si accendono e, con loro, la pelle d’oca.
Il dj incaricato di emozionare e far prendere bene chi partecipa a questi appuntamenti è Giovanni Carrara, dal 1993 alla consolle in diverse realtà cittadine e da sempre attento a rendere felici le persone intorno a lui.
Se il borgo di Boccadasse e il suo fascino indiscutibile sono la prima location, e quella più amata, delle serate proposte, grazie alla collaborazione con la Strambata, noto bar famoso per i suoi aperitivi, la Soirèe ha nel corso di dieci anni toccato molte altre realtà: dalla Nave Italia all’Acquario di Genova, oltre all’immancabile tappa invernale al Filleo di Galleria Mazzini. “Tutto è nato da Fabio, nel mondo delle discoteche da sempre, che ha pensato di dare il via a questi aperitivi musicali a Boccadasse creando un evento ad hoc insieme a Elisa, che gestiva la Strambata. La scelta di puntare sulla musica anni Sessanta e sul revival è stata ispirata dal film 'Sapore di mare' con Massimo Ciavarro, e il borgo marinaro ben si presta per un evento di questo tipo, che in un locale al chiuso non potrebbe funzionare” racconta Carrara.
Le canzoni scelte per le serate non sono i grandi classici che si ascoltano un po’ ovunque: “Un conto è mettere 'YMCA', 'Gianna', 'Sarà perché ti amo' e 'I Will Survive': sono brani che si ascoltano spesso e tutti conoscono. Noi partiamo lentamente, con brani di cantautori come Bruno Lauzi, Caterina Caselli e Fabrizio De André, continuando a proporre pezzi un po’ più ricercati fino ad arrivare al momento più festoso in cui si balla con la Carrà e pezzi più movimentati”.
La ricetta, evidentemente, sembra essere vincente: “Ai primi eventi c’erano trecento persone, oggi arriviamo anche a tremila a serata, soprattutto quando siamo in grandi location come l’Acquario. Siamo cresciuti serata dopo serata, e ogni volta che proponiamo un evento abbiamo un’ottima risposta dal pubblico”. Un pubblico che è particolarmente eterogeneo, andando a coinvolgere persone di tutte le età: “I ragazzi più giovani hanno iniziato ad apprezzare la musica di quegli anni, spesso anche quando suono ai diciottesimi mi chiedono di mettere gli Abba o i Ricchi e Poveri, forse perché ora c’è un po’ difficoltà a trovare locali che propongano musica che non sia reggaeton o trap. E poi, ancora oggi dopo anni, 'L’amour toujours' di Gigi D’Agostino è ancora il pezzo più ballato in discoteca, ed è degli anni Novanta”.
Il segreto del successo è quindi un divertimento sano, in cui le persone possono prendere un aperitivo e lasciarsi accompagnare dalla musica, cantando e ballando: “Quando hai tremila persone insieme che cantano, l’emozione è quella di un vero concerto, fa venire la pelle d’oca” continua a raccontare Carrara. Anche la scelta delle location sembra non essere secondaria: “La forza di questi eventi deriva anche dalla capacità degli organizzatori di trovare posti inediti da riempire, che insieme alla musica e alla passione e alla voglia di divertirsi delle persone garantisce la qualità e, di conseguenza, il successo”.
"È importante - osserva Paola Bordilli, assessore al Commercio e alle Tradizioni del Comune di Genova - che nella nostra città ci sia la giusta attenzione anche al sano divertimento, oltretutto un divertimento con una musica che unisce più generazioni di età differenti. Il Civ di Boccadasse di Confcommercio è stato tra i primi ad organizzare, con il supporto del Comune di Genova, queste serate all'insegna della musica e della allegria. Anche il divertimento è un diritto che dobbiamo garantire, noi con il nostro ruolo di amministratori e i privati, in questo caso La Soirée, con la loro professionalità".
Il prossimo appuntamento targato La Soirèe sarà venerdì 14 giugno al Tiglé: per rimanere aggiornate su tutti gli eventi, ancora in via di definizione, basta rimanere sintonizzati sui social dell’organizzazione.