Il Comitato Liberi Cittadini di Certosa e il Coordinamento dei Comitati si danno appuntamento martedì 4 giugno alle ore 14 presso Palazzo Tursi per un nuovo presidio di protesta.
La mobilitazione, che punta a richiamare l’attenzione delle istituzioni, nasce dall’esasperazione dei residenti per la gestione dei cantieri ferroviari e metropolitani e per l’impatto negativo sulla salute pubblica e sulle attività commerciali.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA
I manifestanti denunciano la mancanza di risposte e l'assenza di interventi concreti da parte delle autorità competenti su diverse questioni critiche:
- Contratto di Programma e Sicurezza: Il comitato chiede un confronto sul Contratto di Programma per vietare il passaggio delle merci pericolose sulla nuova linea ferroviaria. Nonostante le promesse, non è stata ancora data certezza sull'inclusione della linea nei corridoi silenziosi europei e non sono stati previsti i tappetini antivibranti necessari per ridurre l'impatto delle vibrazioni.
- Riqualificazione delle Aree: La riqualificazione dell'area ex Officine Ferroviarie di Certosa è stata menzionata solo nelle dichiarazioni alla stampa, senza alcun progresso concreto. Inoltre, i progetti di rigenerazione urbana sembrano essere fermi all'anno zero, senza alcuna presentazione o coinvolgimento dei residenti.
- Ritardi e Disagi: Il cantiere della Metropolitana, in ritardo di 14 mesi, sta creando gravi disagi, colpendo duramente la salute di disabili, bambini, anziani e giovani famiglie. Le attività commerciali della zona sono al tracollo a causa dei lavori incessanti. Inoltre, la rimozione di materiale potenzialmente contenente amianto nel cantiere ferroviario solleva serie preoccupazioni per la salute pubblica, mentre il Comune non assume responsabilità di controllo e intervento.
- Gestione Cattiva e Assenza Istituzionale: Lo Scolmatore del Rio Maltempo ha già causato preoccupazioni e danni, e da mesi, i cittadini ricevono solo promesse vaghe riguardo ai PRIS (Progetti di Riqualificazione e Sviluppo). I cantieri non chiudono mai, ne aprono di nuovi, costringendo gli anziani a rimanere chiusi in casa, nonostante gli impegni presi in precedenza dal Consiglio Comunale.
“Abbiamo portato proposte alternative alla linea ferroviaria Progettata da RFI/ITALFER, denunciato sovrapposizione fra cantieri (Ferroviario-Metropolitana-scolmatore-riqualificazione) che mettono a rischio la salute dei cittadini e la sicurezza dei lavoratori e la sopravvivenza delle attività commerciali”, scrive il Comitato.
I cittadini lamentano l’assenza di interventi da parte delle istituzioni, inclusi il Prefetto di Genova e l’Amministrazione Comunale e Regionale, che sembrano più impegnati nei comizi elettorali che a risolvere i problemi della comunità. I residenti di Certosa, esasperati e delusi, chiedono risposte concrete e immediate.
“Da mesi, da anni, ci parlano di PRIS, ma di presentazione delle proposte ai residenti, nebbia più totale - continua il Comitato - Passa il tempo, i cantieri non chiudono, ne aprono altri, gli anziani devono subire chiusi in casa, nonostante gli impegni del 30 Gennaio 2024. Questa assenza delle Istituzioni a partire dal Prefetto di Genova è sconsolante.
Non possiamo credere che i comizi elettorali impegnino l'Amministrazione Regionale e Comunale. Siamo anche noi cittadini di Genova, abbiamo bisogno di risposte”.