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Economia | 10 giugno 2024, 07:00

Emanuele Filiberto di Savoia a Genova per commemorare l'emanazione dello Statuto Albertino

Venerdì 7 giugno Genova ha ospitato una significativa visita del Principe Emanuele Filiberto di Savoia

Emanuele Filiberto di Savoia a Genova per commemorare l'emanazione dello Statuto Albertino

La cerimonia si è tenuta a Genova il 7 giugno scorso, in presenza anche del Marchese Mirko Cuneo. Durante l’evento Il maestro Massimo Carpegna, torinese di nascita ma loanese d'adozione, ha presentato un inno sinfonico intitolato "Onore ai Savoia".

Liguria. Venerdì 7 giugno, Genova ha ospitato una significativa visita del Principe Emanuele Filiberto di Savoia. L'evento, organizzato per commemorare l'emanazione dello Statuto Albertino, ha celebrato uno dei momenti più importanti nella storia italiana: la transizione dalla monarchia assoluta a quella costituzionale. La manifestazione, di rilievo nazionale, è stata promossa dall'Istituto per le Guardie d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon, ispettorato della Liguria, sotto la guida del dott. Marco Ghisolfo.

Le Guardie d'Onore furono istituite nel 1878, alla morte del primo sovrano d'Italia, Vittorio Emanuele II. I veterani delle guerre d'indipendenza decisero di prestare una guardia d'onore alle spoglie del “Padre della Patria”, e l'istituzione si estese successivamente a tutti i sovrani italiani. Questa associazione combattentistica, supervisionata dal Ministero della Difesa, continua a perpetuare i valori del Risorgimento che portarono all'Unità d'Italia.

Durante la cena di gala, il Presidente dell'Istituto, Capitano di Vascello Ugo D’Atri, ha rievocato alcuni articoli dello Statuto Albertino, evocando un’epoca romantica e fiera, quella del Risorgimento. Ha citato l'articolo 50, che stabilisce che le funzioni di Senatore e di Deputato non danno diritto a retribuzioni o indennità, sottolineando che servire la Patria è un onore, non un mestiere.

La commemorazione è iniziata con una Messa solenne nella Chiesa di San Sisto in via Prè, storicamente legata al Palazzo Reale, con la “Sala Regia” da cui i sovrani assistevano alle celebrazioni liturgiche durante i loro soggiorni a Genova. La Chiesa di San Sisto, con la sua architettura storica e il suo significato culturale, ha offerto una cornice solenne e suggestiva per l’inizio delle celebrazioni. Successivamente, al Grand Hotel Savoia si è tenuta una sontuosa cena durante la quale sono state accolte nuove Guardie d'Onore. Il Grand Hotel Savoia, con la sua eleganza e storia, ha rappresentato il luogo ideale per proseguire le celebrazioni.

Il Principe Emanuele Filiberto ha tenuto un breve ma intenso discorso sui valori del Risorgimento, ricordando l'importanza della famiglia reale nel difendere lo Statuto Albertino anche nei momenti più critici. Ha rievocato le parole di Vittorio Emanuele II in risposta a Metternich, che dopo la Seconda Guerra d’Indipendenza e la sconfitta nella Battaglia di Novara tentò di abolire lo Statuto: “Nella mia Casa la parola è segno di fede. Casa Savoia conosce la via dell’esilio, non quella del disonore”. Questo passaggio del discorso ha sottolineato la determinazione e il coraggio della famiglia reale nel sostenere i principi dello Statuto anche di fronte a gravi avversità.

Un momento particolarmente toccante della serata è stato l'omaggio del Maestro Massimo Carpegna, che ha composto un inno sinfonico intitolato "Onore ai Savoia". Carpegna, torinese di nascita ma loanese d'adozione, ha scritto sia la musica che il testo dell'inno, celebrando i valori risorgimentali e l'importanza delle Guardie d'Onore. L'inno ha suscitato applausi e commozione tra i presenti. In segno di riconoscimento, Emanuele Filiberto ha omaggiato il compositore con un Tricolore dedicato e firmato dal Principe stesso.

L'inno "Onore ai Savoia" è stato un momento culminante della serata, catturando l'essenza dei valori risorgimentali e l'orgoglio nazionale. La composizione musicale, ricca di pathos e ispirazione, ha offerto un omaggio sonoro alla dinastia sabauda e alla storia d'Italia. I presenti, tra cui numerose personalità di spicco e rappresentanti delle istituzioni, hanno accolto con entusiasmo questa nuova opera, riconoscendo il talento del Maestro Carpegna e l'importanza della musica come veicolo di memoria storica.

La cerimonia si è conclusa con un clima di profonda emozione e rispetto, sottolineando il legame indissolubile tra la storia della famiglia Savoia e l'identità nazionale italiana. I partecipanti hanno lasciato l'evento con un rinnovato senso di appartenenza e gratitudine verso coloro che hanno contribuito a costruire l'Italia moderna.

Richy Garino

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