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Municipio Medio Levante | 03 giugno 2024, 11:14

Foce, da un anno prigionieri del cantiere fantasma, l’appello dei negozianti: “Aiutateci a lavorare”

Da agosto 2023 l’attività della famiglia Pinna in via Finocchiaro Aprile è completamente oscurata da impalcature e ponteggi inutilizzati: “Materiali abbandonati e nessuna spiegazione”

Foce, da un anno prigionieri del cantiere fantasma, l’appello dei negozianti: “Aiutateci a lavorare”

Aiutatemi a lavorare”. Questa la richiesta di Fulvio Pinna, che dal 2008, insieme alla moglie Laura Zanotti, gestisce il negozio di ortopedia di via Finocchiaro Aprile 78r, alla Foce. Il problema che viene segnalato dal gestore dell’attività è un cantiere abbandonato che da quasi un anno si trova davanti al negozio, rendendo l’attività e i proprietari ‘prigionieri’: “Da agosto 2023 questo cantiere è fermo, inutilizzato, con materiali abbandonati lì davanti e senza mai vedere un operaio. Nessun lavoro è stato effettuato su questo lato del palazzo, e so per certo che è in corso una lite tra il condominio e la ditta appaltatrice, che peraltro viene sanzionata dai vigili spesso perché risulta irregolare. Oltre a coprire cinque delle sei vetrine del nostro negozio, facendoci perdere le vendite che ne conseguirebbero”.  

Un danno non solo economico per l’attività della famiglia, ma anche pericoloso per chi si trova a percorrere in auto il tratto di strada interessato: “il cantiere oscura in maniera importante la svolta che da largo Santa Maria dei Servi si introduce in via Finocchiaro Aprile” spiega Fulvio Pinna, che per cercare risposte ha anche inviato una segnalazione alla segreteria del sindaco: “Immagino ci vorrà tempo, riceveranno moltissime segnalazioni. Per questo ho deciso di affidare al web il nostro appello, per avere delle risposte da qualcuno. Stiamo investendo nell’attività dei soldi nostri altrimenti saremmo costretti a chiedere alle banche dei prestiti. Siamo sopravvissuti al Covid e a due alluvioni, non abbiamo mai mollato nonostante le difficoltà, ma adesso non riusciamo più a fermare l’emorragia”. E conclude: “Cerchiamo di farci pubblicità, ci diamo da fare ma non funziona. Ci sentiamo abbandonati”.

 

Chiara Orsetti

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