Il Difensore civico della Regione Liguria, Francesco Cozzi, ha sollecitato i Comuni a dotarsi di un piano di regolamentazione per l'installazione degli impianti di telefonia mobile, in particolare con l'avvento della tecnologia 5G.
In una lettera indirizzata ad Anci, Cozzi ha evidenziato che solo 13 dei 235 Comuni liguri hanno preso iniziative per regolamentare la collocazione delle antenne, escludendo aree sensibili come scuole, ospedali, parchi e case di riposo.
“Arrivano segnalazioni di cittadini e comitati che, da Imperia alla Spezia, lamentano l’installazione di impianti anche di grandi dimensioni e potenza in aree di pregio ambientale e culturale e senza un’adeguata pianificazione e un piano preventivo di sviluppo da parte dei gestori. Si creano, così, le condizioni per provocare forti preoccupazioni nella popolazione e contenziosi presso il Tar. Peraltro fonti di stampa preannunciano la corsa degli operatori per accaparrarsi nuovi spazi o aumentare la potenza degli attuali impianti in dotazione, aumentando le situazioni di conflittualità, a seguito anche della revisione dei limiti di emissione delle esposizioni ai campi elettromagnetici in vigore dal maggio scorso. E’, dunque, assolutamente necessario – conclude il difensore civico - l’intervento dei Comuni al fine di pianificare correttamente l’insediamento degli impianti. Ricordo, inoltre, che con il decreto di giunta regionale n. 68/2004 sono stati stabiliti i criteri tecnici e le procedure per l'approvazione dei Piani comunali di organizzazione del sistema di telecomunicazioni”.
Cozzi ha sottolineato l'importanza di una regolamentazione adeguata per proteggere la salute pubblica, specialmente in considerazione dell'innalzamento dei limiti elettromagnetici da 6 V/m a un minimo di 15 V/m, entrato in vigore nel maggio scorso. Ha ricordato che con il decreto di giunta regionale n. 68/2004 sono stati stabiliti i criteri tecnici e le procedure per l'approvazione dei Piani comunali di organizzazione del sistema di telecomunicazioni.
Il Difensore spiega nel dettaglio il Piano di Organizzazione, che viene predisposto dai Comuni, in alternativa, con regolamento comunale:
1. individua le aree idonee all’installazione degli impianti, ovvero, quelle non ritenute tali, in funzione delle caratteristiche storiche, architettoniche e paesaggistiche del territorio comunale, rimettendo alla fase progettuale il conseguimento del massimo livello di compatibilità e di armonizzazione con lo specifico contesto urbano e extraurbano (mediante opportuno studio della forma, dimensione, materiali, colore e collocazione specifica dell’installazione per minimizzarne l’intrusione visiva);
2. definisce, ove ritenuto necessario al fine di garantire il corretto inserimento degli impianti, la pertinente disciplina per perseguire gli obiettivi di cui al punto 1;
3. può fare divieto di installazione degli impianti in corrispondenza di siti sensibili (scuole, parchi, ospedali, case di riposo ecc.)