«Non è più accettabile che percorrere l’autostrada della Liguria sia un calvario infinito, fra cantieri eterni e ponti a una sola corsia. L’unica scelta di buon senso, oltre a darsi una mossa a sistemare la situazione, è sospendere il pedaggio fino a quando non si tornerà alla normalità».
Così Marco Reguzzoni, candidato indipendente nelle liste di Forza Italia alle Europee e presidente de "i Repubblicani": «È assurdo pensare di continuare a far pagare un disservizio ai cittadini liguri ma anche a quelli piemontesi, lombardi, valdostani e di tutte le altre regioni che in Liguria vanno per lavoro o per turismo. In Europa cercherò di dare una mano a trovare fondi per intervenire, ma qui più che le risorse serve la volontà».
Per Reguzzoni «forse solo la sospensione del pedaggio, l’apertura di una commissione d’inchiesta europea e, nostro malgrado, l’attivazione di una procedura di infrazione contro l’Italia possono scuotere una situazione inaccettabile e paradossale. Se il ministro delle infrastrutture dà più attenzione al ponte sullo Stretto che a questo disagio cronico, e il suo vice che oltretutto è ligure pare indifferente, qualcosa per dare una scossa bisognerà pur fare».