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Attualità | 04 giugno 2024, 11:14

A Palazzo Tursi la mostra “Cinquant’anni di cimenti invernali a Voltri”

Dopo il successo dell’esposizione alla biblioteca Benzi, il percorso di centocinquanta foto, articoli di giornali e costumi è stato allestito nell’atrio del Municipio su iniziativa dell’assessora Paola Bordilli: così si racconta la tradizione del bagno in mare fuori stagione

A Palazzo Tursi la mostra “Cinquant’anni di cimenti invernali a Voltri”

Raccontare la storia del cimento che da cinquant’anni si rinnova nelle acque di Voltri con una mostra di foto, articoli e cimeli d’epoca.

Dopo il successo della mostra allestita alla Biblioteca Benzi, l’esposizione realizzata dall’ASD Pescasport ‘Francesco Durante’ arriva nell’atrio di Palazzo Tursi dove resterà visitabile fino al prossimo 9 giugno.

Un riconoscimento del lavoro svolto e dell’impegno a valorizzare la tradizione e la comunità, tutelando il litorale che l’associazione UtriMare porta avanti non senza sforzo.

L’esposizione ripercorre la storia recente della comunità e non solo, in un racconto che celebra e testimonia l’importanza del tuffo fuori stagione che si rinnova ogni anno nei giorni della Merla.

A volerla in centro a Genova è stata l’assessora alle Tradizioni Cittadine del Comune di Genova come racconta Roberto Polleri, vice presidente dell’ASD Pescasport: “L’assessora Bordilli, che a gennaio ha partecipato al cimento assieme al presidente Barbazza premiando i partecipanti, ha visitato l’esposizione all’interno della biblioteca e ci ha proposto di portarla a Tursi. Ovviamente, noi abbiamo accettato con entusiasmo perché ci dà un lustro che negli anni la nostra società non ha mai avuto”.

Un’esposizione semplice ma che racconta mezzo secolo di cambiamenti, a cominciare dalle persone: “È un viaggio nella storia - continua Polleri - C’è chi si trova bambino ma si nota anche il cambiamento del litorale, la passeggiata, i lavori per la sua costruzione”.

Un rituale che rinnova il legame profondo tra il mare e la sua gente e che vede crescere sempre più l’attenzione attorno all’iniziativa. Il cimento 2024 infatti ha segnato il record di partecipanti con oltre duecento persone iscritte all’evento.

La mostra, nella sua linearità, vuole raccontare proprio questo legame viscerale che diventa testimonianza della storia recente e che, sempre più, sa essere tessitore di trame di comunità.

Isabella Rizzitano

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